Murakami chiede un ribasso dei prezzi e Gagosian dice no

Giusto alcuni giorni fa vi abbiamo dato notizia della nuova, grande mostra del Jeff Koons giapponese, Mr. Takashi Murakami, attualmente in visione alla Gagosian Gallery di Londra. In quel frangente avevamo parlato del ritorno del nostro agli eccessi più sfrenati con opere fortemente legate a tematiche sessuali e soprattutto dalle grandi dimensioni. Oggi Bloomberg ha rilasciato un’interessante intervista al re del pop, incalzandolo su alcune questioni riguardanti il mercato dell’arte contemporanea internazionale.

Secondo Murakami, il mercato “mette paura”, questo poiché dopo un’iniziale crisi dovuta alla ormai arcinota bolla speculativa, i prezzi sono tornati alle stelle. Per fare un esempio pratico, l’artista avrebbe chiesto al vecchio volpone Larry Gagosian di livellare verso il basso i prezzi delle sue opere in mostra.

Dopo il terremoto il Giappone chiama a raccolta i creativi sopravvissuti

Il terribile terremoto dell’11 marzo in Giappone ha già mietuto le sue vittime. Si parla di 3.000 persone tra morti e dispersi, vittime di una scossa di 8,9 gradi della scala Richter e di un conseguente Tsunami che ha letteralmente messo il paese in ginocchio. Intanto la situazione nell’impianto nucleare di Fukushima è ancora in allarme, secondo quanto riferito dal premier giapponese Naoto Kam.

A questo punto il popolo della creatività del Sol Levante ha già lanciato un’importante servizio per la ricerca di artisti dispersi.

La Danimarca organizza una mostra-dibattito sui manga e la pedo-pornografia

Avete presente i manga o gli anime giapponesi? Beh c’è da dire che anche nel nostro paese i personaggi animati o disegnati provenienti dal sol levante sono apprezzati da un numero sempre più crescente di persone. Inutile parlare poi del Giappone, dove il manga è una vera e propria cultura apprezzata da qualunque ceto sociale o fascia d’età. Alcuni fumetti giapponesi sono però alquanto equivoci, ci riferiamo soprattutto a quelli in cui si vedono ragazzine svestite che mettono in mostra i loro corpi formosi o ritratte in atteggiamenti decisamente ammiccanti.

Ebbene non è certamente questo il luogo per fare del facile perbenismo o peggio ancora una caccia alle streghe ma è chiaro che alcuni di questi manga potrebbero facilmente varcare il confine fra l’innocuo fumetto e la pedo-pornografia. In Danimarca questo scottante argomento è divenuto il fulcro di una mostra dal titolo Public debatting erotic Manga (dibattito pubblico sui manga erotici), organizzata dal curatore Christian Hviid-Mortensen.

preload imagepreload image