New entry > Archivio Video al DOCVA di Milano

Dal 29 maggio al 6 giugno New entry > Archivio Video – appuntamento periodico che presenta al pubblico opere conservate in Archivio Video DOCVA, curato da Careof – propone Folder di Cosimo Terlizzi. Cosimo Terlizzi inizia la sua ricerca artistica a metà degli anni Novanta, indagando la realtà che lo circonda attraverso la memoria e le esperienze personali e collettive. Restituisce microstorie che trascendono le singole vicende per descrivere le incongruenze e gli aspetti insoliti della quotidianità. Suoi soggetti privilegiati sono le persone, colte in rapporto al loro ambiente, trasformate in icone di rilevanza generazionale. In questa direzione ha fatto del ritratto il suo strumento d’indagine privilegiato.

Il mediometraggio documentario Folder (2010) sintetizza la poetica dell’artista. Il titolo si riferisce alla cartella di documenti personali, dove Terlizzi ha archiviato digitalmente i ricordi di un anno di vita: appunti in forma di video, fotografie, conversazioni via chat. Elementi autobiografici e indizi, attraverso i quali si delinea la vicenda drammatica di un’amica legata al percorso di cambiamento di sesso. Il film si struttura come un ipertesto, dove le singole informazioni sono legate le une alle altre in una narrazione non lineare.

identik.IT – identità italiane in video

Il collettivo curatoriale Guntumolani è lieto di presentare le opere vincitrici del concorso d’arte video Identik.IT, nato per valorizzare giovani talenti emergenti e promuovere una riflessione sul tema dell’identità italiana. La mostra, che avrà luogo dal 19 al 28 aprile presso gli spazi di The Gallery Apart a Roma, è il primo di tre appuntamenti di un progetto espositivo itinerante dislocato sul territorio nazionale che vedrà il coinvolgimento anche delle sedi di Careof a Milano e della Fondazione Morra a Napoli.

Una giuria di esperti ha premiato Secret Lives di gruppoGruppo, S.P.Q.T. – Memorie Tiburtine di Jacopo Natoli, Fratelli d’Italia l’Italia si è persa di Gloria Pasotti, per l’attenta analisi di territorio, lingua, cultura e tradizioni nazionali, quali fattori chiave di un processo in trasformazione che ha origine dall’incontro con l’altro. Secret Lives di gruppoGruppo è un trittico dedicato ai compositori italiani Luciano Berio, Franco Donatoni e Bruno Maderna. Grazie alla manipolazione e commistione di immagini e brani tratti dai repertori dei tre musicisti, Sinfonia per Berio, Hot per Donatoni e Venetian journal per Maderna, prendono vita variabili sonore, strutture cellulari, paesaggi possibili.

Presentazione del volume Italian Conversations – Art in the age of Berlusconi al MAXXI B.A.S.E.

Il volume Italian Conversations – Art in the age of Berlusconi, è il risultato di una residenza itinerante nelle città di Roma, Bologna, Milano, Torino, Napoli, Palermo e Lecce del duo olandese Fucking Good Art (Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma) che si è posto come ascoltatore della complessità del panorama culturale italiano nel contesto economico e politico attuale.

La pubblicazione, partendo da una ricognizione sul territorio, attraverso un’esperienza di viaggio e studio, fornisce una mappatura delle realtà culturale italiana, ponendosi come una originale ricerca critica. I due artisti olandesi, condotti nelle loro indagini dai partner che hanno preso parte al progetto, si sono confrontati direttamente con intellettuali, artisti, operatori culturali e voci di rilievo, vivendo in maniera diretta i fatti che, nell’ultimo anno, hanno portato a indebolire il già precario ruolo delle istituzioni nell’ambito culturale.

Juan Downey – The Thinking Eye

Martedi 22 Novembre 2011 Kunstverein (Milano), ospitata da Careof, presenta quattro video dell’artista cileno Juan Downey (Santiago, 1940 – New York, 1993), tratti dalla serie “The Thinking Eye”, da cui prende il titolo l’intera rassegna di screnings & talks.

Il secondo capitolo della rassegna si concentra su una selezione di video, scelti dall’omonima serie televisiva realizzata da Juan Downey negli anni ’80: The Thinking Eye. Culture as an Instrument of Active Though. Pioniere della video arte, Juan Downey, intende confrontare la sua autobiografia con una storiografia ufficiale, tentando di “decifrare l’io attraverso le ossessioni culturali” ed applicando complessi sistemi di analisi (linguistica, psicoanalisi, semiotica) per recuperare l’io nella cultura, nella politica e nell’economia occidentali. Juan Downey utilizza, il mezzo video come un “occhio” cognitivo che evoca la relatività della percezione attraverso la questione della soggettività, dell’oggettività e l’interazione tra artista, spettatore e soggetto.

The Thinking eye di Renzo Martens al Careof di Milano

Lunedì 28 marzo Careof ospita Kunstverein (Milano) – piattaforma sperimentale, progetto di ricerca e produzione d’arte contemporanea – con Episode 1 e Episode 3, due film di Renzo Martens. La proiezione e l’incontro con l’artista aprono il primo capitolo di The Thinking Eye, una rassegna di film e incontri che Kunstverein (Milano) presenta in diversi spazi cittadini nel corso del 2011. Il titolo The Thinking Eye cita la serie di film per la televisione realizzati da Juan Downey nei primi anni Ottanta: l’artista cileno ha usato il video come mezzo per recuperare l’”io” nei sistemi culturali, politici ed economici occidentali, riflettendo sulla relatività della percezione.

Nel suo lavoro Renzo Martens esamina il ruolo della telecamera nelle zone di conflitto per generare pseudo-documentari che sollevano questioni sul giornalismo, i media, ma anche sull’immagine e la responsabilità dell’arte. In Episode 1 (2003, 45’) Martens dialoga con la popolazione cecena nei campi profughi e con i soldati armati dell’UN, ma invece di documentare le vittime rivolge la telecamera verso sé, ribaltando, così, i ruoli e la situazione osservatore- osservato. Nonostante le premesse, Episode 1 non è un film sulla guerra, piuttosto sugli effetti che provoca l’uso della telecamera in tali contesti.

Supermegadrops 6 al Crac di Cremona

Per il sesto anno consecutivo il CRAC di Cremona conclude il ciclo di mostre con SUPERMEGADROPS 6 (a partire dal 22 maggio), una rassegna di video d’artista selezionati da Mario Gorni dell’archivio Careof/DOCVA di Milano. La selezione e’ caduta su 11 lavori d’autore, presentati per il concorso di Video.it 2009 che si chiamava “Un ponte sul Mediterraneo”, non hanno vinto niente... Se pensiamo che l’arte contemporanea debba per forza vincere qualcosa, forse abbiamo sbagliato mestiere.

Come nella vita e contrariamente a cio’ che oggi pensa la maggioranza delle persone, vincere e’ un accadimento fortuito ed effimero, che puo’ accadere, che e’ utile ma non necessario, e che se non accade non porta disvalore alle cose che uno fa, tutto procede come prima, il valore delle cose resta nelle cose stesse, ad uso di tutti, ed e’ questo che vale.

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