Tentata estorsione alla Sotheby’s italiana

Incredibile ma vero, la casa d’aste internazionale Sotheby’s è stata vittima di una tentata estorsione di 800.000 euro. La causa? Una scultura di Marino Marini recentemente venduta in un’asta a 780.000 sterline era secondo il ricattatore falsa e quindi voleva l’ingente cifra per non rendere pubblica la notizia.

Ma andiamo per gradi e Globartmag vi racconta la vicenda passo dopo passo. In tre mesi i militari hanno individuato, e denunciato, un imprenditore milanese abilissimo nel muoversi in rete senza lasciar traccia. L’imprenditore insieme a un socio investiva in vari «prodotti»: azioni, metalli preziosi, valuta, ma anche, non ultimo, in arte. In questo modo si era fatto una certa conoscenza di quel mondo e quando il suo socio, abile collezionista, ha messo in vendita il Piccolo Cavaliere di Marino Marini ha pensato di fare il colpo gobbo.

Christie’s lancia l’applicazione online per le aste

 Importante notizia che rivoluzionerà il mercato dell’arte internazionale, Christie’s uno dei più importanti operatori del mercato ha da poco annunciato la disponibilità di una nuova applicazione online che offrirà immense prospettive a tutti gli utenti Apple.

Da questo week end infatti, tutti i possessori di un iPhone o di un iPod Touch potranno accedere alla nuova piattaforma online di Christie’s che conterrà anteprime di tutti gli oggetti e le opere all’asta, i risultati delle vendite e molto altro ancora. Questa applicazione del tutto gratuita sarà disponibile per tutti i visitatori del sito della casa d’aste e potrà essere scaricata anche alla pagina Facebook e Twitter della compagnia.

Michael Jackson assassinato? intanto un suo ritratto supera i 10 milioni di dollari

Globartmag torna oggi a parlare della morte di Michael Jackson perchè inevitabilmente anche il mondo dell’arte contemporanea sta subendo qualche piccolo scossone da questa triste vicenda.

Nel caso Jackson è oggi entrata anche la sorella La Toya, anche lei cantante ma dalle alterne fortune che ha lanciato un disperato appello: “Mio fratello è stato ucciso da alcune persone che volevano impadronirsi dei suoi soldi. So i loro nomi e non avrò pace finchè non avrò le prove per inchiodarli”: queste le sconvolgenti dichiarazioni della sorella del cantante apparse sulle pagine della testata inglese News of the World. La Toya Jackson asserisce inoltre che Michael Jackson vale più da morto che da vivo anche se nel corso degli anni aveva accumulato la vertiginosa cifra di 500 milioni di dollari di debiti.

La Francia si perde 500 foto di Henri Cartier Bresson

Incredibile notizia dalla Francia, più di un centinaio di foto di Henri Cartier Bresson sono state ritrovate in una mostra d’arte a Parigi. La cosa ancor più eclatante è che quelle foto erano state distrutte. Quindi verrebbe da pensare che la mostra sia stata allestita con delle false copie ed invece si tratta di opere autentiche cadute nel dimenticatoio con grande colpa dell’amministrazione nazionale francese.

Martine Franck, vedova del grande fotografo e presidente della fondazione a lui dedicata non ha esitato ha riaprire questa ferita in un’intervista apparsa pochi giorni fa sul quotidiano Le Monde. Il grave evento risale alla fine degli anni ’60 quando Henri Cartier Bresson (1908-2004) donò oltre 400 opere, reduci da una celebre mostra al Louvre nel 1955, allo stato francese che decise di conservarle nella Biblioteca Nazionale.

Urban Art dalla strada all’asta

Il 23 luglio Artnet Auctions presenterà un’asta speciale online con capolavori di Urban Art dal 1972 ad oggi. La vendita ripercorre l’evoluzione di questa disciplina artistica attraverso 175 opere di 60 artisti tra cui Banksy, Jean-Michel Basquiat, CRASH, Faile, Keith Haring e Mr. Brainwash. L’asta è suddivisa in distinte categorie:

Early New York Graffiti art

Collezione dei primi lavori di alcuni dei più influenti graffiti aritsts newyorkesi degli anni ’70 ed ’80. Tra le opere più importanti in asta sarà presente Hot Dogs and Mustard, pittura e spray su tela dello storico Coco 144, pezzo quotato tra i 25.000 ed i 35.000 dollari. In questa categoria sarà inoltre presente Abstract of the Letter A scultura del 1982 di Phase 2 e Douglas Abdell stimata sui 180.000 dollari. Early graffiti art ospiterà anche 15 capolavori di seminali artisti come DAZE (Chris Ellis), CRASH (John Matos) e DONDI (Donald White).

Ben Lewis e la bolla dell’arte

 Il critico d’arte e filmmaker Ben Lewis ha passato tutto il 2008 seguendo il boom del mercato dell’arte contemporanea, dal suo picco in maggio sino al collasso in ottobre. Il risultato di tutto questo impegno è un divertente documentario dal titolo The Great Contemporary Art Bubble in onda in questi giorni sulla BBC inglese.

La bolla speculativa di cui parla il documentario si riferisce ad una tendenza partita circa cinque anni fa quando si incominciò ad avvertire un pazzo interesse per l’arte contemporanea che fece rialzare di milioni di sterline le opere di Andy Warhol, Francis Bacon e Mark Rothko, vendute all’asta ad oltre 30 milioni di sterline sopra il loro prezzo di partenza. Nel settembre del 2008 la bolla raggiunse il suo climax quando Sotheby’s riuscì a vendere opere di Damien Hirst per un totale record di 111 milioni di sterline.

Il piatto piange per Richard Prince

I periodi delle vacche grasse sono stati redditizi per molti artisti, basti pensare alle cifre astronomiche registrate dalle vendite delle opere di Damien Hirst e Jeff Koons. Tuttavia a parte squali sotto vetro venduti per 17 milioni di dollari e cagnolini di acciaio di una tonnellata quotati 5 milioni di dollari, tra gli artisti che fino a ieri hanno totalizzato cifre da record svetta il nome di Richard Prince, famoso per rifotografare le foto altrui e vendersele come sue opere.

Nel 2005 ad esempio una sua opera fu battuta all’asta per un milione di dollari partendo da una base di 250.000 dollari e la scorsa estate un suo dipinto è stato venduto all’asta per 8.4 milioni di dollari, quasi 28 volte la cifra con cui era stato precedentemente acquistato. Tutto questo era appunto ieri poiché il periodo delle vacche grasse è terminato ed ora non ci resta che quello delle vacche magre. Con l’avvento della crisi economica e forse anche a causa di una bolla speculativa, le opere di Prince hanno perso enorme valore, si stima infatti che le sue quotazioni siano scese del 50 per cento.

Quanto vale un’opera d’arte?

L’opera d’arte è un bene soggetto a continui mutamenti economici che in alcuni casi sono difficilmente prevedibili. Il valore di un lavoro artistico dipende da tanti fattori quali le dimensioni, il numero e la qualità delle mostre a cui partecipa l’artista che lo ha concepito oltre che le variazioni sulla richiesta di mercato delle opere del suddetto artista. Per meglio comprendere l’andamento delle quotazioni di un’artista è molto spesso utile seguire i passaggi d’asta con lavori della sua produzione. Facciamo qualche esempio:

Joseph Kosuth ha fatto registrare il suo ultimo passaggio in asta il 13 novembre del 2008 da Christie’s, New York. La sua opera Titled, art as idea as idea (1967), foto montata su masonite, cm 152,4 x 152,4 è stata venduta al prezzo finale di 110.500 dollari. Il record di vendita di un’opera di Kosuth è di 337.000$ per Five words in yellow neon (1965), opera al neon venduta al doppio della stima da Sotheby’s, New York, il 15 maggio 2008.

Alitalia liquida l’arte

De Chirico, Balla, Severini , Dalì e chi più ne ha più ne venda. Già perché la compagnia di bandiera

Ha pensato bene di fare cassa raggruppando le opere d’arte che aveva da tempo dimenticate nelle sedi di rappresentanza e negli uffici dei top manager di tutto il globo.

Tra veri e propri capolavori ed opere meno note e blasonato svetta un piccolo corpus artistico del futurista Gino Severini al quale la compagnia di bandiera aveva commissionato una serie di opere da esporre in pompa magna nella sede di Parigi. Il liquidatore di Alitalia Augusto Fantozzi ha personalmente recuperato uno ad uno i capolavori stipandoli nel bunker sotterraneo del quartier generale Alitalia della magliana a Roma.

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