Banksy sposta i muri a Miami

Tremate, tremate: Banksy è tornato. Il paladino della street art internazionale ha finalmente annunciato il suo prossimo show, dopo un periodo di lungo silenzio. La mostra si svolgerà il prossimo mese a Miami, in concomitanza con Art Basel Miami Beach. Nello specifico, il nuovo progetto sarà lanciato nel corso della nuova fiera satellite CONTEXT e si intitolerà Banksy out of CONTEXT.

Richard Phillips antidivo con Lindsay Lohan

Abbiamo più volte accusato i protagonisti della scena internazionale dell’arte contemporanea di aver stretto un patto troppo saldo con lo spettacolo. Sempre più opere cercano infatti di spettacolarizzare una tematica piuttosto che offrirla al fruitore in una veste più profonda e sperimentale. La ricerca dell’immagine e del protagonismo a tutti i costi ha finito quindi con il rovinare determinate ricerche, costringendo gli artisti a ricercare un punto d’interesse per attirare le attenzioni di un pubblico sempre più vasto.

A volte però qualche artista illuminato prova a lottare contro questa spettacolarizzazione dell’arte contemporanea utilizzando le medesime armi del nemico e rovesciando il gioco delle parti. Ad Art Basel ad esempio ha imperversato un’opera video di Richard Phillips intitolata First Point che ha come protagonista la starlette di Hollywood Lindsay Lohan, celebre per le sue sregolatezze più che per il suo talento di attrice o cantante che dir si voglia.

Koons e Hirst sempre più star del contemporaneo

Ammirati, disprezzati, derisi o coccolati. Damien Hirst e Jeff Koons sono oramai più che abituati ai repentini cambi di umore di pubblico e critica nei loro confronti. A loro però tutte queste baruffe importano ben poco, visto che il mercato li ha da tempo consacrati protagonisti indiscussi. Proprio Koons il 13 maggio ha inaugurato una grande retrospettiva in quel di Basel, alla Fondation Beyeler.

Quasi in contemporanea, le opere del re del New Pop hanno tenuto banco anche ad Art Basel, visto che sia Gagosiam, che L&M Arts, Richard Gray e Carolina Nitsch hanno messo in vendita alcuni pezzi forti come Yellow Flower del 2011 (quotato 800.000 dollari) e Bikini (jungle) del 2001-2006 (quotato 950.000 dollari). Insomma con questi prezzi è difficile avere dubbi sul valore commerciale di un artista.

Art Basel s’inventa la pre-preview

Giusto pochi giorni fa si parlava dell’incredibile appeal di Art Basel, la fiera dell’arte contemporanea made in Switzerland che, a dispetto della crisi, riesce ad attirare un sempre più crescente numero di presenze e (non per ultimo) riesce a piazzare vendite a sei figure. Ovviamente dalle nostre parti questa è pura fantascienza e se in Italia si tende a tagliare, a Basilea la parola d’ordine è: esclusività.

Vista la superpresenza del 2011 di 65.000 unità tra aficionados, collezionisti e addetti ai lavori, a Basel hanno pensato bene di scaglionare le presenze. La kermesse si apre oggi ma in molti  sono già riusciti ad ammirare la fiera nei due giorni di preview. Avete letto bene, oltre al normale giorno di preview, Basel ha pensato bene di istituire un’ulteriore giornata di pre-preview.

Torna Art Basel, la fiera che non perde colpi

Le fiere d’arte contemporanea del nostro belpaese non se la stanno passando molto bene. L’ultima rovinosa caduta di Rome contemporary è solamente la punta di un iceberg ben più profondo di quanto si possa scorgere dal nostro piccolo battello in balia delle onde. Anche Torino, Milano e Bologna non sono di certo le punte di diamante delle manifestazioni  di mercato del tricolore. Il calo di pubblico ed i micidiali tagli organizzativi non hanno di certo giovato ed alcuni galleristi hanno già minacciato di disertare ogni kermesse nazionalpopolare.

 C’è però una fiera che sembra non sentire la crisi e che ogni anno rilancia la posta, proponendo un programma sempre più ricco e sofisticato in grado di attirare chi cerca la giusta dose di stile, lusso e glitter. Stiamo ovviamente parlando dell’inossidabile Art Basel, celebre polo fieristico che ogni anno riesce ad attirare centinaia di aficionados dell’arte provenienti da ogni parte del globo.

Se FIAC batte anche Frieze

FIAC è una fiera d’arte contemporanea tra le più prestigiose. Tuttavia, la kermesse parigina non è mai riuscita a spodestare le altre manifestazioni più in voga come Art Basel e Frieze, pur restando davanti a ARCO Madrid ed Artissima di Torino. Ed invece quest’anno le cose non sono andate come al solito, visto che tutti i magazine del settore sono concordi nel dichiarare che FIAC è riuscita a scalzare Frieze, posizionandosi al secondo posto della prestigiosa classifica guidata sempre e comunque dall’incrollabile Art Basel.

Merito del cambio di location dal Cour Carée del Louvre al Grand Palais. Così, lo scorso mercoledì 19 ottobre, FIAC ha aperto i suoi cancelli per la VIP preview, cercando di superare il giro di vendite della settimana britannica di Frieze. Per quanto riguarda le grandi vendite, le cose sono andate bene sin dal giorno dell’inaugurazione. La Galleria Jerome de Noirmont, ad esempio, è riuscita a cedere l’opera Split Rocker (Pink/Blue) di Jeff Koons per la bellezza di 1 milione di dollari. Per tutta risposta Emmanuel Perrottin ha raddoppiato la posta, cedendo i quattro pannelli dell’opera As the Interdimensional Waves Run Through Me, I Can Distinguish Between the Voices of Angels and Devil di Takashi Murakami per più di 2 milioni di dollari.

Frieze, vista una fiera le hai viste tutte

A Londra c’è il sole, un sole che non riscalda ma che riesce comunque ad illuminare la frenetica vita della City e ad allungare i suoi raggi sulle vetrine scintillanti e piene di ogni mercanzia. Già perché Londra è il tempio del commercio, ma anche della cultura. E’ dunque questa la Londra dell’Hayward Gallery, della National Portrait Gallery, della Tate, dell’ICA, degli altri musei la cui collezione permanente è fruibile in maniera totalmente gratuita.

E’ la Londra di Hauser & Wirth, di Haunch of Venison, della Lisson Gallery e delle tante altre gallerie private di alto bordo che non perdono il tempo di sciorinare la crema dell’arte contemporanea all’interno dei loro grandi spazi. Ed infine è la Londra di Frieze, la grande fiera dell’arte che ogni anno invade Regent’s Park con una struttura da sogno, totalmente immersa nel verde. Anche quest’anno Frieze non ha mancato l’appuntamento con il grande stile, tra visitatori vestiti di tutto punto pronti a mettere in bella mostra le loro vesti griffatissime e stand d’ampio respiro occupati dalle più prestigiose gallerie di tutto il mondo.

Fiere d’arte contemporanea: più utile sapere le cifre delle vendite che il numero di visitatori

Le fiere vanno bene, le fiere vanno male. Solitamente quando si parla di una fiera-mercato dell’arte contemporanea si è portati a giudicare la sua validità dai vips che presiedono all’opening e dal volume di visitatori che essa riesce ad attirare nei giorni successivi. Almeno questo è quello che succede in Italia. I magazine ed i quotidiani italiani sono infatti portati a giudicare l’andamento di una fiera basandosi sul volume di presenze che essa riesce a generare. Ovviamente più gente c’è, più possibili collezionisti girano per gli stand ma c’è da dire che le cose non stanno esattamente così.

Da Art Basel Miami Beach ci giungono voci di grosse vendite e vengono rese note anche le cifre. La Cheim & Read di New York ad esempio ha venduto una scultura di Jack Pierson per 175.000 dollari, un dipinto astratto di Louise Fishman per 100.000 dollari ed un bronzo di Donald Baechlor per 150.000 dollari.

Tutte le anticipazioni di Art Basel Miami 2010

Da Miami Beach iniziano ad arrivare le prime notizie per la prossima edizione di Art Basel Miami che si terrà dal 2 dicembre al 5 dicembre 2010 (con una vip preview che si terrà il 1 dicembre). Alla prestigiosa fiera parteciperanno 250 importanti gallerie d’arte contemporanea provenienti dal Nord America, dall’Europa, dall’America Latina, dall’Asia e dall’Africa, le quali metteranno in mostra le opere di più di 2000 artisti internazionali.

Ovviamente Art Basel Miami è una delle piattaforme più importanti del mondo e parteciparvi significa essere nell’olimpo dell’arte contemporanea, ragion per cui un nutrito gruppo di gallerie nostrane ha deciso di non mancare a questo importante appuntamento. Le gallerie italiane che quest’anno parteciperanno alla fiera sono: Galleria Alfonso Artiaco di Napoli, Galleria Continua di San Gimignano, Galleria Raffaella Cortese di Milano, francesca kaufmann di Milano, Magazzino di Roma, Galleria Lia Rumma di Milano, Galleria Franco Soffiantino di Torino, Galleria Christian Stein di Milano, T293 Gallery di Napoli e Zero… di Milano.

Da Art Basel a Roma, Katinka Bock al Pastificio Cerere

 Il Pastificio Cerere di Roma inaugura il 9 dicembre la mostra personale dell’artista Katinka Bock dal titolo D’un vert tirant sur le bleu. Il dialogo tra opera e spazio viene attuato lavorando su elementi come la distanza, la misura, la percezione e la nozione del tempo. Le opere presentate cercano un rapporto preciso con le dimensioni spazio-temporali del luogo.

Il limite dello spazio espositivo, come definizione del “luogo” in cui viene presentata, e sempre più spesso concepita l’opera, viene messo in discussione attraverso le opere presenti. Pareti, soffitti e pavimenti diventano gli elementi in cui l’artista cerca di integrare i lavori e superare lo spazio a disposizione come limite. Il dialogo con l’esterno, spesso utilizzato dall’artista, in questo caso diventa anche un omaggio al luogo del Pastificio Cerere, ricco di storia e di contenuti artistici. Anche la durata diventa una misura della mostra in cui le opere subiscono una trasformazione durante la mostra stessa.

Terence Koh a Parigi ma questa volta senza i suoi escrementi

 Girovagando per l’immenso universo dell’arte contemporanea vi sarà sicuramente capitato  di imbattervi in Terence Koh. Per quanti di voi non lo conoscessero possiamo dirvi che questo eclettico artista, noto anche con il monicker asianpunkboy, è stato assoldato nei primi anni della sua carriera da Charles Saatchi che lo ha catapultato direttamente nell’olimpo dell’art system.

Ovviamente il giovane artista dalle origini cinesi e di nazionalità canadese non è certo entrato nella scuderia del grande mercante grazie ad una raccomandazione ma solamente per suo merito e per una carica artistica sfrontata ed esplicita che sin dalle prime mostre si è abbattuta su media come fotografia, stampa, scultura, performance ed installazione sino ad arrivare ai libri fatti a mano e le zines.I temi trattati da Terence Koh si allargano sul mondo punk, sull’omosessualità e sulla pornografia. Tanto per dirne una, l’artista si è guadagnato la fama internazionale ad Art Basel nel 2006 vendendo i suoi escrementi per 500.000 dollari.

Slick la fiera dell’arte emergente

 Di fiere d’arte ce ne son davvero tante ed ognuna con offerte interessanti e diversificate, basti pensare che solamente in questo mese solitamente hanno luogo Frieze e FIAC rispettivamente a Parigi e Londra. Ovviamente ci sono sempre Art Basel, Artissima e così via in un gran vortice di happenings pieni di galleristi, artisti, collezionisti, appassionati d’arte, editori, critici e quanto altro. In tutto questo gran calderone fa piacere sapere che esiste anche una fiera del tutto particolare, si tratta di Slick, manifestazione che si svolge a Parigi dal 23 al 26 ottobre giunta quest’anno alla sua quarta edizione.

Slick è una grande vetrina internazionale dedicata esclusivamente a nuovi talenti e nuove proposte di arte contemporanea. La fiera si espande su più di 4.000 metri quadrati di superficie espositiva e propone al pubblico 60 gallerie francesi ed internazionali. La piattaforma si è fissata l’obiettivo di diventare un punto fisso per l’arte emergente di tutto il mondo, proponendo opere audaci e coraggiose contraddistinte da un fertile entusiasmo.

Art Basel, i prezzi scendono, le vendite salgono e compare anche Brad Pitt

Mercoledì scorso è partita in pompa magna anche Art Basel, tra i tanti eventi proposti e le blasonate gallerie presenti in fiera con il meglio degli artisti (oltre 2.500) del panorama contemporaneo internazionale, qualcuno tenta già di tirare le somme sull’intera kermesse.

Il magnate dell’arte Eli Broad, famoso collezionista di stanza a Los Angeles in California in occasione di una visita alla 40esima edizione della famosa fiera ha rilasciato una profetica dichiarazione sul livellamento del mercato dell’arte: “I prezzi stanno diventando più razionali, negli ultimi dieci anni sono lievitati del 500 per cento ed ora sono scesi della metà. Finalmente qualcosa di buono si sta muovendo per l’intero mercato” ha affermato Broad aggiungendo che a Basilea si sta registrando un notevole aumento della qualità.

Pochi giorni ad Art Basel

A Basilea torna per il decimo anno Art Unlimited ambiziosa mostra di arte contemporanea che ospiterà nelle giornate della fiera Art Basel (dal 10 al 14 giugno) 59 artisti provenienti da 24 nazioni. Fin dalla prima edizione nel 2000 molti artisti leader della scena dell’arte internazionale hanno partecipato al famoso evento. Anche quest’anno saranno presenti in mostra numerose opere appositamente create per Art Unlimited.

Come già anticipato da un nostro precedente articolo assieme al grande evento che si terrà nella Art Unlimited hall sarà presente la sezione Art Statements con 27 mostre collettive di giovani artisti. In 12.000 metri quadrati di superficie espositiva Art Unlimited offre ad artisti e galleristi una piattaforma che oltrepassa le normali possibilità della convenzionale fiera d’arte, saranno infatti in mostra installazioni di grande formato, video proiezioni, murales, serie fotografiche e performances.

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