L’annuncio ufficiale c’è stato: Silvia Evangelisti ha lasciato la guida di Arte Fiera Bologna, dopo anni di indiscussa leadership. La frattura si è verificata proprio prima del break pasquale ma gli attriti tra gli azionisti e la direzione erano nati all’indomani della scorsa edizione della fiera. Come confermato alla stampa nazionale dalla ex direttrice stessa, il rimpicciolimento della fiera e la sempre più cronica mancanza di grandi gallerie (nazionali ed internazionali) rappresentano la miscela esplosiva che ha contribuito a creare un clima di malcontento generale.
Eppure Silvia Evangelisti si era battuta duramente per quel “restringimento” mal digerito, un atto dovuto per snellire una formula troppo esosa. Il problema però non è rappresentato solamente dai tagli alle gallerie ma da una poco elegante sequela di tagli alle spese che va un poco a cozzare con l’idea di lusso espressa dal mercato dell’arte contemporanea.