Anna Franceschini alla Ex Elettrofonica di Roma

Venerdì 25 maggio 2012 lo spazio Ex Elettrofonica presenta la prima mostra personale a Roma di Anna Franceschini, a cura di Laura Barreca. The Siberian Girl è il racconto di un viaggio per immagini tra automi, bambole e carillon conservate nel Museo Ca’ da Noal di Treviso, una delle collezioni più significative di piccole meraviglie tecnologiche del passato. Il progetto di Anna Franceschini consiste nella proiezione di quattro film, installati nello spazio della galleria, a ricreare un ambiente immersivo in cui lo spettatore è invitato a cogliere suggestioni di natura diversa, in un continuo rimando tra realtà e finzione.

La singolarità del lavoro di Anna Franceschini è quella di utilizzare il mezzo cinematografico della pellicola come dispositivo evocativo, attraverso quelle modalità di creazione delle immagini in movimento tipiche delle origini del cinema. La visione dei film attraverso procedimenti legati all’analogico, conducono l’osservatore in una dimensione simbolica e fortemente suggestiva. Partendo dalla collezione del museo di Treviso, l’artista elabora un’idea che coniuga la concettualizzazione degli automi e l’idea stessa di cinema, trovando occasione di riflessione nel saggio Werden und Wesen einer neuen Kunst di Béla Balázs, teorico del cinema ungherese, in cui l’autore descrive la prima visita al cinematografo di una giovane ragazza siberiana, appena arrivata a Mosca dalla sua terra sperduta e ancora ignara del fervore tecnologico che animava le metropoli a quel tempo.

Angela Marzullo – Home Schooling

Venerdì 9 marzo 2012 lo spazio Ex Elettrofonica di Roma presenta la prima mostra personale italiana dell’artista svizzera Angela Marzullo (Zurigo, 1971). La ricerca artistica di Angela, che usa indiscriminatamente media espressivi diversi, è centrata sulla rivisitazione di opere, sia testi letterari (Walter Benjamin, Brecht, Pasolini) sia opere di arte visiva (Acconci, Rosler, Graham, Abramovic,..), sia seminali del pensiero e dell’arte critica degli anni ’70.

L’appropriazione dei testi e delle opere del passato nel suo lavoro è filtrata attraverso la lente del pensiero femminista di matrice italiana e francese che si va elaborando in quello stesso decennio. Lo sguardo di Angela è uno sguardo erede di quella tradizione, è cioè consapevole della carica ideologica che veicolano le immagini proprio a partire della differenza sessuale: è lo sguardo d’artista e, allo stesso tempo, di donna e madre. Da qui l’attenzione all’educazione, alla pedagogia, alla relazione madre-figlia, tutti temi centrali della sua poetica; da qui il titolo provocatorio della mostra, Home Schooling, dove l’Home Schooling è la rivendicazione del pensiero che un’altra educazione, un’altra trasmissione del sapere, è possibile, al di fuori dalle istituzioni: quella “di casa”, di madre in figlia, secondo una pratica sempre più diffusa nel Nord Europa.

Rui Toscano- Universo Parallelo

Venerdì 28 ottobre 2011 Ex Elettrofonica di Roma presenta nei suoi spazi la prima personale in Italia dell’artista portoghese Rui Toscano, Universo Parallelo, a cura di Gianluca Brogna.

Artista che adopera il potere evocativo delle immagini e dei suoni, Toscano si è misurato, nel corso della sua carriera artistica, con differenti media: dal disegno al video, e dall’installazione alla performance sempre in cerca dello strumento più congeniale al messaggio da veicolare. Una ricerca che parte dal singolo uomo e procede nell‘analisi dei meccanismi sociali al fine di indagare i dispositivi che generano desideri e memoria collettiva.

Ottavio Celestino – Nature Meccaniche

Il 27 settembre 2011 Ex Elettrofonica di Roma è lieta di presentare, nell’ambito del circuito di Fotografia, Festival Internazionale di Roma, la mostra fotografica di Ottavio Celestino dal titolo Nature Meccaniche.

Le foto sono state scattate in varie zone dell’Islanda (Reykjavik, Hverageroi, Geysir, Skogar, Ingòlfsfjall, Hafnarfjorour), della Lapponia, (Nasijarvi, Kemijarvi, Yli- Kitka, Poulanka Oulujarvi) della Finlandia (Vammla, Rauma, Pyhajarvi) e infine del Giappone (Kanaiazumi) e appartengono ad un unico progetto che si prefigge di indagare il rapporto che in questi luoghi si instaura tra l’uomo e la natura.

Marco Bernardi – Time enough

Il 28 ottobre 2010 Ex Elettrofonica di Roma presenta nei suoi spazi la mostra personale di Marco Bernardi Time Enough a cura di Gianluca Brogna. L’obiettivo della mostra, visibile fino al 3 dicembre, è quello di trasformare l’ambiente della galleria in un luogo a metà strada fra una wunderkammer e un gabinetto alchemico attraverso l’utilizzo di installazioni-macchine che producono un movimento ciclico e ripetuto.

Mediante un’attenta osservazione prolungata, nello spettatore potrebbe nascere  la forte sensazione di trovarsi di fronte a congegni insoliti in continuo movimento. Meccanismi che rivelano un’esistenza che insiste su regole biologiche. L’imprevedibilità dei movimenti fa sì che ogni macchina abbia una propria scansione del tempo e un modo differente per misurarlo.

Exhibition Review – Ex Elettrofonica, This Story…

Una mostra che vale la pena di visitare, un evento che proprio nel bel mezzo della torrida estate romana riesce a portare una ventata di freschezza insperata. Stiamo parlando del terzo appuntamento della serie This story is not ready for its footnotes che ha aperto le danze lo scorso 21 luglio ( in visione fino al prossimo 16 settembre ) nella galleria Ex Elettrofonica di Roma. In occasione di questo nuovo capitolo, i curatori Camilla Pignatti Morano e Pelin Uran hanno presentato video opere di Rossella Biscotti, Ali Kazma, Bettina Wind & Alexandra Ferriera e Danilo Correale, giovani artisti che hanno piacevolmente stupito la redazione di Globartmag accorsa per il vernissage.

Tutte le opere in visione sono sottilmente legate dal filo rosso dell’industrializzazione e dell’operato umano. Il lavoro, la manodopera, la macchina e la società contemporanea sono i soggetti principali di ambientazioni asettiche, dove l’uomo si fonde con l’elemento architettonico-industriale e partecipa ad un ciclo produttivo a volte alienante nella sua rapidità, altre visibilmente liquido ed allungato all’interno di patterns temporali indefinite ed azioni incapibili.

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