Francesco Bonami punta il dito contro Vittorio Sgarbi

La doppia nomina di Vittorio Sgarbi come curatore del padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2011 e come supervisore delle acquisizioni del MaXXi di Roma ha sicuramente diviso il mondo dell’arte italiano ed ancora oggi le polemiche non accennano a diminuire. In tutto questo tourbillon di notizie, dichiarazioni e smentite è però interessante sommerfarsi a riflettere su ciò che pensano all’estero dell’intera faccenda. Andiamo quindi a leggere cosa hanno scritto sull’importante testata

La prossima edizione della Biennale di Venezia sarà un appuntamento molto sentito dagli italiani poiché la nazione celebra il 150 anniversario dalla sua unificazione proprio nel 2011. Il ministro della cultura Sandro Bondi ha difeso la sua scelta insistendo sul fatto che: ”Sgarbi ha una profonda conoscenza del patrimonio culturale italiano”.

Ma la nomina di Sgarbi ha ricevuto alcune critiche da parte del suo collega e compatriota Francesco Bonami, curatore della Whitney Biennial 2010. “Sfortunatamente l’italia ha ciò che si merita, l’arte contemporanea sta a Sgarbi come l’America a Bin Laden e non c’è dubbio che Sgarbi come Bin Laden è ferocemente in lotta contro il suo nemico. Questa nomina è quasi come un attacco suicida alla dignità italiana” ha dichiarato Bonami ai microfoni di Art Newspaper.

Atto vandalico sull’opera di Mike Kelley alla Fondazione Francois Pinault

Gli atti di vandalismo ai danni delle opere d’arte sono ormai all’ordine del giorno ma quando succedono all’interno delle mura di casa Italia, per di più in una delle città simbolo dell’arte contemporanea come Venezia con l’ulteriore aggravante che a compiere il misfatto è stato proprio un personaggio che dovrebbe amare e rispettare l’arte in tutte le sue manifestazioni ci sembra sconcertante. Il fatto è accaduto diversi giorni fa ma la notizia ha cominciato a diffondersi solo nelle ultime ore.

La vittima di turno è la pomposa e chiacchierata Fondazione Francois Pinault che durante la scorsa Biennale di Venezia è riuscita a catalizzare l’attenzione di pubblico e critica ed ultimamente è stata accusata da Achille Bonito Oliva e da Monique Veute (dimissionaria direttrice di Palazzo Grassi) di creare immobilismo in Laguna. Evidentemente tali polemiche hanno fatto scattare uno scellerato meccanismo mentale che ha spinto G.D.M. (la stampa non ha reso noto il nome dell’uomo) critico e curatore di 66 anni abbastanza conosciuto nel vicentino a staccare un pezzo di una scultura in vetro di Mike Kelley dal titolo Kandor’s Full Set che era appunto ospitata dalla Fondazione Pinault.

Fluxus Biennial all’Auditorium di Roma

Sarà la mostra dedicata a George Maciunas ad inaugurare Fluxus Biennial, la rassegna curata da Achille Bonito Oliva dedicata al movimento Fluxus. Il progetto, promosso dalla Fondazione Musica per Roma, coprirà un arco di tempo di due anni (2010/2011) e sarà strutturato in una serie di piccole grandi mostre sui protagonisti di Fluxus, arricchite da un fitto programma di performance sia storiche che contemporanee.

La mostra di George Maciunas, allestita all’Auditorium di Roma dal 26 gennaio al 17 marzo 2010, ripercorrerà lo spirito dell’attività dell’artista lituano attraverso il tema del gioco, inteso come modo di relazione, di scambio e di cambiamento. Saranno esposti, oltre a uno speciale ping-pong riadattato dall’artista, esempi dell’attività di graphic designer di Maciunas, della sua capacità di analisi critica sulla storia dell’arte, così come del suo unico e fertilissimo modo di lavorare all’unisono con gli altri artisti del gruppo Fluxus, fondendo le loro esperienze in un collettivo creativo dove l’equazione e la sovrapposizione tra arte e vita doveva essere totale.

Sandro Chia, la pittura nobile arte alla Gnam di Roma

Dal 16 dicembre 2009 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma presenta la mostra Sandro Chia dal titolo Della pittura, popolare e nobilissima arte a cura di Achille Bonito Oliva. E’ la prima grande antologica dell’artista in Italia e la sua più importante retrospettiva dopo quella del 1992 alla Nationalgalerie di Berlino.

A conclusione di un anno intenso, che ha visto la partecipazione di Sandro Chia alla Biennale di Venezia e ad altre importanti mostre in Italia e all’estero, tra cui la mostra “Campestre romantico” nell’ambito di “Italia in Giappone 2009” all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e Kyoto, Della pittura, popolare e nobilissima arte offre al pubblico un’ampia selezione di opere storiche e recenti dell’artista, alcune delle quali raramente presentate nei circuiti espositivi. Attraverso 61 opere, 56 dipinti e 5 sculture in bronzo, vengono ripercorse le principali tappe della quarantennale carriera di Sandro Chia: dagli esordi negli anni Settanta, al successo della Transavanguardia negli anni Ottanta, all’affermazione come punto di riferimento nel panorama artistico internazionale che dagli anni novanta arriva fino ad oggi.

Marco Tirelli scopre la scultura

Con ExCelle, sabato 12 settembre, nel parco della Fattoria di Celle, Marco Tirelli realizza la sua prima scultura. Il sito scelto dall’artista è una radura in leggero declivio nel verde, in una posizione sopraelevata rispetto ad un’altra installazione di Sol Lewitt Cubo senza Cubo, dove ha disposto quattro elementi in acciaio corten, in dialogo tra di loro: due dalle forme curve e morbide, gli altri scanalati.

Non è la prima volta che un artista a Celle si confronta con nuove forme espressive, aprendo una strada nuova a successivi sviluppi: Magdalena Abakanowicz, Richard Serra, Anne e Patrick Poirier, Enrico Castellani, solo per citarne alcuni, ed oggi Marco Tirelli. L’approdo alla scultura non è casuale: “Negli ultimi anni Tirelli ha accentuato la vocazione spaziale ed installativa della sua pittura” scrive il critico Ludovico Pratesi nel saggio in catalogo “scandita da una serie di tele che vengono allineate dall’artista secondo un ordine preciso inserite all’interno di uno spazio definito”.

Il costume interiore di Enzo Cucchi

Giovedì 2 luglio, alle ore 19, verrà inaugurata nel Museo di Capodimonte, la mostra di Enzo Cucchi Costume interiore, promossa dagli Incontri Internazionali d’Arte, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli.

Dopo la presentazione di Simm’nervusi, nel 1996, Enzo Cucchi torna a Capodimonte, invadendone il cortile con una installazione nella quale si condensa il suo universo simbolico ed onirico e la libertà di una ricerca artistica che ha contribuito a farne, fin dagli anni settanta, uno dei protagonisti più originali e visionari della Transavanguardia. “Quando l’opera di Enzo Cucchi (pittura, disegno, scultura) diventa architettura, come Costume interiore” – scrive Achille Bonito Oliva – “compete felicemente con la Torre di Babele e con l’omaggio di Tatlin alla Terza Internazionale, ingombrando con la sua altezza il cortile della Reggia”.

Un’americana a Roma

 Lo Studio Stefania Miscetti presenta il 21 maggio BLUE un nuovo lavoro dell’artista statunitense Nancy Spero (Cleveland, 1926) realizzato appositamente per lo spazio della galleria, dopo le precedenti mostre personali del 1991 e del 1996.

Co-fondatrice nel 1972 del gruppo AIR- Artists in Residence, prima galleria di New York gestita da sole donne, Spero appartiene alla prima generazione di artiste americane vicine al movimento femminista. La sua ricerca si è sempre indirizzata verso la costruzione di una soggettività nuova, credendo come lei stessa affermerà più volte, che: “la storia non è fissa ma mutevole, aperta all’interpretazione, e continua a vivere accumulando nuovi significati. Si tratta quindi di un’idea molto sovversiva poiché significa che la storia può essere cambiata, che i rapporti di potere possono essere rovesciati per il fatto che scegliamo di ricordare ciò che alcuni possano ritenere sia meglio dimenticare. Questa è la prerogativa dell’artista”.

Enzo Cucchi alla Triennale di Bovisa

 La Triennale di Bovisa ha inaugurato l’11maggio il progetto Atelier Bovisa, il cui primo appuntamento e’ dedicato a Enzo Cucchi, artista di fama internazionale, esponente della Transavanguardia, movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva nel 1979.
Con Atelier Bovisa la Triennale si trasforma in un laboratorio vivo dove il visitatore ha la possibilità di attingere direttamente al lavoro e alle parole dell’artista in un confronto dialettico aperto. Il “fare” e’ messo al centro della mostra: le opere e una serie di incontri-workshop organizzati all’interno degli spazi espositivi faranno conoscere i processi creativi dell’artista per rivelarne aspetti inediti, fornendo nuove modalità di lettura del suo lavoro.

Francesco Clemente in mostra al Madre di Napoli

Il museo Madre ospiterà dal 29 maggio al 12 ottobre 2009, la mostra Francesco Clemente. Naufragio con spettatore, 1974-2004 una grande retrospettiva dedicata all’artista partenopeo che nel museo ha lavorato per 4 mesi nel 2005 ad un affresco e a un pavimento in ceramica.

La  manifestazione si ripropone di indagare l’influenza della cultura italiana ed in particolare quella partenopea, nell’opera dell’artista. Per più di trent’anni Clemente ha continuato a salpare dal suo luogo natale  per poter poi lentamente intrecciare percorsi che lo hanno ricondotto a casa. Infatti è la storia di Napoli e dell’Italia, paese che l’artista costantemente si è lasciato alle spalle, il vero motore che le sue opere sottendono.

SimSim Salabim, ecco la nuova mostra di H. H. Lim

 SimSim Salabim è il titolo della mostra curata da Achille Bonito Oliva dell’artista sino-malese H.H.Lim che si inaugurerà il 23 aprile presso la galleria De Crescenzo & Viesti di Roma.
Con questa esposizione, Lim racconta dal suo punto di vista la complessità della attuale situazione globale, i conflitti in Medio Oriente e nel resto del mondo, la crisi economica  che sta mettendo in ginocchio il modello economico del capitalismo occidentale.
SimSim Salabim si riferisce al potere soprannaturale di una formula magica – ed alla speranza che porta con sé – di poter dominare le cose e la società del mondo, di migliorale o di peggiorarle.

Invito all’Opera,il nuovo ciclo di mostre alla galleria Il Ponte Contemoranea di Roma

Giovedì 26 marzo si è inaugurato il primo ciclo di mostre Invito all’Opera, ideata da Achille Bonito Oliva, Giuliano Matricardi e Bruno Puiatti della galleria Il Ponte Contemporanea.

Invito all’Opera è un progetto che si svilupperà per circa due anni, fino al 2010. Non l’artista protagonista ma solo “l’Opera”. Saranno esposte quattro grandi opere, di artisti di diverse generazioni, che segnano l’arte del nostro secolo.

Ultime notizie da Road to Contemporary Art

Come anticipato pochi giorni fa eccoci di nuovo a darvi altre notizie sulla fiera d’arte che si svolgerà a Roma dal 2 al 5 aprile.

Roma – the Road to Contemporay Art si preannuncia ricca di appuntamenti e di eventi collaterali . Oltre le sedi principali dove si svolgerà la fiera verranno presentate 5 mostre curate una da Achille Bonito Oliva e quattro saranno sotto la supervisione di Danilo Eccher, ex direttore del museo Macro di Roma. Palazzo Barberini ospiterà Cose Mai Viste a cura di ABO incentrata sulle opere delle collezioni private degli artisti e che indaga le scelte, i gusti, le sensazioni e le emozioni più recondite del possedere opere di altri colleghi.

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