Anche l’India arresta i suoi artisti

 

Continua l’assurda sequela di censure e ritorsioni internazionali ai danni della creatività. Questa volta il fattaccio è successo in india dove un cartoonist è stato recentemente arrestato per alcune vignette satiriche.

Pussy Riot, il processo è una farsa!

La prima settimana di processo alla Pussy Riot si è conclusa. Dopo circa sei mesi di ingiusta detenzione della band tutta al femminile, il procedimento giudiziario si è risolto in 5 giorni di pantomima sui luoghi comuni portata avanti dalla corte. La farsa continua e numerose celebrità della scena internazionale come Red Hot Chili Peppers, The Who, Patty Smith e Terry Gilliam hanno già fatto appello alle istituzioni russe nella speranze di veder libere le tre componenti della punk rock band ma sino ad ora i vertici hanno fatto orecchie da mercante.

Le battagliere artiste avevano organizzato una performance davanti la sede della chiesa ortodossa del Patriarca di Mosca Cirillo I. l’azione in questione consisteva in una Punk Prayer, una preghiera Punk per salvare la russia dalle spire di Putin. Purtroppo Cirillo I non ha gradito e le forze dell’ordine hanno prontamente arrestato Nadezhda Tolokonnikova, Maria Alyokhina ed in seguito anche Yekaterina Samutsevich, terzo componente del gruppo.

I Voina minacciano danni in Russia


Il silenzio dei Voina ci sembrava un poco sospetto, ma nel giro di una decina di giorni tutti i nostri dubbi sono stati fugati, visto che alcuni componenti del celebre gruppo artistico russo hanno già gridato vendetta. Stiamo parlando della reazione al nuovo arresto di Oleg Vorotnikov che nel marzo scorso ha partecipato ad una manifestazione non autorizzata dell’opposizione, strappando il cappello di alcuni agenti di polizia e ferendone uno alla nuca. Vorotnikov è quindi dentro con l’accusa di atti di teppismo ed i suoi colleghi hanno pensato bene di vendicarlo.

I Voina sono stati chiamati al Creative Time Summit, prestigiosa manifestazione con artisti socialmente impegnati provenienti da ogni parte del mondo che si terrà il prossimo 23 settembre a New York e dove parteciperanno nomi come Laurie Anderson e Jeremy Deller. Ebbene, a ridosso di questa importante partecipazione il gruppo artistico ha dichiarato di voler distruggere opere pubbliche russe per un totale di 100.000 dollari di danni. La cifra non è casuale visto che nello scorso febbraio Vorotnikov era stato liberato grazie ad una cauzione di 10.000 dollari, in parte pagati dal celebre street artist Banksy.

Arrestata a New York Julie Torres, una street artist che non è una street artist

Abbiamo più volte parlato della street art ed in particolare della graffiti art e dei murales in termini di arte o vandalismo. Fermo restando che certe manifestazioni ( i famosi scarabocchi ) potrebbero essere tranquillamente definite come volgari espressioni di squallidi imbrattamuri, i murales ed i graffiti eseguiti con coscienza e con la dovuta creatività sono comunque un patrimonio per la città e non un danno come a volte le istituzioni vorrebbero farci credere. Recentemente in Italia alcuni comuni hanno lanciato una vera e propria caccia alle streghe contro i poveri street artists, tartassati dall’inasprimento della legislazione.

C’è da dire però che a New York, patria per eccellenza della street art, le cose non vanno meglio e le insulse leggi sul decoro urbano a volte mietono vittime che nulla hanno a che fare con la street art. Ne ha fatto le spese la povera artista di Brooklyn Julie Torres che lo scorso 17 luglio si era tranquillamente recata all’incrocio con l’undicesima strada e Bedford per portare a termine un acquerello en plein air.

Arrestato ministro per furto Van Gogh – Diller Scofidio + Renfro realizzeranno il nuovo museo di Eli Broad

Alcuni giorni or sono un celebre dipinto di Vincent Van Gogh dal titolo I Papaveri è stato rubato dal  museo Mahmud Khalil del Cairo. La notizia è rimbalzata su numerosi quotidiani internazionali, anche perché il dipinto in questione vale la bellezza di oltre 39 milioni di euro. Il furto ha assunto i toni di un giallo surreale visto che i dettagli dell’evento non sono stati ancora rivelati.

Il mistero si è notevolmente infittito quando le autorità hanno dichiarato il malfunzionamento dell’impianto di allarme e delle telecamere di sorveglianza del museo che da tempo erano in attesa di pezzi di ricambio. Ne consegue che non esiste nessuna immagine del furto, neanche a farlo apposta. Inoltre circa quattro giorni fa due turisti italiani sono stati arrestati in aeroporto perché ritenuti gli autori del furto.