
Rilancio questa interessante proposta di Luca Rossi che potrete trovare al seguente link:
Ho pensato di proporre un post in continuo aggiornamento che ci accompagnerà fino alla definizione del progetto ufficiale della prossima Biennale di Venezia 2013 curata da Massimiliano Gioni. L’idea è quella di sviluppare un incessante brain storming su tutte le possibilità progettuali che una mostra come la Biennale potrebbe avere. Da ormai una decina d’anni il format Biennale è diventato un rassicurante standard che deve soprattutto attrarre un certo turismo culturale molto simile all’idea di Luna Park. Senza distogliere l’attenzione dalle esigenze e dai desideri del pubblico, questo nuovo post vorrebbe individuare e argomentare rispetto a possibili alternative. Sono convinto che il format possa diventare il messaggio. Sicuramente il format ha il compito di ottimizzare ed esaltare i contenuti. Al contrario sembra che ogni nuovo curatore ,dell’ennesima Biennale in giro per il mondo, riconfermi pedissequamente il solito-medesimo-format.
Brevemente. Si sceglie un titolo vago e intrigante che possa contenere tutto e il contrario di tutto; poi si stila un’interminabile lista di artisti che hanno operato negli ultimi due anni o che si vorrebbe “recuperare” (per la biennale di venezia si deve invitare almeno un 8-10% di artisti italiani, e quindi si fa una veloce selezione di curriculum vitae pescando fra le gallerie considerate “migliori”). Fatta questa lista molto lunga, si scelgono i lavori e lo spazio da dedicare ad ogni artista rispetto al lavoro specifico e l’importanza dell’artista stesso. E poi si installano i lavori; nel caso della Biennale di Venezia, sempre nello stesso modo, sempre con lo stesso ritmo, sempre negli stessi luoghi. Ogni biennale sembra le declinazione della medesima mostra, potrebbe anche andare ma ci vuole consapevolezza. In ogni caso criticare è fin troppo semplice, servono proposte alternative.
Chiunque può scrivere la propria idea a housewhite1@gmail.com