Cadavre Exquis VIDEO al Nuovo Cinema Aquila di Roma

 Venerdi 12 marzo alle 19.00 il Nuovo Cinema Aquila di Roma presenta Cadavre Exquis VIDEO, un progetto partecipato nato dall’open call lanciato contemporaneamente a Roma, Quito e Parigi: il video, composto da 62 contributi, è il risultato della collaborazione di artisti dell’Ecuador, Italia, Francia, Germania, Spagna, Cile che hanno risposto all’invito. Il video, dunque, tanto nella sua costruzione visiva quanto nella sua presentazione al pubblico si propone con spirito ludico e come attraversamento disciplinare. Dopo il lancio del bando di partecipazione, la prima tappa di presentazione a Quito e la seconda a Roma al Nuovo Cinema Aquila, il video sarà presentato a Parigi.

La presentazione del progetto al Nuovo Cinema Aquila è curata da Bruno Di Marino.
L’iniziativa conferma l’attenzione del Nuovo Cinema Aquila per la sperimentazione e la ricerca sul cinema e le immagini in movimento.

Cadavre Exquis

Cadavre Exquis è una tecnica in base alla quale si assemblano collettivamente un insieme di parole o immagini; il risultato è conosciuto proprio come cadavre exquis (cadavere eccellente). Si tratta di una tecnica usata dai surrealisti nel 1925, basata su un vecchio gioco da tavola chiamato “conseguenze” in cui i giocatori scrivono a turno in un pezzo di carta, lo piegano per coprire parte della scrittura e poi lo passano al giocatore successivo per un ulteriore contributo.

Il cadavre exquis, dunque, si gioca in un gruppo di persone che scrivono o disegnano una composizione in sequenza. Ogni partecipante può vedere solo la parte finale di quello che ha scritto il giocatore precedente. Il nome deriva da una frase che emerse quando fu giocato per la prima volta in francese: « Le cadavre – exquis – boira – le vin – nouveau » (Il cadavere eccellente berrà il vino nuovo). Nelle note così composte si combinano suggestioni che partono da un’idea comune aggregando elementi che possono o meno essere relativi alla realtà. I teorici e assidui giocatori (all’inizio Robert Desnos, Paul Éluard, André Bretón e Tristan Tzara) sostenevano che la creazione, particolarmente quella poetica, deve essere anonima e collettiva, intuitiva, spontanea, ludica e per quanto possibile automatica.

Birds of passage su Matera

Nell’ambito della Arteknè, prima fiera d’arte contemporanea che si terrà a Matera dal 15 al 18 maggio, si presenta, come evento a latere, la mostra dal titolo Birds of passage a cura di Federica La Paglia.

Il progetto, nato dallo studio del territorio lucano considerato nelle sue urgenze socio-politiche, intende affrontare il tema della migrazione, partendo dall’analisi di una realtà che vede la Basilicata come la prima regione italiana per flusso di emigranti a cui, al contempo, si affianca una forte immigrazione. Questo incrocio e confronto tra migranti è il punto di partenza di Birds of passage, nome dato in America, negli anni ’20, agli immigrati dell’Europa del sud.

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