Lindsay Lohan alla Biennale mentre Man Bartlett è fermo all’aeroporto

Avete presente Lindsay Lohan? beh avrete sicuramente sentito parlare molto spesso di questa celebre quanto intransigente attrice statunitense. La Lohan è infatti molto più abile a ficcarsi nei pasticci che a recitare ed attualmente sta scontando una pena per il furto di una collana del valore di 2.500 dollari. l’attrice è attualmente a Venice, ovviamente non si trova nella città lagunare ma a Venice in California ed è agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico.

Comunque sia la cattivona Lohan ha deciso di iniziare un percorso di redenzione ed ha quindi scelto l’arte contemporanea come “percorso riabilitativo” per dimenticare gli eccessi del passato. Il suo rientro in “carreggiata” partirà proprio dalla Biennale di Venezia. Lindsay Lohan ha infatti collaborato con Richard Phillips e comparirà all’interno del video intitolato semplicemente Lindsay Lohan che verrà mostrato alla Biennale durante un video project curato da Neville Wakefield e sponsorizzato dal Garage Center For Contemporary Culter di Dasha Zhukova .

Ai Weiwei arrestato a Pechino!

Le controversie di Ai Weiwei con il governo cinese non sembrano essere ancora terminate, anzi sembra proprio che le istituzioni abbiano l’intenzione di attuare una vera e propria strategia del terrore nei confronti del coraggioso artista.

La notizia arriva fresca fresca da Twitter, circa 24 ore fa, proprio prima di intraprendere un volo verso Hong Kong, Ai Weiwei è stato arrestato e tenuto sotto stretta sorveglianza all’aeroporto di Pechino. Nel mentre la pocinese ha effettuato un vero e proprio blitz nello studio dell’artista, situato nei dintorni della grande metropoli. Attualmente non si hanno notizie dell’artista ed il telefono del suo studio (come la corrente elettrica) è stato isolato. Un giornalista del prestigioso quotidiano inglese The Guardian si era recato allo studio di Weiwei per scattare alcune foto con il suo cellulare ma la polizia ha confiscato il telefonino cancellando tutti i file prodotti dall’uomo: “Lei non è autorizzato a sostare su questa strada, deve andarsene” avrebbe urlato un ufficiale al reporter, secondo quanto appare sul Guardian.

A Los Angeles la video arte va in aeroporto

 Gli aeroporti sono generalmente posti affollatissimi, dove forte è la tensione di chi deve partire, molti fissano convulsamente i monitors per informarsi su eventuali ritardi o cancellazioni, altri invece osservano semplicemente le scritte lampeggianti per passare il tempo. Insomma i monitors degli aeroporti oltre a rappresentare un’imprescindibile fonte di informazione, contribuiscono inevitabilmente a far aumentare il tasso di frenesia e nevrosi nell’animo del povero viaggiatore di turno.

Per ovviare a questa grande fonte di stress il Los Angeles International Airport ha deciso di utilizzare i suoi monitor in maniera creativa ed ha lanciato un nuovo progetto pubblico che prevede la presenza di opere video create da 17 artisti. Stando a quanto dichiarato dagli organizzatori, i video saranno proiettati in ben due differenti locations permanenti all’nterno della sala degli arrivi del terminal Tom Bradley. Alcuni dei video sono già in visione ma gli organizzatori tengono la bocca ben cucita sul programma completo delle proiezioni che sarà svelato solo in estate.

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