Tracey Emin docente alla Royal Academy, si accendono le polemiche

Era da un bel pezzo che non si sentiva parlare di Tracey Emin ma noi eravamo certi che la peperina della Young British Artists generation stava preparando qualcosa di mefistofelico, come al suo solito. Recentemente vi avevamo narrato della protesta sollevata dai Chapman Brothers che avevano duramente criticato la nostra peperina.

Nocciolo della questione erano i presunti rapporti di amicizia tra l’artista e le istituzioni inglesi, culminate con l’installazione di un’opera neon proprio all’interno del fatidico numero 10 di Downing Street. Evidentemente i fratelloni Chapman non avevano poi tutti i torti, qualche relazione privilegiata tra Tracey Emin ed i vertici del governo inglese deve pur esserci. Ebbene, dopo aver creato un poster alquanto discutibile per le prossime olimpiadi di Londra 2012, la peperina Tracey ha ricevuto l’ennesimo incarico istituzionale.

“Tracey Emin è amica del governo inglese” parola di DInos Chapman

Eccoci ancora qui a parlare della peperina Tracey Emin, sempre indaffarata in eventi in tutto il mondo e sempre protagonista di avvenimenti gossippari di dubbio gusto. Stavolta siamo qui a parlarvi di una polemica scoppiata proprio dopo che l’agguerrita artista è riuscita ad aggiudicarsi un’importante commissione pubblica per creare un’installazione neon a Downing Street, incontrando i favori di David Cameron, oramai suo fan accanito.

Pensate che quest’ultimo ha dichiarato di voler farsi ritrarre proprio dalla sua artista del cuore.  La vincita della commissione, dicevamo, ha scatenato le ire di Dinos Chapman, celebre artista del duo Chapman Brothers.

Jake e Dinos Chapman al Museo Pino Pascali

Al Museo Pino Pascali a Polignano, la prima mostra personale in assoluto in Italia in uno spazio istituzionale dei Chapman Brothers vincitori del Premio Pino Pascali 2010. Gli artisti esporranno opere storiche degli anni ’90: le famosissime e inquietanti sculture delle bambine-siamesi della serie ‘Mannequins’. I due creeranno un ambiente site-specific di forte impatto emotivo. In mostra ci saranno anche le ultime sculture ‘africane’ del ciclo ‘Shamanov Sculptures’ ed altre in bronzo.

I fratelli Chapman, Jake (1966) e Dinos (1962), appartengono alla Young British Art: la generazione di artisti inglesi lanciata a livello planetario con la celebre mostra SENSATION del 1997 alla Royal Academy of Arts di Londra. Dopo quell’evento il loro successo è stato inarrestabile. Si sono susseguite mostre nei principali musei del mondo, dalla Tate Britain di Londra al PS1 di New York e partecipazioni alle Biennali di Venezia, Sidney ecc. In Italia, la loro installazione Fucking Hell (2008) è esposta al Palazzo Grassi di Venezia nella collezione di Francois Pinault.

Damien Hirst si butta nel cinema

Da grande imprenditore dell’arte Damien Hirst non si è lasciato di certo scappare l’opportunità di entrare anche nell’industria cinematografica. Dopo aver aperto ristoranti, gallerie ed essersi buttato nella pop music il controverso artista britannico è stato designato come art curator per il film Boogie Woogie, l’attesissima satira ispirata ai trionfi ed agli eccessi di Damien Hirst ed alla sua banda di Young British Artists.

Anche se si tratta di un film di finzione ed i personaggi sono tutti inventati, una delle scene principali si svolge ad una mostra con un dipinto originale di Hirst ed alcune fedeli riproduzioni di altri suoi famosi lavori. Inoltre altri personaggi sembrano somigliare in tutto e per tutto altre figure importanti come Tracey Emin e  Jay Jopling, proprietario delle White Cube galleries. Damien Hirst ha lavorato in grande stile per Boogie Woogie, il film prevede infatti altre scene ambientate ad eventi d’arte contemporanea e l’artista inglese da buon consulente ha subito selezionato importanti opere di Tracey Emin, Banksy e dei Chapman brothers per donare autenticità alle scene.

Riapre a Londra la Whitechapel

Riapre le sue porte la Whitechapel Gallery, una delle pìù influenti gallerie pubbliche di tutta la Gran Bretagna che vanta una storia ultra centenaria. Dopo un ritocco alla facciata che è costato tredici milioni di sterline e due lunghi anni di lavoro, lo spazio espositivo  si ripresenta in una nuova ed elegantissima veste che più si addice ad un luogo al centro della scena dell’arte londinese.

Whitechapel è oggi una colonia di spazi interconnessi di varie misure e varie atmosfere dove può trovare posto ogni tipo di arte, la superfice espositiva è stata notevolmente ampliata sino a raggiungere il 78 per cento in più rispetto alla vecchia costruzione. La rinomata istituzione pubblica ha ospitato, nel corso della sua lunga vita, i maggiori esponenti dell’arte contemporanea internazionale da  Jackson PollockDavid Hockney, da Gilbert & George a Richard Long.