Il MoMa rifiutò un’opera regalata da Andy Warhol

La notizia è a dir poco incredibile ed è un vero e proprio schiaffo alla tanto decantata lungimiranza delle grandi istituzioni museali internazionali.  Aggiungiamo che solitamente i musei non hanno molto sense of humor ma questo particolare non sembra interessare al MoMa, Museum Of Modern Art di New York che di ironia sembra averne parecchia, persino l’autocritica sembra sia una dote del celebre museo. In un recente post sull’account ufficiale del MoMa su Twitter si apprende infatti l’esistenza di una lettera di rifiuto che il museo avrebbe mandato nientemeno che ad Andy Warhol nel 1956.

La pittura è morta, meglio il disegno

L’abbiamo detto più volte nel corso della nostra avventura digitale: la pittura italiana secondo molti detrattori sembra essere in un periodo di nera crisi. Molte testate giornalistiche dedicate all’arte sono concordi nell’affermare che la pittura contemporanea sia ormai appannaggio del Regno Unito, della Germania e degli Stati Uniti.

Anche la critica italiana, per sua natura autolesionista e bacchettona, condanna i suoi nuovi pittori come vetusti, fuori luogo e manieristi. Insomma  non è certo un buon momento per inventarsi pittori, ora che persino coloro che da sempre hanno utilizzato questa tecnica stanno migrando verso i lidi più modaioli dell’installazione e via dicendo.

Tracey Emin non ha bisogno dei soldi

Ancora un colpo di scena riguardante le rocambolesche avventure della peperina Tracey Emin. Come ben ricorderete la paladina della Young British Artists generation, nonché vincitrice del’ambito Turner Prize nel 1999 con la controversa installazione My Bed, ha ricevuto in questi ultimi giorni un importante incarico da parte delle istituzioni inglesi. A Tracey Emin è stata infatti affidata una cattedra di disegno alla prestigiosa Royal Academy di Londra.

Si tratta di una decisione storica, visto che l’artista sarà la prima donna a ricoprire il ruolo di docente di disegno all’interno della Royal Academy. Ovviamente questa decisione ha sollevato un vespaio di polemiche dato che molti bacchettoni non reputano l’artista come la persona più adatta all’insegnamento del disegno. Inoltre molti puritani hanno paura che la nostra peperina si metta ad insegnare chissà quali atroci oscenità.

Le App per gli amanti dell’arte contemporanea

Tempo di natale, tempo di regali. Chissà quanti di voi avranno già ricevuto il dono tanto sospirato, come chissà quanti altri avranno ricevuto il classico regalo da riciclare vale a dire la sciarpa o il maglione non desiderati che puntualmente vengono rigirati al parente di turno alla prima occasione. Parlando di regali è inutile negare che il più atteso gadget del 2011 è senz’altro l’Ipad 2, gioiellino di casa Apple che proprio in questi giorni è stato recapitato da Babbo Natale nelle case di molti fortunati. Siccome qui si parla d’arte, vorremmo scodellarvi una piccola lista di App che non possono di certo mancare sull’Ipad di un appasionato d’arte contemporanea:

 Mixel. App dedicata a tutti gli amanti del collage. Con Mixel potrete ritagliare immagini prese dalla rete oltre che immagini provenienti dal vostro rullino fotografico per creare fantastici collages. In più è totalmente gratis

Clibe. Si tratta di un social sketchbook. Fino a ieri gli amanti del disegno si sono divertiti a girare per le città con il fedele Moleskine. Da oggi, con Clibe, potrete lasciare a casa il vostro sketchbook, creare le vostre opere sull’Ipad e condividerle con i vostri amici. Anche Clibe è gratis

Il Rembrandt rubato rientra a casa per ferragosto

Si è trattato di un furto lampo ma non ha mancato di tenere con il fiato sospeso molti appassionati d’arte di tutto il mondo, nonché il suo proprietario. Stiamo parlando di un disegno di Rembrandt del 17° secolo che lo scorso weekend era stato rubato in un hotel della California. L’opera si trovava infatti al Ritz-Carlton di Marina del Rey in occasione di una mostra. Verso le 22:30 (ora locale) di sabato 13 agosto il curatore della mostra è stato distratto da una persona mentre qualcun altro, alle sue spalle, si stava impossessando del pregiato schizzo valutato circa 250.000 dollari.

Una volta tornato in postazione il curatore si è reso conto che il disegno non si trovava più al suo posto ma non ha saputo dire alla polizia se la persona che lo aveva distratto era un complice del ladro o meno. L’opera ,in inchiostro nero del 1655, misura 28 cm per 15 cm ed è siglata sul retro da Rembrandt.

The Big Draw! un pomeriggio interamente dedicato al disegno

Domenica 17 ottobre la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, membro del network internazionale di Campaign for Drawing, proporrà The Big Draw! un pomeriggio interamente dedicato al disegno, con postazioni e laboratori allestiti in giardino, nel bookshop, in caffetteria e in aula didattica, condotti dallo staff del Dipartimento Educativo, in collaborazione con il giovane artista Alessandro Fabbris e gli studenti dell’Accademia di Genova e dello IED di Torino.

All’ingresso verrà distribuita a tutti i partecipanti una mappa della Fondazione, su cui individuare le proposte e scegliere quella che piace di più. Dalle 15.00 alle 19.00, tutte le attività saranno gratuite e non è necessaria la prenotazione. Molti altri eventi avranno luogo nel mese di ottobre in Europa, Australia e Stati Uniti, ispirati al tema del 2010: Make your Mark on the Future (Lascia un segno sul futuro). La mostra in corso “Modernikon. Arte Contemporanea dalla Russia” sarà visitabile dalle 12.00 alle 20.00, con i mediatori culturali d’arte sempre a disposizione per condurre visite gratuite e dialogare con il pubblico.

Valerio Berruti alla Fondazione Stelline di Milano

Dal 22 settembre al 31 ottobre 2010, alla Fondazione Stelline di Milano si terrà la personale di Valerio Berruti (Alba, 1977), dal titolo Una sola moltitudine. La mostra, curata da Olga Gambari, presenterà per la prima volta, in modo organico, la produzione plastica di Valerio Berruti, poco conosciuta e per lo più inedita, affiancata da installazioni in esterno, video – tra cui La figlia di Isacco, presentato all’ultima Biennale di Venezia – disegni e bozzetti che, presentando il segno più caratteristico dell’artista, contribuiranno a costruire un discorso integrale ed armonico su tutto il corpus del suo lavoro.

Il percorso espositivo proporrà circa 20 lavori e coinvolgerà, oltre alla Sala del Collezionista, anche gli ambienti esterni della Fondazione, Chiostro della Magnolia e Orti di Leonardo. Come scrive la curatrice nel suo testo in catalogo, “Il segno di Valerio Berruti è un racconto contemporaneo che nasce come evoluzione continua con la tradizione classica. La sua pittura, nel cui dna si mescolano la storia dell’arte pittorica e della scultura, è una dimensione che slabbra costantemente verso gli altri linguaggi artistici, guardando al passato come radici e al futuro come un laboratorio di possibilità sempre aperto. I suoi volti, i suoi corpi sono metafora di un’umanità in continuo divenire, in cui l’identità singola si fonde con il corso esistenziale e storico collettivo. Da qui il titolo “Una sola moltitudine”, un d’apres da una raccolta postuma di scritti dello scrittore portoghese Fernando Pessoa.

Sweet Sheets, L’omaggio alla fragilità della della carta

Sweet Sheets è un doveroso omaggio alla magia e alla fragilità della carta, appuntamento annuale della Zelle Arte Contemporanea di Palermo e giunto alla terza edizione rinnovandosi in una formula ben più ampia e complessa. Una delicata apologia che vede protagonisti dal 5 febbraio al 14 marzo oltre 60 artisti di diverse generazioni e diverse attitudini, quasi 300 opere di piccolo formato, dalla fotografia al disegno, dal collage, all’incisione, strutturate in un all’allestimento saturato all’accesso, un gioco di rimandi ed attraversamenti, capace di innescare infinite connessioni tra artisti ed opere del tutto distanti.

Si affranca dall’impatto corale del progetto, la fascinazione mitologica dei monotipi di inchiostro su carta che compongono “Le rapitrici”, l’intensa, coinvolgente installazione di Gianni Moretti.
Verranno inoltre presentate e distribuite al pubblico siciliano, due fanzine nate nel 2009, legate da un amore per la carta quale punto di non ritorno di una comunicazione calda e artigianale.
GRAFFA, una raccolta di disegni pinzati da graffette e stampati con toner nudo e crudo a cura delle artiste Laura Giardino ed Elena Rapa, e UND fanzine v.m.18, giunta ad oggi al secondo numero, curata tagliata e rilegata dal fotografo Danilo Pasquali.

La fuga di Donatella Spaziani

La Galleria Impronte Contemporary Art di Milano è lieta di annunciare Fuga, mostra personale dell’artista italiana Donatella Spaziani, che si inaugura il 1° ottobre 2009.

Alla base della ricerca di Donatella Spaziani, la quale si serve di diverse tecniche artistiche come la scultura, la fotografia, il disegno e le sperimentazioni sonore, c’è il dialogo tra lo spazio circostante e il corpo, tra mondo esteriore e dimensione interiore. Il corpo in quanto estensione di noi stessi, del nostro vissuto e del nostro essere, è un filtro che cattura, con estrema immediatezza, il rapporto tra forma e spazio. L’artista, operando sui due livelli della percezione – lo spazio e il tempo – si muove in luoghi anonimi, essenziali come le camere d’albergo di città straniere, sempre in bilico tra presenza e assenza.

L’analisi delle sub-culture di Angelo Bellobono

Venerdì 9 ottobre 2009, dalle ore 19.00, la galleria CHANGING ROLE di Napoli inaugura la mostra Low Life Wellbeing Center_Bunker House prima personale a Napoli di Angelo Bellobono a cura di Alessandro Facente.

La galleria Changing Role, nei due contenitori superiore e inferiore, diviene un ipotetico centro benessere popolato da singoli o gruppi di punk nella loro doppia accezione dissidente e uniformata, giocando sui ribaltamenti dei ruoli sociali tramite il concetto di luogo deputato come corpo deputato. Il concetto è creare un gap in un sistema ufficialmente “logico”, così come è logico immaginare un centro benessere in un lussuoso hotel non lo è altrettanto immaginarlo in una warehouse–squatter.

!m’a:t?t”e(o)f;a.t,o‽, non è un rebus ma la nuova mostra alla Galleria Cesare Manzo

Il tempo e lo spazio si piegano allo scandirsi del segno; le due sedi della Galleria Cesare Manzo, a Roma e Pescara, vengono accordate nella personale dell’artista Matteo Fato, presentata il 23 settembre in entrambi gli spazi.

Per l’occasione, Fato propone un progetto inedito iniziato nel 2004 come tentativo di mappare il volo delle rondini sopra i tetti di Pescara. Dopo un mese di ricerca eseguita come intensivo rito mattiniero, le centinaia di chine su carta risultatene vengono incartate e riposte. Rallentate. L’anno seguente, Fato torna sul luogo in cui ha realizzato lo studio dal vero e compone una seconda serie di chine in assenza dello stormo. Basandosi sulla memoria di ciò che vide, traccia il ricordo come se sviluppasse un archivio fotografico da lungo tempo dimenticato.

I tuoi disegni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo


Domenica 13 settembre 2009, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino sarà la prima istituzione italiana a collaborare con il progetto The Campaign for Drawing, nato nel 2000 in Gran Bretagna, sviluppandolo nei suoi spazi.

Dalle 15.00 alle 19.00, saranno allestite delle postazioni di disegno in diversi spazi della Fondazione: nelle sale espositive, nell’ingresso, al bookshop, in caffetteria, nel giardino esterno. Le postazioni potranno essere presidiate da un operatore, oppure organizzate per la fruizione libera da parte di tutti i visitatori.
Lo staff del dipartimento educativo e i mediatori culturali d’arte saranno presenti per facilitare l’approccio con le diverse proposte e condurre dei laboratori.

ZEITGEIST 09 International Art Awards

Perpetual art machine il famoso portale della video arte, United Creators e Bang & Olufsen hanno deciso di unirsi per ZEITGEIST 09 International Art Awards. Il concorso d’arte rappresenta un’interessante opportunità per tutti i giovani artisti internazionali visto che i vincitori avranno l’occasione di poter esporre le proprie opere in importanti sedi distribuite tra Istanbul,  Francoforte e New York coadiuvati da un’importante campagna di promozione, basti pensare che il portfolio del concorso ammonta a più 519.000 contatti distribuiti tra magazines, editori, addetti al settore e giornalisti di tutto il mondo.

In aggiunta il miglior talento della sezione video arte sarà inserito nel programma della Cyber-fest che si terrà a novembre all’Hermitage Museum di San Pietroburgo in Russia. La deadline per partecipare al concorso è fissata per il 25 di luglio e ci saranno dei costi di partecipazione che oscillano dai 20 dollari per la presentazione di una singola immagine ai 35 dollari per la presentazione di un singolo video. I partecipanti di ogni categoria potranno inserire le loro opere direttamente online e successivamente saranno selezionati da una giuria formata da Kate Sweeney, Meghan Carlton, Erika DeVries, Curtis Job e Lee Wells.

Everywhere – En todas as partes

Interessante evento a Santiago De Compostela al CGAC – Centro Galego de Arte Contemporánea. Si tratta di Everywhere – En todas as partes, progetto inaugurato il 14 maggio ed in visione  fino al 20 giugno che focalizza l’attenzione sulle differenti rappresentazioni della diversità sessuale come concetto base all’interno dell’arte.

L’idea è di tuffarsi all’interno della produzione artistica dal 1969 ad oggi orientata su tale tema. L’anno di partenza è stato scelto per commemorare le rivolte a New York ad opera del movimento di liberazione gay duramente represse dalle forze di polizia. Il progetto intende scandagliare le differenti rappresentazioni del desiderio contro le convenzioni ed il potere patriarcale eterosessuale attraverso opere di fotografia, pittura, disegno, video, installazione ed altre discipline.

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