I Love Music – Le connessioni, affinità e contaminazioni tra arte e musica

I LOVE MUSIC, a cura del critico Barbara Martusciello e di Giuseppe Stagnitta, organizzato da Takeawaygallery, è un progetto espositivo che inaugura a Roma giovedì 18 novembre 2010 e che si articola in tre appuntamenti espositivi, i successivi dei quali si apriranno rispettivamente giovedì 20 gennaio e giovedì 17 marzo 2011.

La mostra collettiva che coinvolge 20 fotografi e artisti che usano il mezzo fotografico i quali si confrontano con il tema della musica in tutte le sue possibili declinazioni sono: Claudio Abate, Matteo Basilè, Emiliano Cataldo, Mimmo Cattarinich, Giovanni Cozzi, Angelo Cricchi, Francesca Da Canal, Nicola Di Caprio, Teresa Emanuele, Stefano Esposito, Ilaria Ferretti, Rodolfo Fiorenza, Carlo Gallerati, Guido Laudani, Rosetta Messori, Claudio Palmieri, Nicolaj Pennestri, Arash Radpour, Fernanda Veron e Pino Settanni – recentemente scomparso, al quale sarà dedicato un particolare omaggio a chiusura della manifestazione alla quale aveva aderito con grande entusiasmo – evidenziano come tra le Arti visive e la Musica ci sia sempre stato un profondo rapporto basato su citazioni, connessioni, affinità e contaminazione linguistica.

Mutazioni corporee in mostra alla Galleria Allegretti di Torino

Martedi’ 6 luglio alle ore 19, la Galleria Allegretti Contemporanea presenta Aidoru, una mostra collettiva a cura di Massimo Sgroi, a cui parteciperanno Karin Andersen, Costanza Costamagna, Monica D’Alessandro, Sabrina Milazzo, Ina Nikolic, Arash Radpour e Matteo Sanna (periodo esposizione: dal 7 al 31 luglio 2010; apertura: dal martedi’ al sabato con orario dalle 15 alle 19).

L’esposizione ha come tema centrale la mutazione corporea, pensata come chiave di lettura preferenziale nel passaggio fra i mondi, dal reale al virtuale. Mutazione che avviene quando l’universo fisico diventa altro da se’, laddove l’umano si trasforma in idolo elettronico, Aidoru, termine giapponese che William Gibson usa come titolo di un romanzo e che significa, appunto, Idolo.  Attraverso tutte le tecniche in uso nell’arte contemporanea, video, pittura, fotografia, scultura, installazione e performance, i sette artisti indagano il difficile rapporto fra l’eccesso corporeo dell’uomo del terzo millennio e la sua sparizione all’interno di una società ipercomplessa, sempre piu’ basata sui mezzi della tecnologia computerizzata.

Arash Radpour – Surface

Giovedì 24 giugno, presso il PAN| Palazzo delle Arti Napoli, in collaborazione con la galleria Changing Role – Move Over Gallery, inaugura la mostra SURFACE, personale del fotografo iraniano Arash Radpour.

A comporre l’esposizione, aperta al pubblico fino al 19 luglio 2010, una selezione di immagini nate dalla collaborazione tra il fotografo iraniano e FILM.IT dedicata al mondo del cinema e dell’intrattenimento. Il rapporto artistico tra Arash Radpour e FILM.IT nasce a settembre 2009 in occasione del Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e si rinnova ad ottobre dello stesso anno durante il Festival Internazionale del Film di Roma. FILM.IT, che si caratterizza per una presenza attiva in occasione degli appuntamenti più importanti del settore, invita Arash Radpour a raccontare il mondo del cinema e i suoi protagonisti.

A Roma il Festival Anti Digital Divide

E’ visibile fino a domani 6 giugno la prima edizione del Festival Anti Digital Divide nelle sedi di Palazzo Incontro e Palazzo Valentini a Roma.

Promosso dalla Provincia di Roma e organizzato dall’agenzia Musacom S.r.l., l’evento vuole diventare punto di riferimento a livello nazionale, coinvolgendo gallerie d’arte e artisti, editori del settore e pubblicitari, istituti di cultura e collezionisti, con l’intenzione di pensare sotto una nuova ottica il linguaggio video-artistico.

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