Bill Viola

 

 

Bill Viola. Newyorkese classe ’51, artista unico e geniale, esponente della visual art, lavora con il pubblico e non contro di esso, la sua arte è per tutti, per l’uomo comune più che per gli intenditori. La video arte si afferma nel contesto artistico degli ultimi anni ’60, in una fase di slancio creativo e sperimentale; ed è proprio in questi anni che Bill Viola inizia la sua carriera artistica affiancando i padri fondatori della visual art: Bruce Nauman e Nam June Paik.

Bill Viola alla collezione Panza di Varese

“One of the things the camera taught me was to see the world, the same world that my eye sees, in its metaphoric, symbolic state. This condition is, in fact, always present, latent in the world around us” Bill Viola Il FAI – Fondo Ambiente Italiano rende omaggio all’artista internazionale simbolo della video art Bill Viola con la mostra Bill Viola. Reflections nella prestigiosa sede di Villa e Collezione Panza a Varese dal 12 maggio al 28 ottobre 2012.  Le dodici videoinstallazioni in mostra documentano la ricerca artistica di Bill Viola dalla metà degli anni Settanta a oggi e sono state pensate e scelte dall’artista appositamente per Villa Panza, celebre nel mondo per la collezione d’arte contemporanea che Giuseppe Panza di Biumo vi ha raccolto a partire dagli anni ’50.

I lavori di Viola dialogheranno, quindi, in una “affinità elettiva” con l’humus della collezione di Giuseppe Panza, in un progetto che trasformerà lo spazio espositivo delle Scuderie e di un’ala del primo piano della Villa in un percorso di spiritualità, un viaggio tra luce, colore e misticismo. Bill Viola, genio lirico e poetico della videoarte, è pioniere della tecnica filmica in formato videotape, che sperimenta a partire dal 1972 insieme ad altri due maestri come Bruce Nauman e Nam June Paik. L’artista usa il video per esplorare il fenomeno della percezione, inteso come cammino per giungere alla conoscenza di se stessi. Il suo lavoro si concentra sulle universali esperienze dell’uomo come la nascita e la morte, e ha le sue radici nell’arte occidentale e orientale così come nelle diverse tradizioni spirituali, dal buddismo zen, al sufismo islamico, al misticismo cristiano.

Bill Viola per Villa Panza. Reflections

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano rende omaggio all’artista internazionale simbolo della video art Bill Viola con la mostra Bill Viola. Reflections nella prestigiosa sede di Villa e Collezione Panza a Varese dal 12 maggio al 28 ottobre 2012.

Le dodici videoinstallazioni in mostra documentano la ricerca artistica di Bill Viola dalla metà degli anni Settanta a oggi e sono state pensate e scelte dall’artista appositamente per Villa Panza, celebre nel mondo per la collezione d’arte contemporanea che Giuseppe Panza di Biumo vi ha raccolto a partire dagli anni ’50. I lavori di Viola dialogheranno, quindi, in una “affinità elettiva” con l’humus della collezione di Giuseppe Panza, in un progetto che trasformerà lo spazio espositivo delle Scuderie e di un’ala del primo piano della Villa in un percorso di spiritualità, un viaggio tra luce, colore e misticismo.

Festival delle Scienze 2012 all’Auditorium Parco della Musica

In occasione della settima edizione del Festival delle Scienze ampio spazio sarà dedicato a mostre, installazioni, performance, video ed exhibit che affronteranno il concetto di tempo pervasivo e parte integrante della nostra realtà. Il festival ha inaugurato il 19 gennaio e durerà fino al 22 gennaio e si tiene all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

PERFORMANCE

Erik Satie – Vexations – Spazio Risonanze – No stop da sabato 21 ore 18.00 a domenica 22 ore 18.00 – Ingresso libero

Vexations, di Erik Satie, (1893) è una delle più straordinarie composizioni del musicista francese, non tanto dal punto di vista musicale, quanto per la performance che la sua esecuzione richiede: 35 battute ripetute sempre di continuo, da un alternarsi di centinaia di pianisti, tutto dal vivo e per la durata di un giorno. Una sorta di meditazione temporale senza eventi.

Omaggio alla carriera per Luigi Ontani, succede a Bologna in occasione di Arte Fiera

Venerdì 27 Gennaio alle ore 21.00 il Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna e UniboCultura, con la collaborazione del Comune di Bologna e Arte Fiera Art First 2012, presentano la terza edizione dell’omaggio dedicato ad artisti di fama internazionale invitati a Bologna in occasione di Artefiera. Dopo Bill Viola nel 2010 e “Lady Performance” Marina Abramovic nel 2011, l’omaggio di quest’anno è rivolto a Luigi Ontani, protagonista indiscusso nel panorama artistico internazionale. Renato Barilli, curatore e moderatore dell’evento, sarà affiancato da Aldo Busi in un dialogo a tre. Illy, abituale sostenitore di eventi di prim’ordine nel panorama artistico contemporaneo, ha confermato anche quest’anno il suo supporto all’evento.

L’omaggio alla carriera di Luigi Ontani avverrà attraverso immagini e video delle sue storiche performances realizzate negli anni Settanta, fino alle sue più recenti produzioni. S’intende percorrere l’intero curriculum dell’artista, ricco senza fine di esiti brillanti nella creazione di dipinti, oggetti, tessuti, ceramiche, e in una serie incessante di tableaux vivants, ricostruendolo mediante la proiezione su maxi-schermo di una fitta documentazione, fino all’ultima creazione che vede un gruppo di maschere impersonare i colori della tavolozza recando mazzi di fiori.

Bill Viola vince un premio per la pittura e la Bulgaria lancia un nuovo museo

Sono stati resi noti i nomi dei vincitori del prestigioso Praemium Imperiale, award giapponese fondato nel 1988 per celebrare i più grandi successi nel campo delle arti visive, categoria che non trova posto all’interno del Premio Nobel. Bill Viola si è aggiudicato il premio per la categoria pittura, Anish Kapoor per la scultura e l’attrice Judi Dench per il teatro ed il cinema. Ricardo Legorreta ha vinto la categoria architettura ed il direttore d’orchestra Seiji Ozawa ha primeggiato nella categoria musica.

Strana la scelta di Viola per la categoria pittura, anche se le opere del celebre video artista sono universalmente considerate come vere e proprie pitture in movimento.  Comunque sia la cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 19 ottobre a Tokyo. Al vincitore di ogni categoria andrà la “modica” cifra di 182.000 dollari.

Happy tech. Macchine dal volto umano

LA SCIENZA IN PIAZZA manifestazione di diffusione della cultura scientifica organizzata a partire dal 2005 da Fondazione “Marino Golinelli”, quest’anno diventa ARTE E SCIENZA IN PIAZZATM e si terrà a Bologna dal 3 al 13 febbraio 2011, realizzata in collaborazione con il Comune di Bologna. Cuore di Arte e Scienza in Piazza sarà HAPPY TECH, MACCHINE DAL VOLTO UMANO (Bologna, 3/13 febbraio – Milano, 22 febbraio/31 marzo), una mostra inedita di arte e scienza, che verte sul rapporto dell’uomo con le nuove tecnologie. Il percorso espositivo curato da Giovanni Carrada e da Cristiana Perrella, con la collaborazione di Silvia Evangelisti è realizzato da Fondazione “Marino Golinelli” in partnership con La Triennale di Milano.

La mostra si propone di esplorare il lato positivo del rapporto uomo-tecnologia attraverso le opere di artisti di fama internazionale come Tony Cragg, Cao Fei, Martino Gamper, Rainer Ganahl, Candida Höfer, Alfredo Jaar, Thorsten Kirchhoff, Armin Linke, Vik Muniz, Mark Napier, Tony Oursler, Pipilotti Rist, Thomas Ruff, Tom Sachs, Bill Viola. Si tratta di opere ispirate a tecnologie “a misura d’uomo”, ovvero che estendono la nostra natura, permettono, abilitano, sviluppano e potenziano le caratteristiche, le capacità e le ispirazioni umane migliori.

Bill Viola e Dan Flavin non sono artisti secondo la Comunità Europea

Come si sa la critica contemporanea, gli addetti ai lavori ed i semplici appassionati sono sempre invischiati in annose discussioni su cosa è arte e cosa non lo è. Queste disquisizioni molto spesso divengono chiacchiere da bar ma quando è l’Unione Europea a farle allora c’è qualcosa di più grave sotto.

Infatti il magazine Artinfo ha da poco pubblicato una sbalorditiva notizia secondo la quale le opere di Dan Flavin e Bill Viola in realtà non sarebbero opere d’arte vere e proprie, o almeno così non le riconosce la Comunità Europea. Quindi dal 2011 tutte le gallerie d’arte o comunque chiunque vorrà importare un’opera di Bill Viola o Dan Flavin dovrà pagare il 20 percento di IVA invece del classico 5 percento che normalmente viene sborsato per le opere d’arte (Ovviamente non Italia).

Bill Viola per Capodimonte

Nell’ambito del più ampio progetto Incontri con Caravaggio – che già ha riscosso un notevole successo con gli Itinerari caravaggeschi in città e le performances teatrali a Capodimonte, durante i mesi di luglio e agosto, e che per l’autunno prevede un ciclo di incontri, con personalità di rilevanza internazionale in tutti i campi della cultura, invitate a confrontarsi in maniera originale con la figura del grande maestro lombardo – si inserisce il progetto che ha come protagonista Bill Viola, uno degli artisti contemporanei più significativi nel campo della video arte, chiamato a Napoli per la prima volta, a far dialogare la sua sensibilità contemporanea con l’esperienza caravaggesca, di cui Capodimonte custodisce una delle testimonianze più rilevanti della sua produzione più avanzata, la celebre Flagellazione.

L’installazione di Bill Viola – presentata negli spazi della Sala Causa del Museo dal 30 ottobre al 23 gennaio 2011, la cui particolare conformazione architettonica ha sempre garantito effetti di grande suggestione – proporrà sei video di forte incisività, e mai presentati a Napoli, tesi a mettere in luce le tematiche più ricorrenti dell’artista americano in una sorta di dialogo a distanza con la sensibilità caravaggesca così diversa. L’artista americano, che è stato fortemente influenzato dall’arte italiana, si è poi orientato verso una profonda riflessione sulla vita e sulla morte, sul dolore e sulla speranza.

Come funziona la videoarte?

 Esiste un vero e proprio mercato della video arte? La domanda a cui si è tentato di rispondere ad un recente talk dal titolo Videoarte e Mercato, Come Orientarsi? moderato dalla scrivente durante il Festarte Videoart Festival ha fornito valide risposte ma ha anche creato ulteriori interrogativi che non possono di certo essere dipanati in un unico appuntamento.

Si sono fatti esempi di aste e vendite stratosferiche per opere di artisti del calibro di Bill Viola, Pipilotti Rist e Shaun Gladwell ma per quanto riguarda il mainstream va fatto un discorso ben più articolato. Vi sono infatti artisti che rendono pubbliche le loro opere pubblicandole su piattaforme come Youtube, altri che scelgono di venderle a tirature altissime tramite i distributors e renderle così fruibili a tutti come se si trattasse di  comuni films in dvd. Vi sono invece altri artisti che puntano sulla limitatezza dei master per far alzare le quotazioni ed altri che studiano appositi packaging limited edition per rafforzare il concetto di unicità, in tal caso il cofanetto a corredo diviene un’opera nell’opera.

Linguaggi Complessi, Messaggi Complessi – I Neoconoduli

E’ inaugurata ieri a Siracusa la mostra Linguaggi Complessi, Messaggi Complessi – I Neoiconoduli che vede la partecipazione di oltre 40 artisti che testimoniano l’odierno orientamento della rappresentazione nell’arte. È tempo di messaggi che magari non si capiscono immediatamente o facilmente ma che devono comunque arrivare al destinatario o fruitore attraverso il gioco dell’arte complesso, così come complessi sono i suoi linguaggi.

Iconoduli è un termine che si riferisce all’epoca Bizantina. A quel tempo, alcuni ritenevano che le immagini sacre potessero essere rappresentate (iconoduli); mentre altri si opponevano a tale tendenza (iconoclasti). Il termine Neoiconoduli è stato introdotto da Carmelo Strano (che cura la msotra) negli anni ’80, subito dopo il periodo delle neo-avanguardie. Il critico si riferiva a quegli artisti che andavano ben oltre la semplice rappresentazione ed i canoni prestabiliti. Essi erano invece interessati a comunicare qualcosa ma in modo non esplicito e con qualsiasi linguaggio espressivo.

Masbedo – Schegge d’incanto

Oggi inaugura presso il CRAA – Centro Ricerca Arte Attuale – Villa Giulia la mostra Schegge d’incanto. La mostra propone una serie di lavori fotografici, scultorei, installativi e video scelti in modo tale da offrire una panoramica completa e inedita del ventaglio di tematiche espressive che caratterizzano la poetica dei Masbedo, in una sorta di primo resoconto storico della loro attività svolta finora.

Il titolo dell’evento, direttamente desunto dall’opera Schegge d’incanto in fondo al dubbio (2009), video-installazione che ha riscosso il parere favorevole della critica all’interno del Padiglione Italia alla 53ª Biennale di Venezia, intende essere onnicomprensivo delle tematiche riguardanti le opere presentate. In un percorso di corrispondenze ragionate, il curatore Andrea Busto ripercorre le tappe fondamentali della produzione del celebre duo milanese (Nicolo’ Massazza e Jacopo Bedogni), soffermandosi sia sulle potenti e penetranti immagini fotografiche, evocative di atmosfere di inedito lirismo, sia – in modo preponderante – sulle parvenze suggestive e sulla pregnanza comunicativa del mezzo video, vera e propria valvola di sfogo delle loro pulsioni piu’ autentiche.

Le bugie dell’arte contemporanea

Parlando di presenza fisica e culturale dell’arte contemporanea all’interno della nostra società va detto che non v’è nulla di che lamentarsi. Di musei e fondazioni è piena l’Italia, gallerie ne abbiamo a sazietà mentre la Biennale di Venezia resta sempre una delle manifestazioni più ambite e prestigiose di tutto il globo terracqueo. Se si sorpassano i nostri confini la situazione appare ancor più rosea, non è mistero infatti che all’estero esista una nutrita serie di luoghi, eventi ed attività dedicati all’arte contemporanea in netta crescita esponenziale. Ora immaginate quanti artisti sono chiamati ad esporre in questo vasto mare di eventi creativi, il numero è decisamente alto. Ed il bello è che molti di questi artisti sono vere e proprie star, ad esempio dalla generazione Young British Artists in poi, molti artisti inglesi sono osannati da mercato e critica.

Ci sono poi i mostri sacri statunitensi come Bruce Nauman, Bill Viola e compagnia cantante senza tralasciare i nuovi beniamini tipo Paper rad, Kembra Pfahler e Terence Koh che ultimamente hanno furoreggiato al Macro di Roma in occasione della mostra New York Minute. Ovviamente anche Francia, Spagna e Germania hanno il loro cospicuo numero di blasonati protagonisti della scena contemporanea mentre l’Italia chiude il conto con i soliti Francesco Vezzoli, Maurizio Cattelan ed una sparuta manciata di altri nomi.

Bill Viola, Richard Serra e Urs Fischer a New York

 Se avete intenzione di visitare New York in questi giorni sappiate che la grande mela, oltre alla sua enorme ed abituale offerta di arte contemporanea, sarà teatro verso la fine di ottobre alcune grandi mostre assolutamente imperdibili. Ma andiamo per gradi e analizziamo attentamente ogni proposta. La James Cohan Gallery ospiterà dal 23 ottobre sino al 19 dicembre Bodies of Light un’interessante retrospettiva dell’acclamato video artista americano Bill Viola. Da più di 35 anni Viola è celebre per aver trasformato la video arte in una delle forme vitali dell’arte contemporanea.

In tutto questo tempo l’artista ha creato video, installazioni video e sonore, performances di musica elettronica ed opere per luoghi sacri. La sua creatività indaga sull’universalità di esperienze umane quali la nascita, la morte e la spiritualità. La mostra alla James Cohan Gallery presenta opere che si allargano su due decadi di lavoro ed includono l’installazione video-sonora Pneuma ed alcuni pezzi in flat screen dalla serie Transfigurations, nuovo progetto di Viola che ha avuto origine da Ocean Without a Shore, installata nella chiesa di San Gallo durante la Biennale di Venezia del 2007.

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