VIDEOFORMES 2009 festival per video artisti

Interessante occasione per tutti i video artisti senza limiti di età, Il festival VIDEOFORMES che si terrà nel 2010 a Clermont-Ferrand in Francia ha aperto le selezioni per un’accattivante manifestazione a premi la cui partecipazione è totalmente gratuita. La pre selezione delle opere, massimo due  per ogni artista, sarà effettuata da una giuria specializzata che selezionerà solamente video prodotti dal 2008 in poi con sottotitoli in inglese o francese. Ogni opera dovrà pervenire all’indirizzo del festival entro e non oltre il 2 ottobre 2009.

La selezione ufficiale delle opere in mostra sarà pubblicata sul sito di VIDEOFORMES il 5 febbraio 2010. Per i video partecipanti alla categoria  Prix de la Création vidéo Award, sarà inoltre messo in palio un premio speciale.
La cerimonia di presentazione si svolgerà il 13 marzo 2010.

I videoritratti di Robert Wilson a Milano

Dopo il grande successo ottenuto in tutto il mondo, da New York a Mosca, da Miami a San Paolo, apre a Milano al Palazzo Reale la mostra VOOM Portraits dell’artista americano Robert Wilson.

Robert Wilson e’ riconosciuto come una delle figure piu’ importanti della nostra epoca nel teatro, nell’opera e nell’arte. Nella sua carriera piu’ che trentennale con il suo modo di interpretare le arti visive e attraverso l’uso radicale della luce, Wilson non solo ha influenzato il teatro ma ha rivoluzionato con il suo linguaggio design, architettura e media.

Luisa Rabbia alla Fondazione Merz di Torino

 La Fondazione Merz di Torino presenta la mostra In viaggio sotto lo stesso cielo, un progetto dell’artista Luisa Rabbia, pensato appositamente per gli spazi della Fondazione e curato da Beatrice Merz. La mostra ruota intorno a un nucleo di tre lavori, un video e due installazioni ed ha come filo conduttore il tema del viaggio: un percorso nella memoria, nell’immaginario e nel surreale.

Luisa Rabbia intreccia il suo mondo fatto di solitudini, di precarietà psicologiche, di ricordi con le immagini tratte dalle vite di altri. Il risultato è una sorta di diario, una narrazione composta da una ragnatela di disegni: radici infinite, flash di opere dell’artista, spezzoni di precedenti video, tutte arterie di un percorso di vita.

Musica ed Arti visive alla James Cohan Gallery

Interessante evento lanciato dalla James Cohan Gallery di New York per il prossimo 18 giugno. La mostra collettiva dal titolo White Noise si ripropone di indagare le connessioni tra opere di arte visiva e musicale di artisti e performer di generazioni differenti.

La musica è stata un’importante influenza nell’arte visiva. Con l’avvento del gruppo artistico Fluxus, nomi come John Cage e Nam June Paik hanno inserito nuove sperimentazioni sonore nell’arte. Influenze addizionali come il Rock ed il Punk hanno contribuito a creare un movimento rivoluzionario che ha letteralmente abbattuto le barriere tra le diverse espressioni artistiche.
A trainare l’evento saranno presenti famose opere come Box with the Sound of Its Own Making (1961) di Robert Morris che consiste in un cubo di legno contenente uno speaker che restituisce il suono proveniente da una cassetta sui cui sono incisi i rumori prodotti dalla costruzione stessa del cubo per un totale di 3 ore e mezzo di registrazione.

Fernanda Veron e le sale di Los

Giovedì 25 giugno 2009, dalle ore 19:00, la galleria Dora Diamanti arte contemporanea di Roma inaugura Le sale di Los, mostra personale di Fernanda Veron a cura di Micol Di Veroli.

Fernanda Veron presenta al pubblico una nuova serie di opere che allontanandosi dalle consuetudini visive della fotografia contemporanea raffigurano un universo interiore costituito da immagini della memoria. Il cervello diviene così uno sconfinato banco ottico attraverso il quale ogni percezione visiva si ricostituisce e si riassembla creando nuove formule oniriche, nuovi fotogrammi fantastici.

Fernanda Veron per comporre le sue enigmatiche immagini mnemoniche parte dai principi della scolastica secondo i quali la mente umana sarebbe regolata da tre cavità cerebrali cooperanti. Queste sono le sale di Los, ambienti infiniti in cui si trovano le luminose riproduzioni di tutte le cose passate sulla terra.

Il Museion espone anche all’esterno

Uno degli aspetti più stimolanti delle facciate mediali di MUSEION museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, assieme alla loro sofisticata natura tecnica, è la possibilità che offrono di coinvolgere anche un pubblico che non è un frequentatore abituale degli spazi museali.

Durante l’estate il museo metterà a disposizione di sei giovani artisti le superfici delle facciate mediali, permettendo loro di misurarsi con la complessità tecnica e le possibilità espressive offerte da questo mezzo. Le proiezioni, per necessità tecniche, sono attive solo quando gli spazi espositivi sono chiusi. Quindi gli spettatori della facciata sono, assieme a quanti si recheranno appositamente a vedere ciò che viene proiettato, i passanti. A questa estesa e disparata platea si propone una selezione di video. La facciata è uno schermo, ma continua ad essere anche parte di un edificio: le opere selezionate dialogheranno con questa natura ambivalente del sistema di proiezioni.

Piero Steinle e la risata contagiosa

Si inaugura giovedi’ 11 giugno la personale Why not laugh, di Piero Steinle al Centro d’Arte Piana dei Colli di Palermo. Noto per aver dedicato parte della propria ricerca al fenomeno della risata, indagandone il suo aspetto piu’ sovversivo e liberatorio, in Why not laugh, Piero Steinle presenta le videoinstallazioni Laughter Project, Paradiesvögel, Island e Moneymantra, oltre a una selezione tematica di fotografie.

La personale, presentata dal Goethe-Institut Palermo, nell’ambito del progetto Omniapolis, assieme al Centro d’Arte Piana dei Colli, racchiude alcune delle videoinstallazioni che Steinle, grazie alla collaborazione con il Goethe-Institut Italien, ha già allestito con successo alla Triennale di Milano, al MADRE di Napoli e al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova.

Il NapoliFilmFestival incontra l’arte contemporanea

Si terrà dal 10 al 15 giugno nella prestigiosa sede di Castel Sant’Elmo l’undicesima edizione di NapoliFilmFestival. Di grande interesse anche l’offerta cinematografica di questa undicesima edizione, a cominciare dalle sezioni Schermo Napoli Cortometraggi e Schermo Napoli Documentari dedicati rispettivamente a opere di fiction e documentaristiche girate a Napoli o dirette da registi napoletani. Nella sezione documentari sarà presentato Schiaffilife, opera filmica di Massimo Andrei dedicata al talento esplosivo dell’eclettica artista napoletana Roxy in the box.

Innestando i video creati da Roxy sul video del suo stesso racconto e cercando di fondere la sua colorata immagine nelle immagini da lei stessa dipinte, Massimo Andrei ha voluto raccontare Roxy in the box non attraverso le sue opere, ma nelle sue opere. Senza usare criptici messaggi o complicato concettualismo, ma sobria narrazione e spesso confessione  si  toccano temi e problemi di Napoli, città in cui l’artista vive e senza mai perdere ciò che accomuna la pittrice e il regista: il gioco e l’ironia.

Una madre vista attraverso le memorie del figlio

 La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia ha inaugurato il 28 maggio la mostra ANTON’S MEMORY, personale di Yoko Ono.
Yoko Ono, che il 6 giugno riceverà il Leone d’Oro alla Carriera dalla Biennale di Venezia, ha costruito una esposizione che vuole essere un vasto affresco della sua pratica artistica.
Il titolo della mostra, ANTON’S MEMORY, rimanda alla “vita di una donna vista attraverso gli occhi del figlio, con la sua debole memoria”, come dice Yoko Ono stessa. La mostra è pensata appositamente per gli ambienti di Palazzetto Tito e comprende un gran numero di nuovi lavori tra cui: film, composizioni sonore, sculture, disegni e dipinti, oltre ad alcune installazioni interattive che coinvolgeranno il pubblico stesso.

77 milioni di dipinti per Brian Eno a Sydney

Il 14 giugno l’arte di Brian Eno illuminerà le vele dell’Opera House di Sydney in occasione del festival di arte, musica e luce Luminos ospitato dalla città australiana. In occasione della performance le vele del famoso palazzo si trasformeranno in una gigantesca tela che ospiterà l’opera audio visiva 77 Million Paintings creata da Eno grazie ad un self-generating software in grado di manipolare 300 disegni fornendo nuove e molteplici forme.

In merito alla sua opera Eno ha dichiarato che il costante cambio di forme e colori aiuterà il pubblico “ad arrendersi ad un altro tipo di mondo. Tutti pensano che con questa crisi finanziaria non ci sia più spazio per l’immaginazione. Quindi è proprio questo il momento di ricominciare ad  immaginare ed uno dei modi per imparare ad immaginare passa attraverso l’esperienza dell’arte. Non dimentichiamoci infine che l’immaginazione ha reso l’uomo capace di sopravvivere”.

Palestina c/o Venezia

Avrà luogo a Venezia dal 6 giugno al 30 settembre, presso la rinnovata Sala del Camino nell’ Ex Convento dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca, un evento espositivo di forte impatto simbolico, il cui contenuto assume caratteri di vera eccezionalità nel contesto dell’offerta d’arte cittadina; ufficialmente compreso fra gli eventi collaterali della 53ª Biennale d’arte, Palestine c/o Venice offre infatti un’occasione di visibilità e penetrazione internazionale ad alcune voci di spicco dell’arte contemporanea palestinese.

I sette artisti partecipanti, cui è stato richiesto di creare un’opera appositamente per l’evento, sono stati scelti per il loro eccezionale impegno, la qualità del loro lavoro artistico, e la capacità  di collegare temi locali e globali. Tra loro sono presenti artisti emergenti e artisti affermati. Le diverse tecniche utilizzate includono l’installazione sonora, l’installazione multimediale, interventi site specific, animazione, fotografia e video.

Jana Sterbak da Parigi a Milano

 la galleria Raffaella Cortese di Milano ha inaugurato il 26 maggio la seconda mostra personale dell’artista di origine ceca, canadese di adozione, Jana Sterbak. In contemporanea al Centre Pompidou di Parigi in occasione della mostra ELLES sarà presentata una delle sue opere più rappresentative: Vanitas.

Jana Sterbak prevalentemente conosciuta per le performance degli anni ’70 e ’80 che indagavano tematiche quali il potere e la sessualità, ha sempre lavorato con differenti media tra cui scultura, installazioni, fotografia, video e performance. Il percorso iniziato con la mostra del 2006 presentando in galleria il video February, si è sviluppato fino alla realizzazione, nel 2008, di un più lavoro più ampio legato al tema delle quattro stagioni, quattro video ispirati ai paesaggi rinascimentali dipinti da Pieter Bruegel nel 1565.

Aernout Mik, il video artista dei disastri

Interessante evento al Moma di New York che dedica una grande mostra al talento di Aernout Mik, uno dei più intriganti e complessi artisti contemporanei. Misteriose, disturbanti e umoristiche, le sue installazioni video presentano scene raffiguranti piccoli o grandi disastri, raccontati in modo bizzarro ed illogico. Agli spettatori non vengono mai forniti dettagli sufficienti a capire cosa stia veramente succedendo ma solo ad intuire che si tratta di qualcosa di anomalo e forse drammatico.

Tutto ciò contribuisce a creare una carica emozionale che attraverso le masse di persone in movimento sullo schermo arrivano al pubblico destabilizzando ed allo stesso tempo mesmerizzando e frustrando la percezione sensoriale. L’evento in visione fino al 27 luglio presenta una serie di discrete installazioni dell’artista olandese classe 1962 esposte dentro ed al di fuori dei normali spazi espositivi del museo. La serie di opere presentate spazia dai primi lavori dell’artista come il film Fluff girato in 16 millimetri nel 1996, sino ad arrivare alle nuove opere come Vacuum Room del 2006, proiettata su sei schermi ed affiancata dall’opera a schermo unico Training Ground del 2006. Sarà inoltre possibile visionare altre opere come Raw Footage del 2006, Osmosis del 2005 e Middlemen del 2001, lavori che trovano posto in diverse aree del museo.

Incontro tra Auguste Rodin e Bill Viola

Si è inaugurata ieri a Poiesis, rassegna istituita dal comune di Fabriano con l’obiettivo di dar vita a tre giorni di percorsi culturali, artistici e poetici, ricerche musicali e cinematografiche, al fine di far scaturire la riflessione profonda e il senso del vivere insieme armonico e produttivo.

Ospite d’onore dell’edizione 2009, il capolavoro di Auguste Rodin Le Baiser, prestito del Muse’e Rodin di Parigi, che sarà esposto allo Spedale di Santa Maria del Buon Gesu’. L’opera,  emblema di incontro e di passione d’amore, raffigura l’unione di Paolo e Francesca narrata da Dante nel V Canto dell’Inferno. Nei personaggi alcuni identificano lo stesso Rodin e la sua allieva amante Camille Claudel, scultrice straordinaria.

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