Ecco le immagini del progetto Museum Of Copying, presentato dallo studio londinese FAT alla Biennale d’architettura di Venezia
Ecco le immagini del progetto Museum Of Copying, presentato dallo studio londinese FAT alla Biennale d’architettura di Venezia
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Il progetto espositivo dedicato ad Álvaro Siza, intitolato “Viagem sem Programa”, intende approfondire il lato più intimo dell’architetto portoghese, figura di spicco nel panorama progettuale internazionale, mettendo in relazione il mestiere dell’architetto con una personalissima visione dell’esistenza. Il progetto, nato dai numerosi incontri che i due curatori hanno avuto nei mesi scorsi con Álvaro Siza presso il suo studio, racconta attraverso l’esposizione di 53 opere, tratte dai suoi quaderni di appunti e personalmente selezionate dallo stesso autore per questo evento, non solo l’attività dell’architetto ma soprattutto quella dell’uomo.
Il percorso espositivo, oltre a mettere in luce la straordinaria memoria eidetica dell’architetto Siza, prende le mosse dai disegni (in prevalenza ritratti) realizzati durante gli anni della giovinezza, i numerosi viaggi di lavoro compiuti all’estero, le più recenti cene con gli amici e i momenti liberi “dal peso del lavoro”, popolandosi via via di ricordi, sensazioni, note ironiche e visioni, tutte valide, in quanto tutte inerenti alla vita.
Sono stati davvero numerosi gli omaggi tributati al più noto ingegnere italiano del ‘900, in patria e nel mondo, in occasione del centenario della nascita. Questa mostra assume caratteristiche di unicità e originalità. Perché Nervi a Mantova? “Perché qui – afferma Angelo Crespi, presidente del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te – Pier Luigi Nervi ha lasciato una delle sue opere più complesse e ardite dal punto di vista tecnico e architettonico, le Cartiere Burgo, la Fabbrica sospesa, appunto”.
La mostra mantovana – patrocinata dalla Regione Lombardia Direzione Generale Cultura e dal Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, sostenuta dal Comune di Mantova e dal Museo Civico di Palazzo Te e organizzata dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te – fa parte di un ampio ciclo internazionale di esposizioni dedicate al grande progettista e costruttore italiano, promosso dal CIVA Centre International pour la Ville, l’Architecture et le Paysage di Bruxelles insieme al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e all’Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project – presieduta dal nipote Marco Nervi. L’iniziativa si svolge in collaborazione con lo CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma.
Domani vi sarà la seconda edizione di Demanio Marittimo.KM-278 che invaderà la costa adriatica per una 12 ore di dibattiti, reading, lectures, proiezioni, musica e degustazioni, tutto nell’arco di una notte. La manifestazione, che unisce il genius loci marchigiano/adriatico con i temi e i protagonisti dell’architettura globale, si svolgerà il 27 Luglio 2012, dal tramonto all’alba, a Marzocca (Lungomare Italia 11), e racconterà le arti e i progetti dell’architettura e del design, delle performance e delle installazioni, della musica, della letteratura e dello spettacolo.
A cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra, promosso dalla rivista Mappe (Gagliardini editore), e con la collaborazione del MAXXI, la Regione Marche e il Comune di Senigallia, Demanio Marittimo.KM-278 ha coinvolto anche DROME, non solo nelle vesti di media partner, ma invitandolo ad occuparsi del Live musicale: Dj Gunnetto, dopo il memorabile Supernatural Pic Nic, parteciperà con un intervento immancabilmente affascinante.
APRITI IED è l’annuale appuntamento con cui l’Istituto Europeo di Design conclude l’anno accademico: tre giornate a porte aperte e un calendario di appuntamenti dove la creatività e il talento saranno i protagonisti. Da mercoledì 4 a venerdì 6 luglio le sedi di Via Bezzecca 5 e Via Sciesa 4 si trasformeranno in un villaggio creativo aperto al pubblico: quel luogo vissuto e animato da centinaia di studenti nel corso dell’anno diventerà teatro della loro crescita, della loro formazione ed esperienze, mostrandone i migliori progetti e parlando della loro vita, dei momenti di studio e allegria che hanno scandito un lungo percorso formativo, in un fermento di idee, creatività e talento.
In questi giorni la sede aprirà le sue porte ad appassionati di design, moda, comunicazione visiva e management delle imprese creative, studenti, aziende, professionisti ma anche giovani interessati alle iniziative dello IED e semplici curiosi, che saranno i benvenuti e potranno lasciarsi coinvolgere dalle iniziative
in calendario.
YAP MAXXI è il programma annuale di promozione e sostegno della giovane architettura nato dalla partnership tra MAXXI e MoMA/MoMA PS1. Il programma, che per questa nuova edizione si arricchisce della collaborazione dell’istituzione culturale Constructo di Santiago del Cile, prevede che ogni anno uno studio di architettura emergente progetti un’installazione capace di fornire uno spazio per ospitare gli eventi estivi del museo e un luogo con “ombra, acqua e spazi per il relax” ai visitatori.
UNIRE/UNITE è il progetto dello studio newyorkese-romano Urban Movement Design, vincitore di YAP MAXXI 2012. Un nastro lungo e sinuoso, fatto di legno e prato, attraverserà a partire dal 16 giugno la piazza del MAXXI offrendo ai visitatori sedute, ombre e acqua per stimolare l’interazione del corpo umano con l’architettura del museo. Le sue complesse forme saranno realizzate in costolature di compensato marino e in parte rivestite in concrete canvas, un’innovativa tela in cemento che, grazie alle sue qualità plastiche, avvolgerà le curve dell’installazione. Lo spazio ospiterà le tante attività estive del museo, tra cui incontri con architetti e designer e lezioni di yoga.
Il Festival “Architettura in Città” torna per il secondo anno con un intenso programma di iniziative culturali a popolare spazi aperti e luoghi privati a Torino e nell’area metropolitana dal 30 maggio al 2 giugno 2012. Promosso dall’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Torino e dalla Fondazione OAT, il festival di Torino si differenzia da altre simili manifestazioni in Italia e in Europa come occasione per avvicinare all’architettura un pubblico vasto attraverso la complicità di altre forme progettuali e artistiche. Nove le categorie tematiche all’interno delle quali sono raccolte le numerose iniziative; sei già presenti in calendario nella prima edizione: architettura e design, città e paesaggio, arte, teatro e cinema, musica, libri; tre che fanno la loro comparsa per la prima volta: smart, radical e educational.
Il Festival inaugura il 30 maggio alle 18.00 con il primo degli incontri Radical presso la Sala Conferenze dell’Archivio di Stato: il curatore della mostra “Radical City” Emanuele Piccardo intervista Bruno Orlandoni e a seguire l’apertura della mostra Radical City, la produzione più importante della Fondazione OAT, visitabile dal 30 maggio al 30 giugno. La mostra affronta il tema della città come spazio di sperimentazione delle teorie espresse dall’architettura radicale italiana, attiva dal 1963 al 1973 e per molti anni esclusa dalla storia dell’architettura ufficiale, ad opera di Archizoom, Superstudio, UFO, Gianni Pettena, Ugo La Pietra, Pietro Derossi/Strum, 9999, Zziggurat.
Facciamo finta che il Padiglione Italia di Vittorione Nazionale© alla scorsa Biennale di Venezia sia equiparabile al disastroso governo Berlusconi, il prossimo curatore del padiglione dovrebbe quindi essere messo in relazione con il governo Monti. Il Mibac dell’era Berlusconi non era certo un belvedere ma questo tecnicissimo Ornaghi sembra sia destinato a far molto peggio.
Già, il nostro caro vecchio Ministero per i Beni e le Attività Culturali invece di amministrare e far proliferare la nostra cultura sembra ne sia divenuto il refugium peccatorum. Eppure questo è il governo dei tecnici, di quelli che dovrebbero risolvere i problemi con il cacciavite, quando appare evidente che si stanno adoperando per distruggere tutto con mazzetta e scalpello.
Qualche tempo fa il museo Guggenheim di New York ed il prestigioso brand automobilistico tedesco BMW hanno deciso di collaborare ad un’interessante joint venture. Dalla proficua collaborazione è nato il Bmw Guggenheim Lab, una struttura mobile itinerante a metà fra il luogo di incontro tra designer, creativi e lo spazio pubblico. L’idea è quella di creare un vero e proprio laboratorio interdisciplinare con teams di talenti emergenti nel campo dell’urbanismo, dell’architettura, dell’arte, del design, della scienza, della tecnologia e della sostenibilità, il tutto per migliorare la vita urbana contemporanea.
Un progetto ambizioso che in 6 anni si è riproposto di migrare in ben 9 città del globo con 3 diverse strutture mobili. Per ogni tappa sono stati studiati eventi specifici e programmi educativi correlati al tema di ciascun ciclo: workshop, discussioni pubbliche, performance e incontri. Il BMW Guggenheim lab è stato lanciato a New York dove è rimasto ospite dal 3 agosto al 16 ottobre 2011.