Il cinema piange Eric Rohmer, padre della Nouvelle Vague

 Il mondo dell’arte perde un grande maestro, Eric Rohmer il regista francese pioniere della nouvelle vague che ha catturato i cuori dei cinefili di tutto il mondo si è spento ieri all’età di 89 anni. Il cinema di Rohmer ha seguito la sua personale visione: ritrarre l’intimo di ogni personaggio senza aggiungere una drammaticità estranea. Questa particolare caratteristica ha suscitato più volte critiche da parte degli esperti, di registi ed attori, Gene Hackman la grande star di Hollywood ha un giorno dichiarato:”Guardare un film di Rohmer è come guardare la vernice che si asciuga”.

Fu proprio Rohmer a fondare negli anni ’50 la nouvelle vague, movimento cinematografico che riuniva grandi registi come Francois Truffaut, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette e Claude Chabrol. La Nouvelle vague era in primis una cerchia di amici appassionati di cinema che conosceva profondamente il cinema e  molto spesso scriveva di cinema su Cahiers du Cinema, prestigiosa rivista fracese dedicata alle immagini in movimento. Nel 1959 Rohmer decise di girare il suo primo lungometraggio Il segno del Leone ma non ricevette il successo sperato.

Nowhere Boy, La storia di John Lennon nel primo film di Sam Taylor-Wood

Il FIlm si intitola Nowhere Boy ed è l’esordio alla regia ( in un lungometraggio) di Sam Taylor-Wood, celebre e talentuosa artista britannica di cui vi abbiamo già parlato in precedenti articoli. Dopo aver partecipato al Turner Prize nel 1997, dopo aver vinto il premio Illy Caffé come giovane artista alla 47esima Biennale di Venezia e dopo aver eseguito un video ritratto di  David Beckham dormiente, commissionato dalla National Portrait Gallery di Londra, l’eclettica artista ha deciso di tentare la fortuna con il cinema e vista la sua bravura siamo sicuri che il film da lei girato sarà sicuramente interessante.

Del Resto Sam Taylor-Wood non è certo una meteora alcune delle sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo come il MOMA di New York, la Fondaciò “La Caixa” di Barcellona, il Centre Pompidou di Parigi e la Fondazione Prada di Milano. Nowhere Boy non è quello che si dice il primo tentativo assoluto visto che nel 2008 l’artista ha diretto il cortometraggio Love You More, scritto da Patrick Marber e prodotto da Anthony Minghella, opera che è stata poi presentata in concorso al Festival di Cannes ricevendo critiche favorevoli.

Tim Burton sfida Jan Švankmajer con il nuovo film Alice

L’attesa dei fan di tutto il mondo è  finita. Tim Burton ha oramai ultimato le riprese del suo prossimo film, si tratta di Alice nel paese delle meraviglie, adattamento del celeberrimo romanzo di Lewis Carroll la cui uscita in Italia è prevista per il 4 marzo 2010. Le prime immagini della pellicola sono state presentate pochi giorni fa al Comic-Con di San Diego davanti ad una folla di oltre seimila persone. Alice nel paese delle meraviglie è stata presentata insieme ad altri film girati con la tecnica digitale per la proiezione 3-D, nuova ed ennesima trovata del cinema statunitense con cui sono stati prodotti anche A Christmas Carol di Bob Zemeckis e Tron legacy, ambedue destinati anche al mercato italiano.

Alice sembra il soggetto più adatto per l’immaginario di Tim Burton che in passato ha creato alcune perle del cinema fantastico e fiabesco come Beetlejuice, Edward mani di forbice, Nightmare before christmas, La fabbrica di cioccolato e La sposa cadavere, titoli che per stessa ammissione di Burton hanno tratto notevole ispirazione da movimenti underground americani come il Lowbrow.

Il NapoliFilmFestival incontra l’arte contemporanea

Si terrà dal 10 al 15 giugno nella prestigiosa sede di Castel Sant’Elmo l’undicesima edizione di NapoliFilmFestival. Di grande interesse anche l’offerta cinematografica di questa undicesima edizione, a cominciare dalle sezioni Schermo Napoli Cortometraggi e Schermo Napoli Documentari dedicati rispettivamente a opere di fiction e documentaristiche girate a Napoli o dirette da registi napoletani. Nella sezione documentari sarà presentato Schiaffilife, opera filmica di Massimo Andrei dedicata al talento esplosivo dell’eclettica artista napoletana Roxy in the box.

Innestando i video creati da Roxy sul video del suo stesso racconto e cercando di fondere la sua colorata immagine nelle immagini da lei stessa dipinte, Massimo Andrei ha voluto raccontare Roxy in the box non attraverso le sue opere, ma nelle sue opere. Senza usare criptici messaggi o complicato concettualismo, ma sobria narrazione e spesso confessione  si  toccano temi e problemi di Napoli, città in cui l’artista vive e senza mai perdere ciò che accomuna la pittrice e il regista: il gioco e l’ironia.

Peter Greenaway al Mart di Rovereto

Al Mart di Rovereto in trentino si terrà dal 7 al 10 maggio l’edizione 2009 del festival delle arti contemporanee Futuro Presente che quest’anno si intitolerà Screen, gli schermi del futuro. La rassegna che quest’anno si preannuncia più interessante che mai, ruota attorno al cinema ed alla capacità di raccontare la realtà con linguaggi sempre più nuovi e diversi che toccano i confini della videoarte e della sperimentazione.

Quest’anno in occasione della prima serata della manifestazione sarà ospite Peter Greenaway, regista di fama internazionale che dall’inizio degli anni ottanta a oggi ha tracciato un percorso creativo personale e unico che ha incluso tutti gli aspetti del suo essere pittore, studioso di architettura, autore cinematografico e videoartista d’avanguardia.

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