Andy Warhol e la digital art

Screenshot dell’opera di Andy Warhol

Ai nostri giorni è possibile manipolare foto e creare opere d’arte o computergrafica comodamente da casa con l’ausilio di un comune personal computer, ma una ventina di anni fa le cose non erano certamente così facili. Certamente c’erano già stati numerosi pionieri della digital art e molti artisti usavano apparati elettronici, oscilloscopi e quanto altro per creare un nuovo tipo di immagine, basti pensare che La computer art nasce già nel 1950 grazie alla sperimentazione di Ben Laposky (USA) e Manfred Frank (Germania) due matematici e programmatori.

Brian Duffy, l’uomo che rivoluzionò il modo di fare immagini di moda

Il Museo Nazionale Alinari della Fotografia di Firenze inaugura il 12 gennaio la prima retrospettiva completa di Brian Duffy (1933-2010), l’uomo che rivoluzionò il modo di fare immagini di moda. La mostra arriva in prima assoluta in Italia dopo il grande successo ottenuto alla Idea Generation Gallery di Londra. L’ evento è inserito nelle manifestazioni di Pitti Immagine Uomo 81. Celebrato autore di tante immagini della Swinging London e famoso per le sue fotografie a musicisti, attori e modelle, Duffy ha creato il culto del fotografo di moda mettendo se stesso al centro della passerella, insieme a modelle e celebrità.

All’apice della sua carriera, nel 1979, Duffy ha lasciato la fotografia. Ha radunato la maggior parte dei suoi lavori nel giardino dietro casa e ne ha fatto un falò. Faticosamente, dopo anni di ricerca tra gli archivi e le pubblicazioni di tutto il mondo, il figlio Chris ha recuperato 160 fotografie. L’insieme di immagini iconiche, rare e inedite che ne è risultato, offre un vero e proprio catalogo dell’iconografia culturale degli anni ’60 e ’70: dai mitici divi di Hollywood da Michael Caine e Sidney Poitier alle grandi rock star John Lennon, David Bowie e Debbie Harry, dalle bellezze di quegli anni Jean Shrimpton e Joanna Lumley alla leggenda letteraria William Burroughs, e molti altri ancora.

L’ultima mostra della Deitch Project? Lo street artist Shepard Farey

La galleria di New York Deitch Projects continua a navigare nel vasto mare dell’incertezza da quando il suo noto proprietario, Mr. Jeffrey Deitch è stato investito della carica di direttore del Moca, Museum of Contemporary art di Los Angeles. Per ora il futuro della galleria è ancora nebuloso ma l’unica cosa certa è che l’ultimo artista (almeno per questa stagione espositva) ad esporre in galleria sarà Shepard Fairey. Il celebre street artist, autore dell’ancor più celebre poster Obama Hope ha infatti scritto sul suo sito web personale che la sua prossima serie di nuove opere sarà esposta dal 1 maggio 2010 alla Deitch Projects, un mese prima della fatidica chiamata alle armi di Mr. Deitch.

Contattato nel suo studio di Los Angeles, mentre è indaffarato nella preparazione delle sue nuove oepre, Fairey ha dichiarato che la sua mostra sarà piena di ritratti di persone appartenenti a diverse aree della cultura, personaggi in qualche modo importanti che rappresentano gli ideali maestri dell’artista. La scelta di Fairey è ricaduta su nomi quali Woodie Guthrie, Debbie Harry, il Dalai Lama ed il leader dell’opposizione burmese Aung San Suu Kyi, questi ultimi due personaggi sono stati già precedentemente ritratti dall’artista.

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