Jerry Saltz ed il peggio dell’arte americana del 2010

Dopo aver stilato la sua personale lista del meglio dell’arte contemporanea, il critico americano Jerry Saltz ha pubblicato in questi giorni sulle pagine del New York Magazine i 10 momenti peggiori dell’arte a stelle e strisce del 2010, noi ve li rigiriamo così come il buon ( o cattivo) Saltz li ha stilati, a partire dal fondo:

10 Un orrorifica sequenza di frasi udite ad Art Basel Miami Beach: Silvia V. Fendi ha dichiarato “Collezionare arte è il nuovo modo di fare shopping“.  Aby Rosen, magnate del mercato immobiliare ha invece proposto questo: ” I tre mondi più importanti della cultura in questo momento sono la moda, il mercato immobiliare e l’arte. Le fiere d’arte inoltre sono posti dove i super-ricchi possono socializzare con persone del loro stesso livello”.

9 La retrospettiva di Tim Burton al MoMa: non una mostra d’arte ma un modo per far soldi attirando gente nel museo.

8 La mostra di Rivane Neuenschwander al New Museum, troppo sentimentale e troppo ovvia.

A New York una fiera economica mentre Los Angeles si prepara a conquistare il mercato

Solitamente nelle fiere d’arte contemporanea sono presenti opere per tutte le tasche, anche se i prezzi rimangono comunque un poco alti. Difficile quindi invogliare i giovani collezionisti o comunque chi ha intenzione di comprare una qualsiasi opera per la prima volta in assoluto. Le quotazioni solitamente spaventano molte persone le quali in genere per timidezza non osano nemmeno chiederle al gallerista che gira nervosamente per lo stand. I prezzi alti rappresentano un limite anche per i nuovi talenti dell’arte poiché non tutti sono pronti a scommettere su ciò che non conoscono, pagando profumatamente.

Va detto però che le quotazioni basse possono in alcuni casi sminuire l’operato di un artista. Ed allora che fare? A New York una situazione accettabile è stata trovata e si chiama Affordable Art Fair. Si tratta di un evento biennale di quattro giorni (in corso fino a questo weekend) pensato per attirare i giovani collezionisti e quelli di fascia media con il dichiarato intento di contenere i prezzi. E’ infatti possibile acquistare un’opera per 100 dollari per arrivare ad un massimo di 10.000 dollari ed è possibile trovare lavori per tutti i gusti, dall’estremo, all’eccentrico passando per lo sperimentale ed il moderato. Ovviamente il limite dei 100 dollari è ampliamente superato da alcune gallerie che hanno portato in fiera stampe e multipli in vendita alla sbalorditiva quanto succosa cifra di circa 20 dollari l’una.

Art Basel Miami Beach un successo di pubblico, critica e vendite

Qualcosa è successo ad Art Basel Miami Beach quest’anno. Una strana atmosfera pervasa dal cambiamento e trainata dalla sostanza più che dalla superficialità si è fatta largo imponendosi agli occhi di tutti. La cosa ha giovato a galleristi e collezionisti che si sono detti soddisfatti dell’edizione 2009, abbandonando le polemiche sull’allargamento della fiera e sulla disposizione delle gallerie new entries.

Anche numerose celebrità hanno apprezzato la fiera tanto che la regina del rock alternativo Patti Smith ha lungamente tessuto le lodi della manifestazioni dichiarando che i suoi pezzi preferiti esposti in fiera erano due piccole fotografie di Man Ray e due grandi dipinti di Yves Klein. Insomma in molti hanno gioito di questa rigorosa trasformazione: “Quest’anno Art Basel Miami Beach appartiene alle persone seriamente interessate all’arte e non al superfluo. Ho visto in giro meno sfarzo e più sostanza” ha dichiarato Micky Wolfson Jr., fondatore del Wolfsonian Museum.

Art Basel Miami Beach torna con i migliori propositi

E’ tempo di Art Basel Miami Beach. La grande fiera internazionale inaugurerà il prossimo 3 dicembre (fino al 6 dicembre) la sua ottava edizione e si prepara a ricevere una folla oceanica di almeno 40.000 visitatori. In tempi di incertezza economica la grande manifestazione non ha però perso lo smalto che da sempre la caratterizza, il co-direttore Marc Spiegler ha in merito dichiarato: “Quello che abbiamo visto durante Art Basel in autunno ci ha fatto comprendere che c’è sicuramente mercato per l’arte di alta qualità”. Spiegler non ha infatti tutti i torti visto che durante l’edizione europea di Art Basel le vendite sono andate piuttosto bene registrando un netto rialzo.

Dal canto suo il resto del panorama fieristico europeo si è comportato abbastanza bene visto che il Fiac parigino ha dato segni di ripresa piuttosto incoraggianti e molti dei dealers presenti al Frieze non hanno di che lamentarsi. A far da contrappunto a questo clima di positività generale c’è però un dato importante che non va tralasciato. 60 gallerie presenti lo scorso anno ad Art Basel Miami Beach hanno deciso di non fare ritorno alla prestigiosa manifestazione.

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