Nella mostra Una storia strettamente personale a Karlin Studios a Praga, Maddalena Mauri, rappresenta la relazione che ha con la sua visione del passaggio, di cui fa circolare il suo presente è il suo immaginario, quasi come certi poeti dell’ottocento che videro attraverso i loro occhi, popolarsi un intero paesaggio, è un intero paesaggio poi svanire.
Riunisce la materia, terre colorate impastate, spennellate; le convoca sulle pareti fino a farle lievitare. Non allestisce una mostra con quadri, sfida i materiali; è la duttilità del segno che parla, del gesto, che avvolgerà, che stratificherà. Una storia strettamente personale, si snoda così sui muri attraverso una reazione alcune volte gioiosa, altre volte sofferta, perché nei suoi paesaggi c’è la malinconia, la goia, l’amore, la passione. Come un diario è spesso fiduciosa ma anche drammatica e movimentata, come far scorrere per un attimo una tenda e scoprire una luce, un’ombra, un alba, un crepuscolo.