Di cosa sono fatte le stelle? Marco Morici e Ignazio Mortellaro per CO2

 

Marco Morici - "My heart is a minereal" - 2010 - stampa fotografica su carta di cotone - courtesy CO2 Gallery

Lo scorso venerdì 14 ottobre è stata inaugurata, presso la CO2 contemporary art di Roma, la doppia personale di Marco Morici e Ignazio Mortellaro: Ossidiana.

Il titolo si riferisce ad un materiale d’origine lavica, le cui antitetiche caratteristiche di affilatura e fragilità, oltre che la sua appartenenza organica alla crosta terreste, alludono alla condizione stessa di esistenza dell’essere umano.

Giovedì difesa: Megamind

Megamind è un film d’animazione del 2010 girato da Tom McGrath. I due protagonisti sono doppiati nella versione originale da Will Pharrel e Brad Pitt; la qual notizia è per noi influente non avendo un culto e un’attenzione per la recitazione originale.

In Megamind il cattivo pasticcione è simpatico, ed in quanto tale è anche buono. Si, cerca di governare il mondo, come ruolo gli impone, ma non si aspettava di riuscirci, dato che proprio il rispettare i ruoli non lo avrebbe previsto.

Giovedì difesa: Attack the block

Bello come un film di Carpenter… di quelli che quando finisce dici peccato, altra mezzora di adrenalina me la tiravo volentieri. Ma non ci sono solo omaggi ad un certo cinema di fantascienza che ha le sue radici negli anni ’80 nel film scritto e diretto da Joe Cornish. C’è anche una certa attenzione ad una ambientazione nella vita dei quartieri poveri completamente odierna, sebbene portata ai suoi livelli più paradossali.

Lo trovate con facilità in rete coi sottotitoli, quindi senza lagnosi strilli in italiani. Il film è prodotto da Edgar Wright, uno che ci capisce e che non smetterò mai di ringraziare per aver girato Shaun of the dead. Attack the block è divertente e frizzante come non ne vedevo da tempo.

Rachel Whiteread, quando l’assenza diventa presenza

Girovagando per le vie di Trastevere è possibile rimanere stregati da un atipico slang inglese proveniente dallo Street View della Galleria Lorcan O’Neill. Qui sono esposti Untitled II ovvero la materializzazione del vuoto presente sotto uno sgabello e Thresold una porta traslucida rosa. Sono solo alcuni dei nuovi lavori di Rachel Whiteread (Londra, 1963 – vive e lavora a Londra), per la seconda volta ospite della galleria. Rachel Whiteread è una delle poche artiste della sua generazione che ha prodotto importanti opere pubbliche come House (Londra, 1993) o Holocaust Memorial nella Judenplatz di Vienna (2000). Inoltre, nel 1997 ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia, ed ha esposto nelle maggiori gallerie internazionali.

Realismi Russi e Aleksandr Rodchenko: cronoca di una passeggiata transtorica

Dal 10 ottobre 2011 è possibile visitare, presso le sale del Palazzo delle Esposizioni di Roma la doppia mostra dedicata alla grande arte russa del novecento ed in particolare all’esperienza dei Realismi russi e del genio di Aleksandr Rodchenko . Il percorso della mostra, articolata in due sezioni distinte, comincia col raccontare, attraverso i suoi numerosi protagonisti, gli sviluppi del Realismo socialista attraverso l’analisi delle sue differenti declinazioni che si avvicendano in un arco di tempo che va dal 1920 al 1970

Letture di Difesa: La decrescita serena

“Leggo per legittima difesa.” (Woody Allen)

 Breve trattato sulla decrescita serena di Serge Latouche è un piccolo manuale che spiega in maniera semplice chiara e concisa le basi di questa nuova teoria economica nata e partita dalla Francia. Si contestano le attuali teorie economiche in uso, che per inciso, non stanno funzionando.

In italia è edito da Bollati Boringhieri e abbatte molte idee inculcateci da tempo e false come ad esempio quella che il PIL sia un metro di misura valido per il benessere di un popolo. Il PIL è basato sullo sfruttamento e sulla crescita del consumo. È invece evidente che non si può sfruttare all’infinito un mondo finito.

Giovedì difesa: les revenants

Normalmente tendo a parlare di un film per consigliarlo. Anche in questo caso.

Solo che voglio consigliare un film che non mi è piaciuto.

Il film di Robin Campillo del 2003 per me va assolutamente visto perchè non ci si può credere. Come prima cosa scavalca tutti i canoni del film di genere, e insospettabilmente, pur parlando di zombie, in larga parte, mi annoia.

Tenuta Dello Scompiglio – Relazioni Interpersonali

È un progetto complesso, quello elaborato da Angel Garcia Moya per la Tenuta Dello Scompiglio (circa duecento ettari sulle colline del Vorno, a pochissimi chilometri da Lucca). Spalmato su tre fine settimana del mese di settembre (10-11, 17-18 e 24-25), Relazioni Interpersonali alterna, infatti, sette artiste che, attraverso delle performance ideate appositamente per la rassegna, indagano su alcuni aspetti dei legami sociali.

Analisi e riflessioni condotte prendendo le mosse dalle coordinate curatoriali imperniate sullo Schema di Johari. Fortemente interessato alle tematiche della personalità e dell’identità, lo Schema rappresenta per il curatore la perfetta sintesi dalla quale ciascuna artista poteva trarre spunti per la genesi del proprio lavoro performativo. Ideato più di sessant’anni or sono dagli studiosi Joseph Luft e Harry Ingham, lo Schema prevede un quadrato a sua volta suddiviso in quattro quadranti (Arena, Facciata, Punto Cieco, Ignoto) ciascuno dei quali, se diversamente rapportato alle altre sezioni, rappresenta altrettanti gradi di conoscenza che la persona ha di sé e di quella che gli altri hanno della medesima, in un’analisi della personalità, delle conoscenze, delle capacità e delle emozioni, nella definizione della sfera pubblica, privata e inconscia.

SEA CREATIVE vince il Premio WK Art Distinction

Una moltitudine di colori invade la Wunderkammern ed il vivace quartiere romano di Tor Pignattara. I bozzetti cartacei, posti lungo le pareti dell’unica sala ad “L”, accompagnati dalle sottostanti prove d’artista in ceramica, incuriosiscono il fruitore. La sua mente è catturata e catapultata davanti ad un murales discontinuo che potrebbe essere realizzato nella periferia di una qualsiasi città. A tale trasposizione contribuisce la musica del dj-set collocato nel giardino quadrato, su cui si affacciano le finestre degli edifici circostanti dalle quali vecchietti indiscreti scrutano gli invitati.

Questo è il contest in cui è stato assegnato il Premio WK Art Distinction durante il finissage della collettiva LUMEN Urban Show. Ventuno street artist, segnalati da un gruppo di associazioni nazionali (MAC Contemporaneo, Infart Collective, Style Orange, Cerchio, Gocce, Walls, Largo Baracche, Lumen Project), sono stati invitati per esprimersi attraverso un supporto ‘inusuale’ rispetto al loro modo di operare. Questo è lo scopo di LUMEN, evento nato nel 2010 a Salerno da un idea di Sabotoboy e Ziguline. Per l’edizione 2011 è stata scelta la maiolica, per un formato di cm.50×50. Non bombolette spray, muri o vagoni metropolitani, bensì una tecnica tradizionale, dimenticata dalla nuova generazione.

La new generation è U.S.A. e getta

1979, 1979, 1981. Sono gli anni di nascita dei tre giovani artisti più chiacchierati delle ultime ore, dichiarati enfants prodige della nostra Era, ormai sempre più dominata dall’appeal che gli artisti hanno nel loro paese d’origine, in questo caso gli Stati Uniti, un continente dove la storia inizia solo nel 1776. Stiamo parlando di Nate Lowman, Dan Colen e Dash Snow. Quest’ultimo scomparso nel 2009 alla splendida età di 27 anni per una dose eccessiva di droga. Una di quelle patetiche figure che andavano di moda ai tempi di Rimbaud e Verlaine. Quella tipologia di artista maledetto che negli anni ’80 rivide la luce grazie alla Factory di Warhol che ebbe la forza e la scelleratezza di creare personaggi entusiasmanti come Basquiat e Haring. Persone che nel tempo si sono conquistate la fama e il titolo di “artista”. Oggi questo insieme di lettere è sulla bocca di tutti, ma veramente pochi ne conoscono il vero significato.
In ogni caso possiamo tranquillizzarci tutti, non ci troviamo di fronte ai nuovi genii delle arti visive in grado di girare le poche carte coperte del noiosissimo tavolo dell’arte contemporanea, e questo per un solo motivo: la differenza con gli artisti veri si vede a occhio nudo. Si nota nella qualità del lavoro, nella proposta, nella ricerca infantile, datata e figlia di una generazione di graffitari post-punk che non vale più la pena neanche di testare. Di fronte alle opere di Dan Colen si può addirittura rabbrividire pensando a quello che fecero Rauschenberg e Arman negli spendidi anni ’70. E pensare che Rauschenberg è scomparso solo un anno prima di Snow a ben ottantatre anni, insomma una dignitosa carriera da artista, lunga una vita, a differenza di una vita abbandonata sul marmo di una suite d’hotel, in cambio di una dose in più.

David Sylvian arriva in Italia con Implausible Beauty 2012

A cinque anni dall’ultimo Tour, torna in Italia con ben quattro date, una delle voci più belle nel panorama musicale internazionale; stiamo parlando di David Sylvian che con il suo Implausible Beauty 2012 tornerà ad incantare le platee di tutta Europa.

All’Italia toccherà a marzo a partire dall’1 al Teatro Geox di Padova  per poi essere il due al Conservatorio Verdi di Milano, il 4 all’Auditorium parco della musica di Roma e il 5 al Teatro delle Celebrazioni di Bologna.

Giovedì difesa: Falling skies

Ma se parliamo di fine del mondo e di film apocalittici a me Falling Skies, la prima serie è piaciuta molto.

Un pò perchè i personaggi e le relazioni basate su un risorto senso della famiglia le ho trovate approfondite e ricche di tenerezza e sentimento (mi starò rammollendo?). Ok non è che io sia un buonista, ma nel mondo alla fine dei tempi l’emozione, il coraggio dei padri e delle madri, nonché quello dei figli mi sono sembrati sensati.

East of Eden: il potere evocativo del reale

Dal 14 settembre al 15 gennaio è possibile visitare, presso gli spazi del Ludwig Museum di Budapest, la mostra East of Eden / Photorealism: Versions of Reality a cura di Nikolett Erőss.

Il fotorealismo, fenomeno che ha preso piede per lo più negli anni sessanta, è visto qui con un’attenzione particolare a quelle che sono le dinamiche socio-politiche che hanno attraversato gli anni della guerra fredda.

Le diverse mostre che hanno più volte affrontato questo aspetto si sono focalizzate sul versante degli artisti occidentali; invece scopo di questa mostra itinerante, che ha attraversato prima Vienna poi Aquisgrana, è di mettere in luce analogie e differenze attraverso l’analisi degli artisti che hanno operato al di là della cortina di ferro, lungo la sfera d’influenza sovietica.

Giovedì difesa: Scream 4

Non posso nascondere un debole per Wes Craven. Il padre di Freddy Krueger e di molti dei miei incubi notturni di infanzia, che ancora ringrazio per le emozioni e l’adrenalina. Ma andiamo per ordine: Scream doveva essere una trilogia. La serie parodia di tutte le serie si chiudeva con la terza puntata che cambiava i connotati alla prima.

Il killer di Scream o meglio i killer che si susseguono nei vari Scream sono degli appassionati di horror, che quindi uccidono segueno le regole dei film horror. Si aggiunga che a partire dalla seconda puntata (a testimoniare la veridicità dei fatti successi nella prima) una troupe si avvia sui luoghi dei fatti e inizia a girare un film.

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