Alexander McQueen da record e la Biennale sceglie la giuria

Alexander McQueen ha praticamente stregato New York. Il celebre fashion designer inglese scomparso nel febbraio dello scorso anno ha infatti raccolto la bellezza di 5.100 visitatori nel giorno  dell’opening della sua grande retrospettiva organizzata dal Metropolitan Museum. La mostra dal titolo Savage Beauty (in visione fino al prossimo 31 luglio 2011) è di fatto riuscita ad eguagliare le presenze di pubblico di altri grandi eventi legati ai maestri dell’arte.

Il record assoluto di pubblico per una mostra al MET appartiene infatti a Vincent Van Gogh con The Drawings, evento che ha attirato la bellezza di 5.400 persone in un solo giorno, ma parliamo ormai del “lontano” 2005.

Salon de Montrouge, ovvero: come promuovere la giovane arte nazionale

La scena dell’arte contemporanea francese è assai difficile da capire, tanto che a volte essa ci appare timidamente a ridosso delle altre grandi superpotenze dell’arte. La Francia invece ha tutte le carte in regola per ben figurare in un mondo sempre più agguerrito. Ci sono le fiere importanti vedi FIAC, ci sono interessantissimi centri per l’arte vedi il Palais De Tokyo, ci sono gli artisti internazionali come Christian Boltanski e Sophie Calle ed infine ci sono prestigiose gallerie dedite alla promozione dei nuovi artisti contemporanei come Magda Danysz.

Tra le tante piattaforme culturali di cui la Francia dispone c’è anche il Salon de Montrouge. Forse a molti di voi questa manifestazione può risultare del tutto ignota ed allora ci teniamo a precisare che il Salon è attivo sin dal 1955. Obiettivo principale di questa piattaforma è quello di offrire al pubblico (ogni primavera) le migliori primizie della new wave francese. Il Salon infatti è interamente dedicato alla giovane arte.

The Road to Contemporary Art riaccende Roma

Oltre le critiche negative e le polemiche di turno, l’edizione di Roma the Road to Contemporary Art, manifestazione fieristica che per il secondo anno si è tenuta nei prestigiosi spazi del Macro Future, ha centrato nuovamente il bersaglio, confermandosi come kermesse di tutto rispetto e capace di attirare un folto pubblico di collezionisti e semplici appassionati.

Sarà per la bellezza della location o per lo spirito raccolto e frizzante, sta di fatto che questa fiera romana a noi piace e non nascondiamo le nostre preferenze. Certo si potrebbero fare molte illazioni e speculazioni come la mancanza di side events di un certo spessore o come le ridotte dimensioni dell’offerta espositiva ma il tiro al bersaglio non è sempre salutare. The Road to Contemporary Art arriva nel bel mezzo di una vera e propria tempesta all’interno del settore culturale di questo martoriato stivale, tempesta che si è abbattuta con maggiore violenza sul territorio capitolino.

I tifosi del Milan scivolano su Mimmo Paladino


Montagna di sale invasa dai tifosi rossoneri di Almiron

Il Milan ha vinto lo scudetto, cosa che a noi potrebbe anche non interessare. Il fatto è che questa marginale notizia sportiva è in questi giorni strettamente legata all’arte contemporanea per un fatto assai deprecabile accaduto nella notte del 7 maggio a Milano. La festa dei tifosi per la conquista del tanto sospirato scudetto ha infatti rovinato la festa alla Montagna di Mimmo Paladino installata a Piazza Duomo. Centinaia di facinorosi hanno infatti scavalcato le transenne poste a custodia dell’installazione ed hanno cominciato a scivolare sulla montagna di Paladino, decapitando un cavallo posto all’interno dell’opera e distruggendone un altro.

Galan: “fuori i cartelloni pubblicitari da Venezia!” ed altre notizie…

Torniamo ancora a parlare di Biennale di Venezia edizione 2011 per documentarvi di alcune iniziative senz’altro positive che rappresenteranno alcune delle tante (molte non sempre incoraggianti) novità presenti quest’anno in laguna. Come ben saprete il Padiglione Venezia sarà presto restaurato e verrà presto restituito al pubblico con rinnovato smalto. Padri di questa rinascita sono Louis Vuitton (alta moda) e Arzanà Navi (celebre armatore), due grandi brands che si sono riuniti per finanziare l’ardua impresa.

A stretto giro di tempo il logoro padiglione verrà interamente rinnovato e saranno revisionati  parte lapidea, copertura, impianti ed opere murarie. L’edificio ospiterà in seguito Mari Verticali, mostra di Fabrizio Plessi. Nel mentre a Venezia continua la telenovela del Vittorione Nazionale©. A quanto pare Sgarbi, dopo esser stato sollevato dall’incarico di soprintendente del polo museale veneziano potrebbe essere reintegrato dal nuovo ministro dei beni culturali Giancarlo Galan.

Al Tribeca 2011 il primo premio è un’opera d’arte

Conoscete il Tribeca Film Festival? Siamo sicuri di si, ma per tutti coloro i quali non lo conoscessero vi informiamo che si tratta di un  Festival cinematografico fondato a New York nel 2002 da Jane Rosenthal e Robert De Niro in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle del World Trade Center, con lo scopo di rivitalizzare i dintorni di TriBeCa, e, più in generale, di contribuire al progetto a lungo termine di recupero di Lower Manhattan.

Ogni Anno il Tribeca è un appuntamento imperdibile sia per gli accaniti indie filmmakers sia per gli appassionati del cinema indipendente di tutto il mondo. Ebbene, come ogni festival che si rispetti, il Tribeca mette in palio dei premi in denaro ma questa volta per la cerimonia degli awards, che si terrà il prossimo 28 aprile, non sono previsti premi in vil pecunia.

Barbara Bloom alla Galleria Raffaella Cortese di Milano

“In Birmania, abbiamo visitato Bagan e il suo vasto altopiano con centinaia di pagode e templi. L’arida bellezza del posto e il caldo dell’estate ci avevano tolto il fiato. Mentre andavamo da un tempio all’altro, i bambini ci salutavano urlando “Present Present” . La parola risuonava come richiesta di un piccolo dono e come il travolgente annuncio che eravamo lì, insieme, a condividere quel singolare momento – the Present.”

Il duplice significato di Present diviene per Barbara Bloom spunto di riflessione per questa mostra, seconda personale dell’artista americana in galleria (in visione dal 24 marzo al 15 maggio 2011). Da sempre interessata ad approfondire ed indagare il significato e il valore degli oggetti sia a livello individuale che collettivo, l’artista si confronta in particolare con il concetto di dono ponendoci degli interrogativi: Possiamo concepire il ruolo di un oggetto come intermediario, messaggero, ambasciatore tra due esseri umani? Potremmo far slittare il nostro focus dall’oggetto al suo passaggio dal donatore al destinatario? Potremmo definire la confezione del regalo, la sua protezione, la sua immagine al mondo? Può essere la confezione stessa il regalo: può la scatola essere l’opera d’arte? Dovremmo tenere a mente che “gift” in tedesco significa “veleno”?

I nomi della Biennale? Zia Bice te lo dice

Questa mattina Bice Curiger ha svelato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma, i nomi degli artisti che animeranno la sua mostra internazionale alla prossima 54esima Biennale di Venezia (in programma dal 4 giugno al 27 novembre 2011) i nomi sono tanti e tra piacevoli sorprese abbiamo avuto modo di ammirare qualche presenza un poco forzata.  Per adesso non vogliamo giudicare le ILLUMInazioni della Curiger, preferiamo ammirare il tutto dal vivo e poi decidere. Intanto stiamo ancora aspettando che il buon Vittorio Sgarbi decida la lista dei suoi artisti. Del resto le star si fanno aspettare. Ecco quindi tutti gli artisti partecipanti:

Giorgio Andreotta Calò
Nato a Venezia, Italia, 1979
Vive e lavora a Amsterdam, Olanda

Meris Angioletti
Nata a Bergamo, Italia, 1977
Vive e lavora a Parigi, Francia

Nairy Baghramian
Nata a Isfhan, Iran, 1971
Vive e lavora a Berlino, Germania

Yto Barrada
Nata a Parigi, Francia, 1971
Vive e lavora a Tangeri, Marocco

Verge e il caos delle fiere dell’arte emergente

Si parla tanto di fiere dell’arte italiane mal organizzate e si decantano le imprese delle altre manifestazioni all’estero, con la certezza di trovare oltre confine professionisti più preparati, strutture più agibili e stand pieni di opere seminali. Questa volta però da Artinfo ci giunge notizia di una fiera all’estero che ha lasciato vagamente confusi non pochi addetti del settore. Stiamo parlando di Verge Art Brooklyn, manifestazione di mercato tenutasi dal 3 al 6 marzo in quel di New York.

Verge è una fiera dedicata all’arte emergente, anzi l’unica piattaforma di mercato newyorchese dedita ai nuovi talenti. Dette così le cose sembrano alquanto interessanti ma le news ci parlano di un mezzo disastro. La pianta della fiera ad esempio è apparsa caotica e dispersiva con molti stand assenti dalla lista ed eventi collaterali passati in cavalleria: “Ci sono stati parecchi problemi di organizzazione” ha dichiarato in merito Ryan Thomas della galleria Cue Art Foundation.

MACRO e MAXXI, quale programmazione per i gioielli romani?

Tagli alla cultura e ridimensionamenti. Come già anticipato in un nostro precedente articolo, il mondo istituzionale dell’arte contemporanea romana si appresta ad affrontare un duro periodo di vacche magre. Vediamo allora come stanno reagendo il MACRO ed il MAXXI, i due gioiellini della capitale, ai venti di tempesta già alle porte. Vi offriamo quindi le programmazioni che le due prestigiose istituzioni hanno intenzione di offrire al pubblico partendo da febbraio per arrivare alla prossima stagione estiva.

Ognuno di voi coglierà le proprie conclusioni. Noi di Globartmag, a fronte del grande successo di pubblico generato da passati eventi rivolti ai giovani, siamo certi che sia possibile organizzare ottime mostre di talenti emergenti anche con pochi fondi e che una project room tutta romana sarebbe un vero e proprio toccasana in questa fase di ristrettezze economiche. Comunque sia bando alle ciance e vediamo la lista degli mostre in programma.

Artefiera 2011, alcune considerazioni sparse

C’era più gente, c’era meno gente. Anzi c’erano meno parvenus e più intenditori ma a pensarci bene c’erano meno intenditori e più parvenus.  E dobbiamo dire che abbiamo visto galleristi disperati per le poche vendite, anzi a pensarci bene la maggior parte delle gallerie erano soddisfatte per le buone vendite. Ed abbiamo visto sempre le solite opere ma a pensarci bene quest’anno le opere erano tutte diverse. Questa è Artefiera Bologna, tutti vorrebbero tastarle il polso ma ogni possibile stima si riduce solo ad una chiacchiera da bar, un giudizio molto personale che tale rimane, la fiera è sempre la fiera.

Certo molte gallerie hanno disertato e forse si è trattato di un attimo di pausa per riorganizzare le idee ma i più maligni parlano di perdita di smalto e di collezionisti da parte della celebre manifestazione. Si sono visti in giro molti “bollini rossi” su opere meno costose e multipli ma il disperato momento di crisi economica in cui tutti ci troviamo esercita ed eserciterà ancora per molto tempo una determinante pressione sulle compravendite d’arte, nulla di male quindi se i collezionisti tendono ad essere più guardinghi.

Le Stolpersteine di Gunter Demnig a Roma, per non dimenticare

A distanza di un anno, l’artista tedesco Gunter Demnig torna in Italia, per posizionare a Roma, il 12 e il 13 gennaio 2011, 54 Stolpersteine (pietre d’inciampo) in 5 MUNICIPI: I Municipio (Centro Storico); II Municipio (Flaminio, Parioli, Pinciano, Salario, Trieste); III Municipio (Castro Pretorio, Nomentano, Tiburtino), XI Municipio (Appio, Ostiense, Ardeatino); XVII Municipio, (Borgo, Prati, Balduina) per ricordare deportati razziali e politici.

La seconda edizione di Memorie d’inciampo a Roma è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e promossa da: ANED (Associazione Nazionale ex Deportati), ANEI (Associazione Nazionale ex Internati), CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane Italiane, Museo Storico della Liberazione, e organizzato da Incontri Internazionali d’Arte. A cura di Adachiara Zevi, si avvale di un Comitato scientifico composto dagli storici Anna Maria Casavola, Annabella Gioia, Antonio Parisella, Liliana Picciotto, Micaela Procaccia e Michele Sarfatti.

L’oroscopo dell’arte contemporanea del 2011

Ecco a voi un oroscopo semiserio dell’arte contemporanea del 2011. Alcune previsioni forse si riveleranno azzeccate altre non si avvereranno mai, ma questo è l’imprevedibile mondo dell’arte. Bando alle ciance e partiamo subito col servizio:

I musei di arte contemporanea si apriranno a nuove prospettive. Sappiamo bene che i direttori di alcuni musei espongono solo artisti di determinate gallerie. Così facendo ci si dimentica di agire per interesse pubblico e si agisce per interesse di una ristretta cerchia di amichetti. Tutti sono contenti e le quotazioni degli artisti salgono. Inciuciare meno è la parola d’ordine.

I giovani artisti avranno maggior controllo sulle loro carriere. Oramai il mondo di internet mette a disposizione diverse soluzioni per mostrare il proprio lavoro o stringere accordi tramite i social networks. I giretti poco chiari di certi dealers opportunisti sono noti a tutti, evitare quindi di subire una strumentalizzazione del proprio lavoro ed agire sempre di più in modo indipendente. L’oracolo consiglia spregiudicatezza.

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