Per quale motivo si collezionano le opere di un determinato artista piuttosto che di un’altro? Difficile rispondere a questa domanda e molto spesso la risposta può variare in base a diversi fattori associati al livello di attenzione che un artista riesce a creare attorno al suo lavoro. C’è da precisare che quando si parla di grande collezionismo è quasi sempre inutile parlare di fattori estetici anche se molti esperti del settore continueranno ad insistere sul valore estetico e filosofico nascosto dietro al collezionismo di una data opera d’arte.
artista
Gary Hill
Gary Hill ha studiato all’Arts Students League di Woodstock, New York, e lavorato e insegnato in diverse città dello Stato di New York. Vive e lavora attualmente a Seattle, nello Stato di Washington. Ha ricevuto il Leone D’Oro per la scultura alla Biennale di Venezia nel 1995.Tra i pionieri della videoarte e delle installazioni elettroniche, Gary Hill ha esposto i suoi lavori in tutto il mondo (Artfacts 2007). La sua opera si caratterizza per l’inserimento di testo nella videoarte, evidente in lavori come Incidence of Catastrophe del 1977-78. È rappresentato dalla Donald Young Gallery di Chicago. Un’antologia sui suoi lavori, a cura di Robert C. Morgan, è stata pubblicata dalla Johns Hopkins University Press nel 1999.
Io Sono Concettuale
Mel Bochner at Whitechapel Gallery, Londra 12 Ottobre 2012 – 30 Dicembre 2012
Parole soltanto parole. Parole oggi, parole ieri, parole per sempre. Sono ossessionato da esse; con le parole creo sistemi e strutture. Qualche critico addirittura mi paragona a Samuel Beckett paragonando la mia arte concettuale al suo “teatro dell’assurdo”. Numeri ,misure, sequenze ,ripetizioni fino a costruire una vera e propria impalcatura che attua un processo filosofico ; una volta attivato dalla semplice lettura di una semplice parola si coinvolge il corpo , il suo movimento , il desiderio , il pensiero.