Opere di Dominique Gonzalez-Foerster…
Dal 9 giugno al 9 luglio la Nomas Foundation di Roma ospiterà la mostra che racconta e documenta le fasi del laboratorio tenuto lo scorso inverno dall’artista Valerio Rocco Orlando nelle classi di alcuni licei della città di Roma. Parafrasando il titolo della mostra di Dominique Gonzalez-Foerster Quelle architecture pour Mars? (2001), Quale educazione per Marte? è il tentativo di sperimentare un modello alternativo di trasmissione di conoscenze e di rapporti all’interno dell’istituzione scuola, attraverso il modello laboratoriale.
Così come il filosofo della scienza Bruno Latour, nel suo libro “La vie de laboratoire” (1979), aveva analizzato le scoperte scientifiche, attraverso lo studio delle relazioni degli scienziati tra di loro e con le loro famiglie e i loro amici, in modo simile Quale educazione per Marte? ha analizzato l’istituzione scuola, attraverso l’esame dei rapporti esistenti tra gli studenti che la vivono ogni giorno in prima persona. Nel corso del workshop, gli studenti, insieme all’artista, hanno discusso in seduta intima e informale i meccanismi alla base delle relazioni che intercorrono nella scuola e hanno raccolto storie, a partire dall’analisi dei luoghi che le attraversano. L’obiettivo era di attivare, attraverso interviste individuali realizzate in modo omogeneo (riprese con medesime inquadrature e luci), un gioco di specchi che riflettesse la molteplicità dei rapporti alla base della formazione sentimentale e gnoseologica degli studenti.
Dominique Gonzalez-Foerster non è certo nuova ad installazioni luminose e sonore che puntualmente riescono ad amplificare le emozioni degli spettatori. Questa volta però l’artista francese ha superato se stessa, trascinando il pubblico nelle tumultuose e gelide acque dell’Oceano Atlantico, vale a dire le stesse che nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 inghiottirono l’RMS Titanic, dopo una devastante collisione con un iceberg che costò la vita a più di 1.500 persone.
Per il 99esimo anniversario dell’infausta vicenda, Dominique Gonzalez-Foerster ha quindi scelto il Guggenheim Museum di New York che lo scorso 14 aprile è stato teatro della sbalorditiva performance intitolata T.1912.
In occasione dell’apertura di ARTISSIMA17 Internazionale d’Arte Contemporanea a Torino, il Castello di Rivoli presenta il 4 novembre– in collaborazione con Kaleidoscope Press – l’incontro aperto al pubblico tra l’artista Philippe Parreno e il co-direttore del Museo Andrea Bellini.
Parreno, affermato protagonista della scena artistica internazionale, lavora sugli slittamenti di significato tra realtà e finzione usando spesso il cinema come materia prima, in particolare attraverso il riutilizzo dei suoi mezzi espressivi come gli effetti speciali, fino a divenire egli stesso realizzatore di video o di lungometraggi cinematografici, spesso in collaborazione con altri artisti. Caso emblematico nel 2000 quando acquisisce – insieme a Dominique Gonzalez-Foerster e Pierre Huyghe – il personaggio dei manga Ann Lee creato da una società giapponese. A partire da quest’immagine di sintesi, gli artisti realizzano progetti individuali o collettivi animando diverse possibilità di vita virtuale del personaggio.