The Fall, il disco dei Gorillaz totalmente composto con l’iPad

Conoscete i Gorillaz? ebbene stiamo parlando di una band musicale che pur non esistendo esiste, una band virtuale insomma. Damon Albarn infatti è l’unico membro permanente del gruppo ma di volta in volta i protagonisti cambiano. Fisicamente la band esiste sotto forma di quattro personaggi animati che rispondono ai caleidoscopici nomi di 2D, Murdoc, Noodle e Russel. I personaggi sono stati creati da Jamie Hewlett, talentuoso artista cautore del comic book Tank Girl. Il primo album della band pubblicato nel 2001, e contenente l’incredibile hit Clint Eastwood, ha venduto oltre un milione di copie ed è valso alla band l’entrata nel Guinness dei primati come band virtuale di maggior successo.

In questi giorni è uscito The Fall, ultima fatica di Albarn totalmente composta e suonata tramite iPad. L’album è stato registrato durante l’ultimo tour della band e si tratta di una sorta di quaderno di appunti. Albarn, come noto, non si separa mai dal suo iPad che usa abitualmente per registrare video, suoni e conversazioni mentre si trova in tour in tutto il mondo con la sua band virtuale.

JR, ascesa di un eroe contemporaneo dal cuore d’oro

 Dagli slums del Kenya fino alle banlieues di Parigi, il guerrilla artist JR ha piazzato le sue gigantesche facce sulle case delle aree più povere del mondo. L’artista parigino è l’unico in grado di rivaleggiare con Banksy visto che recentemente una sua opera è stata venduta da Sotheby’s ed un’altra è stata affissa sulle gigantesche mura della Tate Modern. Inoltre il lavoro di JR è particolarmente amato da celebrità del calibro di Trudie Styler e Damon Albarn, leader della celebre band musicale Blur.

JR (iniziali del suo vero nome che l’artista non ha mai reso noto) ha iniziato da teenager a creare graffiti ed ha in seguito cominciato a scattare fotografie quando ha rinvenuto per puro caso una macchina fotografica nella metropolitana di Parigi. Adesso all’età di 26 anni, l’artista ha mixato le due forme creative ed ha inventato un suo stile personale definito “photograffeur”, tecnica che consiste nel affiggere enormi fotografie in bianco e nero sulle mura e sui tetti di edifici pubblici di tutto il mondo. Ovviamente il tutto senza chiedere alcun permesso alle autorità.

Un altro Banksy se ne va

 Ulteriori novità sul fronte Banksy ma questa volta non si tratta di una nuova azione di guerrilla del famoso street artist ne di un nuovo murale, anzi casomai si potrebbe parlare della scomparsa di una vecchia opera.

Gli operatori del comune di Londra hanno infatti dipinto sopra un disegno del nostro beniamino, copia sputata della copertina dell’album Crazy Beat della famosa rock band Blur del 2003. L’opera, una caricatura della famiglia reale inglese che si affaccia da una balconata, era rimasta per ben otto anni intatta e placidamente adagiata sui muri di un palazzo di Stoke Newington zona della periferia est di Londra.

Il collettivo Shynola dirige il nuovo video dei Coldplay

La piattaforma indipendente Babelgum, sito che permette la visione di contenuti video sul web in forma gratuita ha annunciato la prima mondiale del nuovo video dei Coldplay per il loro nuovo singolo dal titolo Strawberry Swing. Il video sarà disponibile esclusivamente su Babelgum web e mobile dal 20 al 27 luglio. La canzone sarà edita da Parlophone records come digital download disponibile dal 14 settembre mentre il video sarà messo in commercio dal 3 agosto.

Ora forse vi starete chiedendo cosa ci fa una notizia riguardante un gruppo musicale commerciale come i Coldplay in un sito come Globartmag. La risposta al quesito è presto svelata: I Coldplay hanno assoldato per la creazione del video un gruppo di giovani videoartisti denominato Shynola, già famoso per aver creato opere visive per Beck, Blur e Radiohead e conosciuto nel circuito dell’arte contemporanea internazionale. La formazione degli Shynola è nata nel 1994 grazie all’incontro fortuito di Gideon Baws, Chris Harding, Richard Kenworthy e Jason Groves all’interno del Kent Institute of Art and Design.

Julian Opie, Una nuova serie di ritratti basati sulla tradizione Barocca

 Il 19 marzo si è inaugurata a Roma alla Galleria Valentina Bonomo la mostra di Julian Opie. Per l’evento l’artista londinese ha esposto il nuovo ciclo di ritratti ispirati al lavoro del pittore olandese Sir Peter Lely (1618-1680) che emigrato in Inghilterra, diventò uno dei maggiori ritrattisti del XVII secolo. Le opere che rispettano gli stilemi della pittura Barocca sono però realizzati secondo lo stile tipico di Julian Opie, basato sulla riduzione all’essenziale dei lineamenti e sono realizzati con diversi media.

Attraverso un processo di minimizzazione del segno, Julian Opie arriva all’essenza digitale della forma. Nei suoi ritratti gli occhi diventano dei puntini, le teste dei cerchi, i corpi sono resi attraverso linee sinuose in cui si riconosce la postura caratteristica della modella. Si tratta di opere che seppure stilizzate non perdono in espressività e la cui freschezza e’ esaltata anche dall’estrema immediatezza con cui si offrono allo spettatore.

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