The Collector’s choice all’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena

Dal 12 maggio al 22 luglio 2012 la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena presenta presso lo storico spazio espositivo dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena un’importante selezione di opere dalla collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo dal titolo significativo “The Collector’s Choice”. Le opere sono state scelte da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con Filippo Maggia, curatore capo di Fondazione Fotografia di Modena.

La mostra raccoglie oltre 100 opere tra fotografie, video e installazioni rappresentative del percorso di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista da vent’anni e oggi fondamentale figura di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea in ambito nazionale e internazionale.

Con Made in Italy Gagosian sfida il museo

Ci siamo trovati a volte in disaccordo con le passate proposte creative della Gagosian Gallery di Roma ma il nostro obiettivo è appunto quello di essere obiettivi e se avevamo stroncato la mostra di Chris Burden nel marzo del 2010 è anche vero che quella di Yayoi Kusama nel marzo del 2011 ci è decisamente piaciuta, ottimo allestimento e frizzanti e divertenti come sempre le opere di Kusama.

Stavolta torniamo a parlar bene di Gagosian anche se non abbiamo ancora visto la prossima mostra romana, ma gli intenti di questa nuova proposta sono degni di lode. Di certo quando si parla di una piattaforma di mercato non si possono pretendere mostre museali ma stavolta ci troviamo di fronte ad un evento capace di unire l’utile al dilettevole. Stiamo parlando di Made in Italy, mostra collettiva per i 150 anni dall’Unità d’Italia curata da Mario Codognato (in visione dal prossimo 27 maggio fino al 29 luglio 2011). Di eventi commemorativi per il 150esimo anniversario ve ne sono anche troppi ma questo si preannuncia decisamente gustoso. La mostra infatti è strutturata in modo da far ammirare al pubblico l’influenza creativa esercitata dall’Italia nei confronti dei grandi protagonisti internazionali del ‘900.

Sfilata di Vip al party di Givenchy per Marina Abramovic

Grande festa con tanto di troupe cinematografica alla lobby del Moma di New York in occasione della chiusura della grande retrospettiva dedicata al genio di Marina Abramovic dal titolo The Artist is Present.

Complessivamente l’artista è rimasta seduta al tavolo per 736 ore e 30 minuti, ponendosi ogni volta faccia a faccia con il suo interlocutore di turno. Anche dopo aver affrontato una così grande fatica, Marina Abramovic si è presentata alla festa bella più che mai coperta da un giubbotto creato dal Ricardo Tisci, direttore creativo di Givenchy. A proposito del capo indossato dall’Abramovic c’è da dire che è stato realizzato con le pelli di 101 serpenti morti per cause naturali, il giubbotto è stato creato per omaggiare una celebre e storica performance dove l’artista indossava un turbante fatto di pelli di serpente.

L’arte contemporanea è…un libro per ragazzi

 Il Moca Museum of Contemporary Art di Los Angeles, dopo l’iniezione di fondi operata da Eli Broad ha deciso di prepararsi ad un nuovo corso che in sostanza è già iniziato con la nomina di Jeffrey Deitch. I segni del rinnovamento sono però ben evidenti visto che l’istituzione museale ha già in programma numerose attività ed iniziative. Una di queste è una nuova pubblicazione sull’arte contemporanea annunciata pochi giorni fa che prende il titolo di Breaking the Rules: What is Contemporary Art? (letteralmente: Rompendo le regole: cos’è l’arte contemporanea?).

Si tratta di un libro per bambini di 64 pagine scritto da Susan Rubin. La pubblicazione è mirata a rendere accessibile la collezione permanente del museo anche ad un pubblico di giovani tra gli 8 ed i 12 anni.

Vorreste collezionare opere fotografiche? Michael Wilson vi spiega come fare

Conoscete Michael Wilson? Beh possiamo dirvi che è inglese ed è un grande collezionista di fotografia, Wilson è anche produttore di alcuni film di James Bond, insomma uno che ha fiuto per gli affari. L’uomo ha iniziato la sua avventura verso la fine degli anni ’70 ed adesso è proprietario di una delle più grandi collezioni di fotografie del mondo, tanto da essere ospitate in un centro dedicato, il Wilson Centre for Photography. La scorsa settimana, Wilson ha presenziato ad una conferenza sul collezionismo fotografico alla Photographer’s Gallery di Londra, evento organizzato da ArTactic, compagnia che monitora i progressi del mercato dell’arte.

Secondo ArTactic il mercato fotografico è in forte espansione, grazie all’entrata in gioco di collezionisti dalla Cina, Giappone, India e Medio Oriente. Negli ultimi tempi alcune opere di artisti come Andreas Gursky, Jeff Wall, Richard Prince ed Hiroshi Sugimoto hanno ampiamente superato il milione di dollari. In merito a questo boom del collezionismo fotografico Mr. Wilson ha fornito alcune importanti dritte per chi volesse iniziare una collezione personale. Secondo Wilson bisogna evitare di comprare opere da gallerie troppo blasonate

La musica pop sempre più vicina all’arte: Damon Dash apre una galleria e la foto di Madonna all’asta di Sotheby’s

Forse molti di voi (magari i più giovani) conosceranno sicuramente Damon Dash, produttore che ha aiutato gente come Kanye West e Jay-Z ad elevarsi nel firmamento delle stelle dell’hip hop americano. Ora Dash ha però intenzione di buttarsi a capofitto anche nel dorato mondo dell’arte contemporanea e siamo sicuri che la sua discesa in campo non passerà certo inosservata.

Il produttore ha già collaborato con Takashi Murakami ed ha prodotto il video di Vanessa Beecroft per la performance VB64. Nel frattempo il suo pupillo Jay-z ha racimolato una cospicua collezione d’arte che include diverse opere di Damien Hirst e Richard Prince. Damon Dash ha già fatto suo un edificio di Tribeca e si appresta ad inaugurare la sua Dash Gallery che aprirà le porte il prossimo 19 febbraio ed esporrà artisti quali Isaac Fortoul, Bobby Castaneda, Heather Gargon, Hector Ruiz e Jeremy Wagner. Staremo a vedere se il fiuto per gli affari del noto produttore riuscirà ad estendersi anche al difficile quanto imponderabile mondo dell’arte contemporanea.

Le realtà manipolate della fotografia e del video

A Firenze dal 25 settembre al CCCS – Centro di Cultura Contemporanea Strozzina – Fondazione Palazzo Strozzi è in programma la mostra REALTÀ MANIPOLATE. Come le immagini ridefiniscono il mondo.

L’esposizione, nata da un progetto del CCCS, con la consulenza scientifica di Brett Rogers (direttore della Photographers’ Gallery di Londra), Luminita Sabau (direttrice della collezione di fotografia contemporanea DZ Bank, Germania), Martino Marangoni (direttore della Fondazione Marangoni di Firenze) e Franziska Nori (project director del CCCS), focalizzerà la propria attenzione sul significato del termine ‘realtà’ nelle ricerche artistiche contemporanee che sviluppano diverse possibilità visive di rappresentare il mondo nell’ambiguità tra reale e verosimile, concreto e apparente, presente e passato.

Mimmo Jodice Vs Andreas Gursky

Il 23 settembre 2009, l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo inaugura l’undicesima edizione del ciclo espositivo Soltanto un quadro al massimo con i due artisti Mimmo Jodice che espone Trentaremi (2002) e Andreas Gursky che presenta il lavoro Gelsenkirchen (1991).

Mimmo Jodice è nato nel 1934 a Napoli, dove tuttora vive e lavora. Frequenta gli ambienti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dopo prime esperienze con la pittura e la scultura alla fine degli anni Cinquanta si avvicina alla fotografia. Le sue produzioni degli anni Sessanta orientate verso la sperimentazione e la manomissione delle tecniche tradizionali della fotografia vedono l’influenza dell’informale e delle avanguardie, specie il Cubismo e il Surrealismo.

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