Darren Almond/Marco Neri, 2 mostre da Alfonso Artiaco

La galleria Alfonso Artiaco di Napoli inaugura il 12 novembre la mostra personale di Darren Almond dal titolo As it is. Il continuo interesse di Darren Almond per le tematiche del tempo e luogo e per la memoria personale e collettiva portano, questa volta, l’artista inglese a confrontarsi con La Divina Commedia di Dante Alighieri e ad ispirarsi al viaggio, narrato nell’opera letteraria, dall’Inferno al Paradiso, attraverso il Purgatorio. Le riflessioni e le ricerche di Darren Almond, sono evocate, in mostra, dai suoi ‘trainplates’. In Inghilterra, cosi’ come in altri paesi, le cerimonie di inaugurazione di un nuovo convoglio sono caratterizzate dall’atto di apporre una targa in metallo, con inciso il nome scelto per il treno, su entrambi i lati della locomotiva.

Spesso con il tempo, il nome scelto viene associato alla tratta percorsa, e quindi ad un viaggio specifico. Deriva da cio’ la scelta di Darren Almond di utilizzare proprio i trainplates, che, posti lungo le pareti della galleria, disegnano un percoso che giunge (o ha inizio) dall’opera INFERNO, PURGATORIO, PARADISO, 3 sculture rispettivamente in ferro, alluminio e bronzo sulle quali sono incisi i nomi delle tre Cantiche dantesche. Simbolicamente presentato al centro dello spazio espositivo e’ il video “Bearing”. Darren Almond riprende la giornata lavorativa di un minatore nel vulcano sulfureo sull’isola di Java, in Indonesia.

Torna Art Basel, la regina delle fiere

Pronti, partenza e via, il 20 giugno prossimo riparte una delle kermesse più importanti di tutta la scena dell’arte internazionale, stiamo ovviamente parlando di Art Basel, manifestazione fieristica che ogni anno si tiene in quel di Basilea e che quest’anno giunge alla sua 41esima edizione. Riflettori puntati su di un’edizione 2010 a cui tutti guardano con estrema curiosità, per comprendere se davvero il mondo dell’arte è fuori dalla crisi finanziaria. Ma Basel non è solo mercato, la fiera è infatti un termometro di qualità e prestigio e farne parte significa soprattutto far parte del giro delle gallerie che contano.

Per quanto riguarda le italiane Torino presenta la galleria Franco Noero e la galleria Giorgio Persano. Milano invece presenta le gallerie Massimo De Carlo, Arte Studio Invernizzi, Giò Marconi, Francesca Kaufmann, Christian Stein, Tega, Zero e Monica De Cardenas. Per Napoli è presente un tris di agguerriti dealer come Alfonso Artiaco, T293 e Raucci/Santamaria mentre Roma è rappresentata da Magazzino d’arte moderna e Monitor.

…..Tra…..Giuseppe Penone e Alfonso Artiaco

La galleria Alfonso Artiaco inaugura il 28 ottobre la mostra personale di Giuseppe Penone dal titolo alquanto singolare ..…Tra…..

Giuseppe Penone presenta per la sua quarta mostra personale alla galleria napoletana (la prima nel 1988, e a seguire nel 1996 e 2003) un grande lavoro inedito pensato specificatamente per lo spazio. I temi fondanti della sua ricerca artistica riappaiono anche in quest’occasione: dal confronto con gli elementi naturali al contatto del proprio corpo su questi elementi ed il seguente processo organico di metamorfosi. Nella composizione di questa nuova opera l’artista, difatti, impiega due elementi che hanno sempre animato le sue sculture: gli alberi ed il bronzo.

La galleria Alfonso Artiaco si tinge di grigio

La galleria Alfonso Artiaco di Napoli inaugura il 25 giugno la mostra personale di Alan Charlton. Fedele al suo statement “I am an artist who makes grey paintings” Alan Charlton dagli anni settanta realizza monocromi grigi.

La sua pratica pittorica volta all’essenzialità implica il costante quotidiano confrontarsi con essa, una voluta sapienza nella preparazione dei telai e delle tele eseguita dall’artista stesso insieme al rigore e alla ricerca della composizione della forma epurata dei suoi monocromi. La sua e’ una pittura grigia che si confronta con lo spazio dove e’ esposta, da intendersi in un dialogo architettonico con esso.

Le Public Invasion di Perino&Vele

 La galleria Alfonso Artiaco di Napoli inaugura il 15 maggio la mostra Public Invasion,  personale di Perino & Vele (Emiliano Perino, New York, 1973; Luca Vele, Rotondi, 1975).

Perino & Vele hanno sempre giocato con la capacità degli osservatori di riconoscere nelle loro sculture la propria realtà quotidiana, mostrandola attraverso una luce nuova, iconica ma nello stesso tempo ironica. In Public Invasion si ispirano al diffuso utilizzo dei manifesti: da quelli politici e pubblicitari agli annunci funebri.

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