Al MACRO di Roma la Treccani sottolio, conserva di una cultura ormai scaduta

In questi giorni (inaugurata il 16 dicembre fino al 16 gennaio 2011) il MACRO di Roma ospita una curiosa mostra di Benedetto Marcucci intitolata Treccani Sottolio. L’installazione è appunto costituita da volumi della celebre enciclopedia conservati come se si trattasse di sottaceti. L’intento è quello di conservare la validità di un’istituzione tutta italiana che negli ultimi anni è stata vittima della grande rivoluzione Wikipedia. Parlando di dati nel 2003 l’enciclopedia Treccani aveva un bacino di ordini di 50mila unità mentre nel 2009 le ordinazioni si sono praticamente dimezzate scendendo a circa 26mila.

Questo poichè Wikipedia ha aperto le porte del sapere a tutti, concedendo gratuitamente un mare di informazioni. Dalle pagine de Il Giornale apprendiamo che Wikipedia non è attendibile e che la Treccani ha quindi qualcosa in più da offrire. Questo potrebbe essere anche vero ma è pur vero che questo calo di attenzione generale e colpa di un’industria italiana  che non si è saputa adeguare ai cambiamenti della rete.

A Washington D.C. una mostra sull’importanza della cultura gay e lesbo nell’arte americana


Una mostra decisamente interessante è in questi giorni ospitata alla Lawrence A. Fleischman Gallery dello Smithsonian’s Donald W. Reynolds Center di Washington, D.C. (in visione fino al prossimo 13 febbraio 2011. Si tratta di Lost and Found: The Lesbian and Gay Presence in the Archives of American Art, una vasta panoramica sugli artisti lesbo e gay che hanno cambiato il modo di produrre e fruire l’arte contemporanea. La presenza di artisti gay all’interno del panorama artistico statunitense ha fortemente influenzato le sorti dello sviluppo artistico a stelle e strisce. Al di là delle categorie e delle etichette, molti degli artisti presenti in mostra hanno fatto parte di comunità creative contraddistinte da un approccio anticonformista all’identità sessuale.

In queste comunità, gli artisti si sono sentiti liberi di rappresentare immagini omoerotiche ed hanno abbattuto diverse barriere ideologiche. Lost and Found (oggetti smarriti: la presenza gay e lesbo all’interno dell’Archivio dell’American Art) offre al pubblico la rara opportunità di accedere ad un archivio di immagini impressionante.

Tagli alla cultura, gli inglesi attuano una rivolta artistica

I tagli del governo alla cultura sono una pesante scure che si abbatte violentemente su tutto il mondo dell’arte. Recentemente anche l’assessore alla Cultura di Milano, Massimiliano Finazzer Flory ha espresso le sue preoccupazioni  nel corso della conferenza stampa di presentazione del festival musicale Mito, dichiarando che i tagli economici dell’80% previsti dalla prossima manovra economica potrebbero: “colpire indiscriminatamente le mostre della nostra città. Cancellare una mostra significa cancellare un museo ed un’intera città“.

Flory ha però confermato di essere convinto che: “i tagli economici colpiranno solo gli eventi inutili” e qui si potrebbe aprire una lunga diatriba su quali potrebbero essere questi eventi inutili, visto che la decisione spetta sempre alla autorità governative che in passato non si sono mosse con lungimiranza.Il problema è che per quanto riguarda Milano il budget per il 2011 potrebbe scendere sotto il milione di euro, mettendo così a repentaglio il programma espositivo del Palazzo Reale, del Pac, dal Palazzo della Ragione, della Rotonda della Besana ed altre istituzioni.

La Giornata della Cultura Ebraica

Domenica 5 Settembre 2010 è la Giornata Della Cultura Ebraica, evento che sarà accompagnato da mostre, concerti e conferenze. La cultura ebraica vive, tutti i giorni dell’anno, di studio e di scrittura, di tradizione e di sguardo al futuro, di idee antiche e moderne, di arte, di letteratura e di confronti, di spettacolo e di musica.

La peculiarità dell’ebraismo risiede proprio in questa commistione, particolarissima, tra la sua storia plurisecolare e la sua aderenza alla contemporaneità: una interessantissima miscela che ha prodotto, nei secoli – e in particolar modo da quando, con la moderna emancipazione, gli ebrei hanno potuto partecipare attivamente alla vita delle società – una vita culturale poliedrica, fatta di mille rivoli e di mille manifestazioni.

Sbatti l’arte in prima pagina

In Italia non mancano di certo riviste, magazines e websites dedicati all’arte anzi, si potrebbe senza ombra di dubbio affermare che ne esistono ben troppi. Globartmag ne è la prova provata, del resto il sempre più crescente interesse per le discipline artistiche ed in special modo per quelle contemporanee deve essere in qualche modo soddisfatto con la giusta dose di informazione, quindi ben vengano le decine di riviste and so on.

Il problema sorge con le comuni testate giornalistiche che pur non avendo una redazione in grado di riconoscere un Picasso da un Hirst continuano imperterrite a voler dedicare uno spazio all’arte, arrecando danni irreparabili alla cultura italica con articoli faciloni redatti da giornalisti che si improvvisano esperti per un giorno. Tali manifestazioni estemporanee create per dar lustro all’artista sfigato-raccomandato di turno o semplicemente per riassumere la poetica di Joseph Beuys in due colonne te le ritrovi li, stampate a bella posta sul tuo quotidiano di fiducia mentre sornione gongoli tra le avventure di Silvio Berlusconi e le bizze dello special one Jose’ Mourinho.

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