“Io sono il filo rosso che attraversa la fragilità del reale”: questa è l’immagine che Urs Lüthi, in un’intervista rilasciata a Christoph Lichtin, sceglie per rappresentare il rapporto tra la sua arte e la propria vita. Successivamente Lüthi dice: “Per mostrare le emozioni per prima cosa devi dare loro una forma”.
Nella personale che inaugura il 13 marzo alla OTTO Gallery di Bologna, prima mostra in una galleria privata in Italia in cui l’artista svizzero porta in scena il suo percorso impostato sulla continuità e sulla rottura dopo un anno in cui la mostra itinerante Art is the better life ha toccato diverse istituzioni museali quali il Kunstmuseum di Lucerna, il Kunst Meran di Merano, il CRAA di Villa Giulia a Verbania e in cui il MACRO a Roma ha inaugurato Just another story about leaving.