Benvenuti al West Bund di Shanghai

Situato lungo le rive del fiume Huangpu, il ‘Bund’ è una zona che da industriale è diventata culturale. In una città nella quale la contemporaneità avveniristica si mescola alla tradizione

Mostre in corso 6 settembre 2014

Italia / Reggio Emilia:Mark Manders: Collezione MaramottiMar 9, 2014 – 28 settembre 2014 Italia / Torino:GE / 14. Altro Dalle ImmaginiFondazione Sandretto Re Rebaudengo21 Maggio 2014 – 7 set 2014

L’arte, il vino e le noccioline

Attivare le coscienze, portare la realtà all’interno della pratica artistica ed abbattere le barriere delle consuetudini è stata una prerogativa di molti artisti dagli anni ’50 in poi. Dai primi vagiti della performance art con gli Happenings di Allan Kaprow, John Cage, Robert Rauschenberg e Merce Cunningham, passando per le feroci incursioni della Body Art e gli orgiastici riti di Hermann Nitsch ed i suoi colleghi dell’Azionismo Viennese, il fruitore è stato chiamato in prima persona a partecipare all’atto creativo, ricevendo in cambio violente emozioni tali da poter scuotere gli animi ed oltrepassare i tabù, il perbenismo e i dogmi religiosi oltre che l’anestetizzazione proposta dai mass media.

Quella dagli anni ’50 agli anni ‘90 è stata un’arte contemporanea caratterizzata da forti sperimentazioni, azioni estreme che hanno sovente messo a repentaglio la vita stessa di chi le aveva concepite. Ed anche nelle ardue prove esclusivamente concettuali gli artisti dell’epoca hanno comunque cercato di provocare una reazione, un interscambio di stimoli ed idee fuori dal banale.

“Presenze”: in mostra al Vittoriano le foto di Guillermo Luna

Dal 22 maggio al 23 giugno al complesso del Vittoriano di Roma saranno in mostra le fotografie di Guillermo Luna, in occasione dell’uscita del suo libro “Presenze”.

Da più di un anno il fotografo argentino documenta attraverso il suo obiettivo l’opera di assistenza dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani) nelle zone di emergenza di tutto il mondo. Dall’India a Haiti, dal Kenya a Taiwan, alla Georgia. I reportage fotografici di Luna uniscono la forza del messaggio di speranza e cura del prossimo all’indiscussa bellezza estetica.

Il federalismo dell’arte contemporanea


In Italia esistono città come Torino, Milano, Roma o Napoli che sostanzialmente costituiscono la spina dorsale del nostro scenario dell’arte contemporanea. Ovviamente, di quinquennio in quinquennio, le tendenze cambiano e capita così che in certi periodi Torino sia la migliore città del contemporaneo per poi passare il testimone a Milano e così via. Esistono però artisti e gallerie che operano in realtà poco conosciute, in paesi sperduti o in regioni poco nominate su magazines e riviste patinate.

Questo sempre più crescente manipolo di coraggiosi eroi si trova costantemente impegnato in una dura lotta per emergere. Ciò avviene anche a causa di curatori ed addetti al settori che solitamente prediligono gli artisti e gli spazi espositivi delle grandi metropoli, dimenticando le piccole realtà o le realtà considerate a torto meno prestigiose. Così facendo ci stiamo perdendo per strada la Basilicata, la Sardegna, la Puglia e molte altre regioni che tanto potrebbero dare al nostro sistema. Solitamente per emergere nel nostro lavoro si punta a nord, con la convinzione di esser più vicini all’Europa ma questo modo di agire e pensare nasconde un provincialismo da cui non riusciamo a separarci.

Le (solite) frasi dell’arte

 Il linguaggio ha i suoi meccanismi e quando si entra nello specifico è possibile scoprire un mondo di sottoinsiemi che in sostanza regolano il nostro modo di esprimerci. A volte però questi meccanismi, queste consuetudini finiscono per trasformare ogni conversazione ed ogni scritto in una serie di luoghi comuni assai buffi. Prendete ad esempio le interviste agli allenatori di calcio, anche se la loro squadra è destinata a scontrarsi con l’ultima in classifica, le loro dichiarazioni saranno sempre caratterizzate da un turbinio di frasi del tipo “Sarà una partita dura, non esistono più le squadre cuscinetto, loro cercano il riscatto e ci daranno filo da torcere”.

Ebbene signori non stupitevi più di tanto poichè questi meccanismi sono largamente utilizzati anche nel mondo dell’arte contemporanea e molto spesso giornalisti, critici e storici rimangono impigliati in frasi circostanziali che oramai hanno perso significato, che non comunicano più nulla e proprio per il loro largo uso finiscono per distrarre il lettore.  Andiamo a vedere quali sono i termini e le frasi più gettonate all’interno di testi e discorsi d’arte:

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