John Seward Johnson Jr. e l’arte per tutti

 Forse il nome John Seward Johnson Jr. non vi dice nulla, eppure questo non più giovane artista americano da diversi anni riempie le piazze delle città di tutto il mondo con statue in bronzo raffiguranti gente comune indaffarata nelle attività quotidiane come un padre che insegna al figlio ad andare in bicicletta ed un uomo seduto sulla panchina di un parco intento a leggere il giornale.

Tali opere sono eseguite tramite un elaborato software che trasforma le immagini bidimensionali in modelli, i quali vengono poi letteralmente stampati in tre dimensioni da una macchina collegata al computer. A dispetto della sua celebrità negli Stati Uniti (la sua mostra alla Corcoran Gallery of Art del 2003 ha attirato una folla oceanica di persone) l’arte di Seward Johnson Jr. non è molto amata dalla critica, questo perchè l’artista solitamente riproduce statue di dipinti celebri come Déjeuner Déjá Vu, copia tridimensionale dell’opera di Édouard Manet, Le déjeuner sur l’herbe.

ERR project, un nuovo database con più di 20.000 opere trafugate dai nazisti

Avete mai sentito parlare della Einsatzstab Reichsleiter Rosenberg (ERR)? Ebbene fortunatamente la maggior parte di noi non l’ha mai vista in azione, già perchè la ERR era una speciale Task Force istituita dai Nazisti durante la seconda guerra mondiale per saccheggiare le opere d’arte dei paesi occupati. Ad esser precisi l’ERR fu creata il 17 luglio del 1940 da Alfred Rosenberg,un alto membro del Partito nazista nonchè uno dei massimi esponenti di tale ributtante ideologia. Insomma oltre ad aver distrutto milioni di vite ed aver provocato una frattura insanabile nella memoria dei sopravvissuti ai lager, Adolf Hitler è riuscito anche a smembrare intere collezioni d’arte e demolire così il patrimonio culturale di intere nazioni.

Ancor oggi le barbarie perpetrate dai Nazisti rappresentano una ferita ancora aperta e centinaia di migliaia di opere d’arte sono andate perse o distrutte. Fortunatamente però le moderne tecnologie ci vengono un poco incontro e grazie ad esse è possibile quantomeno tracciare i movimenti di quelle meraviglie smarrite. In questi ultimi tempi è nato un interessante database chiamato ERRproject che porta online le famigerate schede usate dai Nazisti per catalogare il loro bottino.

Tutta colpa dell’aria condizionata: Annullata la mostra alla Corcoran Gallery

La Corcoran Gallery of Art di Washington è stata protagonista lo scorso mercoledì di un evento senza precedenti. Gli spazi espositivi della celebre istituzione erano occupati dalla grande mostra Da Turner a Cezanne: Capolavori dalla Davies Collection, National Museum Galles, ma nel corso del regolare andamento dell’evento qualcosa è andato storto e la Corcoran è stata costretta ad interrompere la mostra a più di dieci giorni dalla data prevista (il 25 aprile prossimo).

Il problema è sorto quando l’impianto di condizionamento (di recente installazione) dell’aria ha smesso di funzionare regolarmente. Lo staff della galleria ha quindi organizzato un meeting straordinario nella notte di martedì ed  ha prontamente preso la decisione di chiudere la mostra per non far inviperire oltre ogni limite i proprietari delle opere che tutte insieme valgono la bellezza di mezzo miliardo di dollari.

Chi l’ha visto? ritrova un Rembrandt e vinci 5 milioni di dollari

 Di furti d’arte ne abbiamo parlato e sicuramente ne parleremo ancora poichè il numero delle opere trafugate è in netta ascesa e supera di gran lunga quello dei capolavori ritrovati. Questa volta vorremmo parlarvi di un fatto accaduto nel lontano 1990 che rappresenta sicuramente un valido esempio di furto insolito e ben riuscito. Circa dieci anni fa, esattamente il 18 marzo del 1990,  due persone bussarono alla porta dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston nel Massachusetts. Gli uomini indossavano un’uniforme delle forze di polizia cittadine e così nessuno si stupì troppo di quell’insolita visita dopo la mezzanotte.

Riuscitisi ad introdurre all’interno degli spazi espositivi i due finti poliziotti ammanettarono le guardie notturne e si impossessarono di ben 13 opere valutate all’epoca circa 500 milioni di dollari. Il bottino comprendeva  Concerto a tre, uno dei 35 dipinti conosciuti di Johannes Vermeer e tre dipinti di Rembrandt Van Rijn tra cui la sua unica marina intitolata Cristo nella tempesta sul mare di Galilea, un olio su tela del 1633 oltre che una piccola stampa raffigurante un autoritratto del grande pittore.

preload imagepreload image