New entry > Archivio Video al DOCVA di Milano

Dal 29 maggio al 6 giugno New entry > Archivio Video – appuntamento periodico che presenta al pubblico opere conservate in Archivio Video DOCVA, curato da Careof – propone Folder di Cosimo Terlizzi. Cosimo Terlizzi inizia la sua ricerca artistica a metà degli anni Novanta, indagando la realtà che lo circonda attraverso la memoria e le esperienze personali e collettive. Restituisce microstorie che trascendono le singole vicende per descrivere le incongruenze e gli aspetti insoliti della quotidianità. Suoi soggetti privilegiati sono le persone, colte in rapporto al loro ambiente, trasformate in icone di rilevanza generazionale. In questa direzione ha fatto del ritratto il suo strumento d’indagine privilegiato.

Il mediometraggio documentario Folder (2010) sintetizza la poetica dell’artista. Il titolo si riferisce alla cartella di documenti personali, dove Terlizzi ha archiviato digitalmente i ricordi di un anno di vita: appunti in forma di video, fotografie, conversazioni via chat. Elementi autobiografici e indizi, attraverso i quali si delinea la vicenda drammatica di un’amica legata al percorso di cambiamento di sesso. Il film si struttura come un ipertesto, dove le singole informazioni sono legate le une alle altre in una narrazione non lineare.

Christian Tripodina al DOCVA di Milano

Orchard è un contenitore di esperienze in continua evoluzione: un frutteto situato nella campagna genovese dove l’artista e alcuni amici convivono da alcuni anni – luogo di partenza del progetto – dà origine a trasposizioni molteplici e risuona a distanza, attraverso una serie di lavori ed eventi iniziati nell’autunno 2010, scanditi dal trascorrere delle stagioni. Christian Tripodina di volta in volta si confronta con il luogo attraverso il proprio vissuto quotidiano, la personale propensione al perdersi, l’abbandono totale alle suggestioni del tempo e dello spazio.

La realizzazione di una struttura abitativa all’interno del frutteto costruita interamente con materiali di recupero, quella di un archivio sonoro che evoca il luogo, alcuni video e installazioni, sono solo alcune delle molteplici forme assunte dal racconto dell’artista. Orchard – Season #1 (CHAN, ottobre 2010) era incentrato su un lungo tavolo-bacheca, costruito con il legno preso nel frutteto, in cui elementi naturali e oggetti trovati coesistono per ricreare un archivio di tracce. Nel secondo appuntamento, Orchard #2 – Coral gardens and their magic (Oratorio S. Bernardino, aprile 2011) il frutteto veniva rievocato nella sua dimensione sonora, attraverso una performance in cui la registrazione realizzata a partire da rumori e suoni della vita nel frutteto è il centro di un rituale musicale.

Education Lab al DOCVA di Milano

Education Lab è un’occasione per promuovere e valorizzare la rete dell’educazione attraverso l’arte contemporanea, composta dai dipartimenti didattici dei maggiori musei italiani per l’arte contemporanea, dal mondo scuola ma anche da operatori, artisti e studenti. Dopo il successo della prima edizione, quest’anno l’iniziativa si concentra sull’insegnamento dell’arte nelle scuole secondarie superiori, e sul fondamentale dialogo tra le istituzioni per l’arte contemporanea e il mondo scuola.

Il programma alla Fabbrica del Vapore si articola in due giornate:

giovedì 29 marzo | ore 10.00 – 18.00
sessione per le scuole secondarie superiori
a cura di ANISA per l’educazione all’arte e CRAC liceo artistico statale Munari, Cremona  Laboratori e percorsi formativi realizzati dagli studenti dei licei artistici statali: Boccioni, Milano; Brera, Milano; Caravaggio, Milano; Munari, Cremona.

I AM: ITALY / I AM: ROMANIA autoritratti fotografici dei bambini di Milano e Sighet

Il 17 novembre in occasione della Giornata Mondiale del Bambino, Viafarini di Milano è lieta di presentare una mostra di fotografie realizzate dai bambini di CAF ONLUS (Milano, Italia) e Sos Bambini (Sighet, Romania) in collaborazione con l’artista Sasha Sicurella, direttrice e fondatrice della fondazione newyorkese I AM: International Foundation.

La selezione dei lavori ritrae trentatré bambini che hanno partecipato a un workshop della durata di tre giorni, centrato sul concetto di identità. I bambini hanno ritratto le proprie emozioni attraverso le loro mani, i piedi e le loro stesse ombre, usando la fotografia come strumento per catturare istanti di ‘gioco espressivo’. A ciascun bambino è stata data l’opportunità di riconoscere la bellezza e l’importanza dell’identità corporea, ricorrendo a diverse tecniche artistiche. Il successo dei progetti I AM: non sta tanto nell’intento di “curare”, ma piuttosto nell’abilità di creare esperienze immediate: un territorio spazio-temporale dedicato al riconoscimento di sé, all’espressione spontanea e al gioco autentico.

The Thinking eye di Renzo Martens al Careof di Milano

Lunedì 28 marzo Careof ospita Kunstverein (Milano) – piattaforma sperimentale, progetto di ricerca e produzione d’arte contemporanea – con Episode 1 e Episode 3, due film di Renzo Martens. La proiezione e l’incontro con l’artista aprono il primo capitolo di The Thinking Eye, una rassegna di film e incontri che Kunstverein (Milano) presenta in diversi spazi cittadini nel corso del 2011. Il titolo The Thinking Eye cita la serie di film per la televisione realizzati da Juan Downey nei primi anni Ottanta: l’artista cileno ha usato il video come mezzo per recuperare l’”io” nei sistemi culturali, politici ed economici occidentali, riflettendo sulla relatività della percezione.

Nel suo lavoro Renzo Martens esamina il ruolo della telecamera nelle zone di conflitto per generare pseudo-documentari che sollevano questioni sul giornalismo, i media, ma anche sull’immagine e la responsabilità dell’arte. In Episode 1 (2003, 45’) Martens dialoga con la popolazione cecena nei campi profughi e con i soldati armati dell’UN, ma invece di documentare le vittime rivolge la telecamera verso sé, ribaltando, così, i ruoli e la situazione osservatore- osservato. Nonostante le premesse, Episode 1 non è un film sulla guerra, piuttosto sugli effetti che provoca l’uso della telecamera in tali contesti.

Supermegadrops 6 al Crac di Cremona

Per il sesto anno consecutivo il CRAC di Cremona conclude il ciclo di mostre con SUPERMEGADROPS 6 (a partire dal 22 maggio), una rassegna di video d’artista selezionati da Mario Gorni dell’archivio Careof/DOCVA di Milano. La selezione e’ caduta su 11 lavori d’autore, presentati per il concorso di Video.it 2009 che si chiamava “Un ponte sul Mediterraneo”, non hanno vinto niente... Se pensiamo che l’arte contemporanea debba per forza vincere qualcosa, forse abbiamo sbagliato mestiere.

Come nella vita e contrariamente a cio’ che oggi pensa la maggioranza delle persone, vincere e’ un accadimento fortuito ed effimero, che puo’ accadere, che e’ utile ma non necessario, e che se non accade non porta disvalore alle cose che uno fa, tutto procede come prima, il valore delle cose resta nelle cose stesse, ad uso di tutti, ed e’ questo che vale.

A Milano vanno in scena i curatori

 Una mostra collettiva, ma strutturata come 10 presentazioni personali indipendenti, è l’esito espositivo della serie di interviste condotte dal direttore artistico di Viafarini, Milovan Farronato, che hanno suscitato grande interesse da parte di un vasto pubblico.

Da aprile a giugno, presso la sede del DOCVA, Fabbrica del Vapore, si sono confrontati in cinque tappe dieci curatori: Elena Bordignon e Marco Tagliafierro, Vincenzo De Bellis e Davide Ferri, Paola Noè e Francesco Garutti, Michela Arfiero e Simone Menegoi, Roberta Tenconi e Antonio Grulli.
Ogni curatore presenta in mostra una sola opera con l’obiettivo di formalizzare la complessità del proprio indirizzo di ricerca, come ideale conclusione del dibattito su una possibile campionatura di alcuni indirizzi di ricerca curatoriali attivi in Italia in genere e a Milano in particolare.

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