Jonathan Jones: arte alla portata di tutti ma non per tutti

 Girovagando per la rete abbiamo trovato un interessante articolo del nostro amato critico inglese Jonathan Jones che andiamo di seguito a pubblicare nella speranza di generare riflessioni e discussioni:

L’ascesa dell’arte interattiva sembra ancor più marcata in questa nostra era digitale e questa interattività non abbraccia solo i social networks ma si estende anche al mondo reale, catturando sempre più pubblico. Spencer Tunick ed Antony Gormley guidano questa rivoluzione interattiva, uno con i nudi collettivi e l’altro con la sua opera One and Other che ha visto centinaia di persone mettersi in mostra sul quarto plinto di Trafalgar Square.

Alcune forme di interattività fanno bene all’arte ed agli artisti che tramite piattaforme come Facebook o Twitter possono promuovere la loro creatività senza passare attraverso i canonici rituali del mondo dell’arte. Ogni giovane artista può farsi pubblicità mediante canali alternativi e potrebbe anche verificarsi la probabilità di scovare un nuovo genio artistico al di fuori di quelle istituzioni che forzano arte ed artisti a conformarsi alla moda ed al buon gusto generale.

Anish Kapoor alle olimpiadi di Londra 2012 con una nuova opera

 Un’incredibile scultura di 120 metri disegnata da Anish Kapoor potrebbe diventare il nuovo monumento dei giochi olimpici inglesi del 2012. Il sindaco di Londra, l’ormai noto Boris Johnson spera che l’imponente installazione dal costo di 15 milioni di sterline attirerà molte persone divenendo una vera e propria attrazione turistica. La scultura, che sarà costruita nell’ Olympic park di Londra sarà sovvenzionata dal magnate dell’acciaio Lakshmi Mittal, l’uomo più ricco di tutta la Gran Bretagna.

Anche se progetto è top secret, alcune voci di corridoio affermano che la struttura sarà asimmetrica e somiglierà ad una serie di anelli interconnessi che ben si accosteranno alle sinuose curve dell’Acquatics centre disegnato da Zaha Hadid (che sorge proprio vicino a dove sarà eretto il monumento) e ben rappresenteranno il logo a cinque anelli delle Olimpiadi. La scultura prevede anche degli ascensori per i visitatori che potranno ammirare la metropoli da un’altezza ragguardevole. All’interno dell’opera sorgerà anche un ristorante.

Antony Gormley nudo sui tetti di New York

I cittadini di New York che nei prossimi mesi avvisteranno degli uomini nudi sui tetti dei palazzi della città non dovranno allarmarsi e chiamare la polizia e non dovranno nemmeno pensare di essere stati colti da un’allucinazione collettiva perché in realtà le loro visioni saranno frutto di un’opera d’arte contemporanea.

L’artista inglese Antony Gormley, reduce dal chiacchieratissimo successo londinese della sua installazione One And Other al quarto plinto di Trafalgar Square (dove fra l’altro abbiamo avuto modo di vedere alcune scenette con nudità sia maschili che femminili), ha infatti deciso di installare 31 sculture raffiguranti se stesso privo di abiti nei dintorni del Madison Square Park. La manifestazione partirà il prossimo 26 marzo 2010 e si concluderà il 15 agosto 2010.

Una foresta fantasma a Trafalgar Square

A poco più di un mese dalla fine di One & Other, la chiacchierata ed ormai famosissima installazione vivente di Antony Gormley (già ampiamente descritta in un nostro precedente articolo) che ha tenuto in scacco Trafalgar Square per cento scoppiettanti giorni, la celebre piazza di Londra torna a fare notizia ma stavolta per un evento artistico con fini ben più nobili.

Dal 16 novembre al 22 novembre Trafalgar Square sarà infatti teatro della mostra The Ghost Forest at Trafalgar Square, progetto installativo a cielo aperto dell’artista Angela Palmer. Per una settimana sarà possibile vedere esposti, come rare sculture monumentali, alcuni tronchi d’albero di nove differenti specie provenienti dalla foresta di Suhuma, situata nello stato del Ghana.

Al via Fiac 2009 e Parigi schiera le sue migliori gallerie

 Dopo Frieze è il turno di FIAC 2009 la fiera d’arte contemporanea parigina che dovrà confermare i segnali di ripresa economica del mercato dell’arte registrati dalla sua avversaria inglese. La grande manifestazione si terrà dal 22 al 25 ottobre al Grand Palais ed al Cour Carée del Louvre.Tra gli espositori figurano 210 gallerie della scena dell’arte contemporanea internazionale.

A tenere alta la bandiera italiana saranno presenti in fiera le gallerie: A arte Studio Invernizzi di Milano, Alfonso Artiaco di Napoli, Raffaella Cortese di Milano, Riccardo Crespi di Milano, Continua di San Gimignano, Enrico Fornello di Milano, Magazzino d’Arte Moderna di Roma, Francesca Minini di Milano, Monitor di Roma, Pianissimo di Milano, Suzy Shammah di Milano, Christian Stein di Milano e Tornabuoni Arte di Firenze ed altre sedi.

Scandalo, un uomo nudo sul quarto plinto di Trafalgar Square

Novità dal quarto plinto di Trafalgar Square dove il progetto di Antony Gormley One & Other sta letteralmente catalizzando l’attenzione di tutto il mondo e portando in piazza la stragrande maggioranza del popolo londinese.

Come ben ricorderete il nostro beniamino ha deciso di creare un’installazione composta da persone comuni che a turno passano un’ora sul plinto svolgendo attività varie o performance. Fin dalla presentazione del progetto si era temuto per possibili comportamenti poco consoni delle “opere” in mostra e ieri come volevasi dimostrare le paure sono divenute realtà. Mr Holwell è infatti salito sul plinto e si è denudato mostrandosi alla folla così come mamma l’ha fatto.

A Londra una settimana contro l’arte

L’arte contemporanea oramai muove le montagne, grossi interessi circolano attorno alla creatività a livello internazionale ed ogni istituzione pubblica o privata, ogni grande gruppo bancario o azienda che si rispetti non si lascia sfuggire l’occasione di investire in arte o lanciare qualche iniziativa a sostegno di essa.

Questo poichè sostenere la cultura permette grossi sgravi fiscali ed un grande ritorno d’immagine e poi l’arte contemporanea piace a tutti, meglio ancora se incomprensibilmente criptica ed ermetica, ammiccante e sorniona quanto basta per solleticare i commenti esegetico-spirituali delle signorine della Milano da bere e della gente che piace alla gente che piace. Del resto non interessarsi all’arte contemporanea in questi anni significa essere fuori moda.

Dennis Oppenheim e le intersezioni

Il museo MARCA di Catanzaro presenta dal 31 luglio la mostra Intersezioni IV, consolidato luogo di contaminazione tra la scultura contemporanea e l’archeologia, e una rassegna di importanti progetti e modelli dagli anni 60 ad oggi.

Difficile non lasciarsi straniare dalla magia del Parco di Scolacium che deriva da Minervia Scolacium, la colonia romana che s’installò nel 123 – 122 a.C. sulla città greca di Skylletion: un lembo incontaminato di Calabria, uno dei siti archeologici più importanti dell’Italia meridionale, una preziosa stratificazione di civiltà: greca, italica, romana e infine normanna.
In questo luogo tanto singolare e magico il 31 luglio prenderà il via Intersezioni IV, grande esposizione a cura di Alberto Fiz dedicata a Dennis Oppenheim uno dei più importanti artisti della scena contemporanea.

Moscow Biennale, la terza edizione dedicata ai paesi emarginati

Ai nastri di partenza la terza edizione della Moscow Biennale che quest’anno avrà il titolo di Against Exclusion e sarà curata da Jean-Hubert Martin. L’evento come sottolinea l’incipit si pone in netto contrasto con le altre manifestazioni internazionali che sovente tendono ad escludere le nazioni emergenti dal grande circus dell’arte contemporanea. Quindi la Biennale di Mosca oltre a fornire una valida finestra sulla piattaforma contemporanea russa sarà una vetrina per continenti solitamente emarginati come Africa ed Oceania.

Gli artisti ospitati saranno impegnati in una sfida creativa al di fuori dei circuiti convenzionali e libera dai pretestuosi schemi di produzione e mercificazione dell’arte. L’evento avrà luogo dal 24 settembre al 25 ottobre al Garage Center for Contemporary Culture di Mosca, location recentemente rinnovata che offrirà ben 8,500 metri quadrati di superficie espositiva. Una serie di eventi collaterali trasformerà la città in un tempio dedicato all’arte e costituirà un importante dialogo con mostra principale offrendo ai visitatori la possibilità di guardare la globalizzazione ed il decentramento del mondo dell’arte contemporanea da diverse prospettive.

Antony Gormley Wants You!

The One and Other è il titolo della nuova, pazza installazione dell’artista britannico Antony Gormley che coinvolgerà dal prossimo 6 luglio l’intera popolazione di Londra. L’artista ha dato il via alla caccia online ai volontari che diverranno parte del suo nuovo progetto e saranno protagonisti di una vera e propria scultura vivente.

Il quarto plinto di Trafalgar Square, basamento che solitamente accoglie per un anno interventi di artisti di fama internazionale (le precedenti installazioni erano di Thomas Schutte e Marc Quinn), ospiterà infatti più di 2400 persone che formeranno una vera e propria opera con la loro presenza per cento giorni consecutivi.

E’ tempo di ART HK 09 la fiera d’arte di Hong Kong

Hong Kong convention and exhibition centre

HONG KONG – Ai nastri di partenza ART HK 09 la fiera internazionale d’arte di  Hong Kong che si terrà all’Hong Kong convention and exhibition centre dal 14 al 17 maggio 2009 con una preview ad invito fissata per il 13 maggio. Quest’anno il comitato organizzativo della fiera ha annunciato che saranno presenti all’evento 110 tra la più famose e quotate gallerie di tutto il mondo selezionate tra 24 nazioni. Le new entries dell’edizione 2009 includono la Tomio Koyama gallery e la SCAI the Bathhouse di Tokio, la White Cube di Londra e  la nostra apprezzata Galleria Continua di San Gimignano (SI) che vanta altre due sedi in Cina e in Francia. Tra le altre gallerie blasonate citiamo la londinese Lisson Gallery e la ben nota Gagosian Gallery con sedi sparse in tutto il globo terracqueo. Tra le opere presenti in fiera sarà possibile ammirare opere di Antony Gormley e Anish Kapoor assieme ad altri famosi artisti asiatici come Ai Weiwei, Cai Guo-Qiang e Jitish Kallat.

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