Confrontations – MAMBO e MART VS New Museum

Eccoci giunti al terzo appuntamento della nostra serie estiva intitolata Confrontations. Si tratta di un confronto all’americana tra le offerte culturali di due prestigiose istituzioni, una straniera e l’altra italiana. Dalle nostre parti vengono stanziati milioni e milioni di euro per tenere in vita gli spazi pubblici e garantire loro un programma espositivo allettante per il pubblico. Alla fine della nostra breve avventura  sarà più facile comprendere il peso della nostra cultura contemporanea e l’utilizzo finale dei fondi stanziati dai contribuenti a favore della stessa.

Nella prima puntata avevamo organizzato un match MAXXI di Roma VS Tate Modern di Londra mentre nella seconda avevamo rincarato la dose con un confronto letale MADRE di Napoli e Castello di Rivoli VS ICA di Londra. Oggi il confronto si fa ancora più duro visto che abbiamo due sfidanti d’eccezione vale a dire MAMBO di Bologna e MART di Trento e Rovereto VS New Museum di New York. Riusciranno due musei italiani a garantire una programmazione migliore di un museo newyorkese?

Confrontations – Tate Modern vs MAXXI

Estate, tempo di vacanze. Ovviamente anche per chi abita al di fuori dei nostri confini è giunto il momento di visitare l’Italia, meta turistica di molti stranieri. Il reale problema è che mentre l’offerta culturale degli altri paesi è assai ricca anche d’estate, dalle nostre parti lo scenario è semplicemente devastante. Ebbene, nel corso di questa estate rovente vorremmo inaugurare una piccola serie a puntate intitolata Confrontations vale a dire un piccolo giochino che abbiamo inaugurato qualche anno fa sulle pagine del nostro blog.

Si tratta di un confronto all’americana tra le offerte culturali di due prestigiose istituzioni, una straniera e l’altra italiana. Alla fine della nostra breve avventura  sarà più facile comprendere il peso della nostra cultura contemporanea e l’utilizzo finale dei fondi stanziati dai contribuenti a favore della stessa. Iniziamo da due pezzi da novanta, la Tate Modern di Londra ed il MAXXI di Roma, attualmente al centro di una triste vicenda relativa alla danza di poltrone al vertice.

La Galleria PrimoPiano occupata dall’artista Roxy in the Box

Roxy in the Box – ph. massimo pastore

Per la prima volta lo spazio espositivo napoletano sarà per tre mesi pacificamente espropriato e prenderà la forma di un temporary atelier, spazio che l’artista gestirà secondo le proprie necessità espositive seguendo un allestimento che sarà a sua totale discrezione. Occupy PrimoPiano #1 è un ulteriore passo che la galleria propone uscendo dai suoi confini e elaborando una scelta di flessibilità per meglio e maggiormente sostenere gli artisti in una decisiva forma di libertà che consenta loro di proporsi come naturalmente farebbero nel loro personale atelier. Più spazio, più tempo.

L’artista avrà a disposizione tutti gli spazi della galleria per tre mesi e questo consentirà un approccio espositivo originale, confrontarsi con la propria personale produzione e costruire un ideale percorso che consenta una più articolata visione delle opere e per un pubblico più vasto.Occupy PrimoPiano #1 sarà nelle mani di Roxy in the Box, artista con la quale la galleria ha da tempo un forte legame ideale e della quale ha in programmazione una sua personale nel 2013.

La voce delle immagini a Palazzo Grassi di Venezia

 

 

Palazzo Grassi – François Pinault Foundation presenta dal 30 agosto 2012 al 13 gennaio 2013 la mostra “La voce delle immagini” “La voce delle immagini” è la prima mostra di Palazzo Grassi – François Pinault Foundation dedicata alle immagini in movimento della Collezione François Pinault. Curata da Caroline Bourgeois, l’esposizione aprirà le porte al pubblico in occasione della 69°Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e metterà in risalto il forte legame tra la città lagunare e il cinema.
“La voce delle immagini” riunirà circa 30 opere – film, video, installazioni – di 25 artisti. I lavori saranno esposti all’interno dell’atrio e al primo piano nobile di Palazzo Grassi, lungo un percorso espositivo che mette in luce la grande diversità esistente tra i vari media, i differenti dispositivi di proiezione e le varie modalità di relazionarsi allo spazio e al tempo.
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