Premio Moroso 2011

Seconda edizione del Premio MOROSO per l’arte contemporanea realizzato in stretta collaborazione con la GC. AC di Monfalcone, concepito per documentare, valorizzare e sostenere gli artisti emergenti che vivono e lavorano in Italia. Il Premio, un unicum nel settore della collaborazione fra enti ed impresa, ha l’obiettivo di creare sinergie virtuose tra pubblico e privato nella promozione dell’arte contemporanea. Formulato ad invito, vuole evidenziare la molteplicità di linguaggio del fare e della creatività in tutte le sue forme.

I 30 artisti invitati all’edizione 2011 del Premio sono: Francesco Arena, Emanuele Becheri, Lupo Borgonovo, Chiara Camoni, Gianni Caravaggio, Francesco Carone, Loris Cecchini, Silvia Chiarini, Marta Dell’Angelo, Loredana Di Lillo, Andrea Dojmi, Michael Fliri, Michela Formenti, Luca Francesconi, Francesca Grilli, Alice Guareschi, Sonia Leimer, Andrea Mastrovito, Giovanni Ozzola, Marzia Migliora, Luca Pozzi, Luigi Presicce, Alessandro Quaranta, Luca Rossi, Dragana Sapanjos, Alessandro Sciaraffa, Davide Tranchina, Eugenia Vanni, Marcella Vanzo, Antonella Zazzera.

Al via la seconda tappa del viaggio con i diciotto artisti selezionati da AMACI alla scoperta di una nuova rappresentazione del territorio italiano

Parte la seconda tappa di Viaggio in Italia, la campagna di sensibilizzazione all’arte contemporanea promossa da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e realizzata in collaborazione con Peugeot 508. Dopo Francesco Arena, Giulio Frigo, Giovanni Ozzola, Luca Pozzi, Luigi Presicce e Alberto Tadiello, altri sei artisti ci guidano da oggi, con le loro immagini, alla scoperta del nostro territorio.

Riccardo Benassi ci conduce sul Po, con la sua antica valenza simbolica; Rossella Biscotti ci propone un’immagine di archivio di Esino Lario; Rä di Martino ci fa scoprire, tra finzione e realtà un sito archeologico di Roma antica; Andrea Mastrovito gioca sull’immagine da cartolina di Bergamo Alta; Andrea Nacciarriti ci mostra la poesia di una foresta di sclerofille; Moira Ricci condivide con noi la bellezza selvaggia di una spiaggia in Maremma.

Se sei giovane, ti tirano le pietre – Biennale Giovani Monza 2011

La Biennale Giovani Monza nacque negli anni Cinquanta, ma è difficile trovare informazioni in rete riguardo le sue evoluzioni negli anni, quel che sappiamo è che dal 2005 ha ripreso la cadenza regolare e che quindi questa è una quarta edizione per modo di dire. Dentro il Serrone del Palazzo Reale di Monza, affacciato sullo splendido giardino delle rose, troviamo trenta opere per trenta artisti under trentacinque, (scusate lo scioglilingua). La formula adottata per scegliere in nomi dei partecipanti è quella che va di moda: nominare qualcuno che proponga i nomi e, come ha giustamente detto il direttore organizzativo Daniele Astrologo Abadal, anche questo è un modo per esporre il proprio punto di vista, giacché ogni curatore o critico incarnerà una certa visione dell’arte contemporanea.

Ed ecco quindi i cinque prescelti: Marco Bazzini, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Luca Cerizza, critico e curatore attivo tra Milano e Berlino, Yunkyoung Kim, direttrice del Mongin Art Center di Seoul, Franziska Nori, direttrice del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Firenze, Stefano Questioli, consulente artistico presso l’Istituto Italiano di Cultura di Chicago. Personalità e storie differenti che, coerentemente, hanno scelto secondo parametri anche diametralmente opposti, avendo come unico vincolo l’età e l’italianità. Ad eccezione fatta per i sei artisti invitati da  Yunkyoung Kim a rappresentare la giovane arte sud-coreana, nazione ospite della rassegna.

Andrea Mastrovito – LE CINQUE GIORNATE

Con Andrea Mastrovito si inaugura a pian terreno nella manica lunga del nuovo Museo del Novecento la serie di mostre/ interventi Primo piano d’artista a cura di Alessandra Galasso. Di volta in volta, un artista è invitato a realizzare in situ un progetto che prende forma giorno dopo giorno grazie anche alla partecipazione attiva del pubblico. Durante tutto il periodo, i “lavori in corso” saranno visibili anche dai passanti occasionali attraverso le grandi vetrine di Via Marconi, su cui lo spazio si affaccia.

Per questo primo appuntamento Andrea Mastrovito presenta Le cinque giornate. Il titolo rievoca due episodi che (solo) apparentemente non hanno nulla in comune: le Cinque giornate di Milano, la storica insurrezione avvenuta tra il 18 e il 22 marzo del 1848, ritenuto uno dei maggiori episodi della storia risorgimentale italiana e per mezzo del quale i cittadini di Milano si liberarono dal dominio austriaco, e le cinque giornate di squalifica assegnate durante il campionato italiano di calcio del 2001-2002 all’allenatore Carlo Mazzone, reo di essersi scagliato, durante la partita Brescia-Atalanta, a insultare la curva della tifoseria dell’Atalanta, squadra di cui Mastrovito è un fan sfegatato. Infine, le cinque giornate sono anche un riferimento alla durata delle performance previste dall’artista.

preload imagepreload image