THIS IS NOT ART, I AM ART

Due coniugi si domandano ,”che questa sia arte?”

“Girl with ball”: Un uomo e una donna si aggirano per le sale di una nota galleria.

Dico un uomo e una donna ma in realtà non sembrano persone reali. Lui bellissimo assomiglia a Ken il compagno di Barbie, ha la vuota espressione di un automa. Ignora la sua fidanzata persa in fantasticherie narcisistiche. Contemplano varie opere d’arte di matrice astratta ma sembrano lontane da quel espressionismo astratto propugnato da Pollock e  De Kooning: le pennellate non sono dettate dall’irrazionalità e dal sentimento ma bensì da un preciso esercizio razionale. Poi ”Look Mikey”:Paperino e Topolino. Colori primari (blu, rosso, giallo) e piccoli dots sembrano simulare la commerciale tecnica di stampa dei fumetti; l ‘illustrazione basata su “Donald Duck lost and found” del 1960.

‘Israel Now – Reinventing the Future’: Intervista a Micol Di Veroli

Fin dalla sua nascita lo Stato d’Israele si connota per essere una delle zone più calde a livello mondiale. Tutti noi conosciamo la sua recentissima storia fatta di molteplici conflitti armati scaturiti da problemi religiosi e culturali fin dal primo giorno della sua creazione da parte dell’Assemblea del’ONU: il 14 maggio del 1948. Indagare e porre attenzione sull’espressione artistica presente in questa neonata nazione è l’obiettivo principale della mostra Israel Now – Reinventing the Future, a cura di Micol Di Veroli, ospitata presso il MACRO Testaccio fino al 17 marzo.

In Italia si può ancora sperare nell’arte? Forse si

Dopo un secolo come quello passato che ha visto nascere avanguardie e sperimentazioni artistiche di ogni sorta, ci troviamo oggi con il fiato corto, sfiancati forse dalle troppe tecnologie che concedono a tutti infinite possibilità e non pongono limiti da superare. La colpa di questa atonia generale è attribuibile anche ad un sistema dell’arte che troppo spesso mira a far emergere il curriculum dei giovani artisti piuttosto che la loro visione creativa. Del resto bloccati come siamo in polemiche inutili, balletti per le poltrone dei musei e lotte per un tozzo di pane ci ritroviamo ad assistere passivamente ad una creatività caratterizzata dall’eterno ritorno del Pop, dell’Arte Concettuale e di una certa estetica noiosa ma condivisa che predilige l’equivoco e l’androgino, proponendo l’illusione del mistero e manifestando invece il trionfo del pretesto e della banalità.

In Italia non riusciamo a renderci conto che forse abbiamo lasciato per strada spontaneità ed irruenza, aggressività e drammaticità, ironia e gusto, in sostanza abbiamo totalmente perso la bussola ed il campo base è ancora lontano. Per fare un esempio di questa confusione imperante, giusto qualche anno or sono la nazione ha celebrato in lungo ed in largo il centenario del Futurismo, sbandierandone gli intenti anche nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Ebbene ad esser sinceri del Futurismo non se ne è vista nemmeno l’ombra, nulla in grado di cogliere una seppur minima scintilla di tale movimento che ha positivamente infettato arti visive, letteratura e teatro, fino a gettare le basi della musica elettronica con Luigi Russolo.

Intervista a MISS. TIC, la regina della street-art parigina

Alla galleria WUNDERKAMMERN torna l’urban art con la personale dedicata alla regina parigina del settore: MISS. TIC. Nei due piani espositivi della location sono allestiti, per la prima volta in Italia, i lavori dell’artista francese,  visibili fino al 16 marzo 2013. Per ulteriori informazioni circa l’esposizione di MISS.TIC a Roma riportiamo il link del precedente articolo pubblicato sempre su Globartmag: http://www.globartmag.com/2013/01/15/i-pochois-rue-di-miss-tic-approdano-alla-wunderkammern/ Di seguito proponiamo l’intervista realizzata, grazie alla collaborazione della WUNDERKAMMERN e del suo staff, alla celebre artista in occasione dell’opening:

Marcello Mantegazza – ‘SPOILER: YOU WILL DIE’

Lo scorrere del tempo e le trasformazioni che esso comporta, il pericolo, la corruzione e la consunzione, l’estraniamento, la precarietà e la caducità della vita. Sono questi i temi su cui ruota la personale di Marcello Mantegazza (Potenza, 1974 – vive e lavora a Rieti), curata da Barbara Martusciello ed allestita all’interno degli spazi di CECILIA – Centro per la Creatività a Contrada Santa Venere, Tito (Potenza).

I ‘pochois rue’ di MISS.TIC approdano alla Wunderkammern

Dopo Invader, Ludo, Mark Jenkins ed Escif la galleria WUNDERKAMMERN presenterà sabato 19 Gennaio 2013 un’altra personalità di rilievo internazionale dell’urban art: MISS.TIC. La francese è famosissima a Parigi dove, fin dal 1985, adorna le strade attraverso un particolarissimo stile caratterizzato dall’insolito connubio tra estetica glamour e arte della poesia. Artista e poetessa, come lei stessa si definisce, MISS. TIC da decenni si distingue per aver ideato i ‘pochoir rue’ in cui sono fusi elementi tipicamente Pop con l’intensità di testi ricercati.

Alla galleria Il Segno: ‘Propoli’, prima personale di Simone Cametti

Sconcerto, confusione e stupore sono queste le prime sensazioni suscitate nel visitatore che si accinge ad entrare all’interno della storica galleria Il Segno, sita a pochi passi da Piazza Barberini, nei cui esigui ma eleganti ambienti è allestita Propoli, prima personale di Simone Cametti, a cura di Claudio Libero Pisano.

I migliori film del 2012 – parte II

Continua la nostra breve rassegna dei films più belli del 2012, sempre a nostro dire:

Amour di Michael Haneke declino e vecchiaia visti dagli occhi freddi di un regista che ha già abituato il suo pubblico alle crudezze della vita. Capolavoro di sguardi e tenerezze che illustrano la difficoltà dell’esperienza umana.

I migliori film del 2012 – parte I

Il 2012 è stato un anno molto proficuo anche per la cinematografia e dobbiamo proprio dire che di pellicole interessanti se ne son viste parecchie. Se mai vi foste persi qualche buoni film noi vi forniamo una piccola lista di quelli che ci sono piaciuti di più:

Ai Weiwei Never Sorry di Alison Klayman, la tumultuosa vita del celebre artista-dissidente vista da molto vicino. Un’interessante biografia a tratti divertente che ci aiuta a comprendere i meccanismi creativi di un genio dei nostri tempi.

I conflitti interiori di Ekaterina Panikanova alla galleria Z20 di Roma

 

‘Un, due, tre fuoco’ 2012 installation view
photo credits: Valentina Fiore ©Ekaterina Panikanova
Courtesy z2o Galleria | Sara Zanin

Bambini ed adulti, cervi e biciclette disegnati a colpi di pennello su fogli di quaderni a righe e vecchi libri ingialliti. Singole entità che si riallacciano a ricordi infantili, a favole raccontate in un passato ormai lontano quando l’ingenuità e la fantasia ci permettevano di oltrepassare il confine della realtà per catapultarci in un mondo magico, privo di qualsiasi norma. Solo distogliendo lo sguardo da queste semplici ma al contempo complesse creazioni lo spettatore ritorna alla tangibilità del mondo reale e alle sue imposizioni sociali.

Alla Lorcan O’Neill Pietro Ruffo interpreta la Rivoluzione Araba

Lemmi arabi fiammeggianti decorano enormi dipinti raffiguranti continenti o l’intero globo terrestre. Singole parole che inneggiano alla libertà, alla democrazia, alla pace, all’identità politica riferite a popoli in conflitto. Su tale tematica s’incentra la terza mostra di Pietro Ruffo intitolata Irhal, Irhal ovvero Vai,via esposta presso la galleria capitolina Lorcan O’Neill.

OUTSIDERS – William Klein+Daido Moriyama

William Klein+Daido Moriyama alla Tate Modern di Londra, fino al 20 gennaio 2013.

New York. Strisciare per le strade della metropoli. Scattare fotografie e sentirsi libero. Stile urgente, sfuocato, sporco. Immagini sovra-esposte e fuori fuoco che testimoniano un condiviso rifiuto della pretesa di oggettività del mezzo fotografico. Scatti rumorosi, frenetici, esagitati. Scorci, dettagli, folle, cartelloni pubblicitari, cortei, Vogue. William Klein. Underground privo di ogni accademismo. Come un etnografo tratta i newyorkesi come se fosse un esploratore.

Biografie Visionarie – Luca Padroni & Seboo Migone alla Galleria Wunderkammern di Roma

L’arrivo della stagione invernale corrisponde al ritorno verso la dimensione pittorica da parte della Wunderkammern, spazio espositivo capitolino sito nel quartiere di Tor Pignattara. Obiettivo ultimo dei due nuovi direttori, Giuseppe Ottavianelli e Giuseppe Pizzuto, è promuovere artisti talentuosi, nazionali ed internazionali, intraprendendo una direzione alternativa rispetto all’interesse riposto negli ultimi anni nei confronti dell’arte relazionale ed, in particolare, dell’arte pubblica. Una decisione che ha avviato la galleria verso un approccio di ‘oblique thinking’ ovvero verso la volontà di far coesistere nella propria ricerca opposte tendenze  artistiche.

I finalisti del V Premio VAF al CIAC di Genazzano

 

A sud di Roma, tra i Monti Prenestini, è collocata la splendida cittadina di Genazzano, sede del CIAC, Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea, situato all’interno dello storico Castello Colonna.   Il 29 settembre sole e aria frizzantina hanno fatto da sfondo all’inaugurazione della stagione invernale del medesimo sito attraverso la premiazione del vincitore del V Premio Artistico della Fondazione VAF, promosso da quest’ultima dal 2003 con cadenza biennale.

preload imagepreload image