Outsider Art Fair 2011, Art Brut e Naif a go go

George Peterson

Come ogni anno torna a New York la Outsider Art Fair e noi di Globartmag non potevamo non parlarne visto la nostra risaputa ammirazione nei confronti di chi crea arte fuori dalle regole. Come già accennato dallo storico d’arte australiano Colin Rhodes l’outsider artist: “non è per forza affetto da un qualche tipo di disturbo mentale o altre patologie ma un talento che crea al di fuori delle consone strutture della scena dell’arte”, un artista che molto spesso riesce a catturare l’affetto di pubblico e collezionisti, aggiungeremmo noi.

Ed infatti la fiera giunge quest’anno alla sua 19esima edizione nella location sulla 34esima strada di Manhattan (inaugurazione il prossimo 17 febbraio 2011). Quest’anno ad animare la fiera saranno presenti 33 gallerie che avranno le loro storie da raccontare. Nelle ultime edizioni inoltre, la fiera si è imposta al grande pubblico e va detto che dovrebbe essere annoverata tra le altre importanti manifestazioni di mercato internazionali.

Moving Image, una nuova fiera dedicata alla Video Arte

Questo mese le quotazioni della video arte sono in rialzo. A decretare il giusto ritorno dei questa meravigliosa tecnica all’interno del mercato internazionale è una nuova fiera denominata Moving Image che si svolgerà dal 3 al 6 marzo 2011 al Waterfront Tunnel event space di New York. La fierà avrà luogo proprio durante i giorni dell’Armory Show, prestigiosa manifestazione fieristica statunitense. Attualmente la lista delle gallerie partecipanti è ancora in preparazione ma è già assicurata la presenza di spazi come Sabot dalla Romania e Galerie Gregor Staiger dalla Svizzera.

La selezione delle gallerie partecipanti è stata condotta da un gruppo di professionisti tra cui spicca il nome della gallerista Elizabeth Dee che lo scorso anno ha lanciato la ormai celebre fiera Independent sempre nel corso dell’Armory Show.  La scelta di organizzare una fiera di video arte proprio in questo periodo di ristagno potrebbe risultare fondamentale per un giusto rilancio all’interno di un mercato dove al momento pittura ed installazione sembrano essere regine incontrastate.

Fiere d’arte contemporanea: più utile sapere le cifre delle vendite che il numero di visitatori

Le fiere vanno bene, le fiere vanno male. Solitamente quando si parla di una fiera-mercato dell’arte contemporanea si è portati a giudicare la sua validità dai vips che presiedono all’opening e dal volume di visitatori che essa riesce ad attirare nei giorni successivi. Almeno questo è quello che succede in Italia. I magazine ed i quotidiani italiani sono infatti portati a giudicare l’andamento di una fiera basandosi sul volume di presenze che essa riesce a generare. Ovviamente più gente c’è, più possibili collezionisti girano per gli stand ma c’è da dire che le cose non stanno esattamente così.

Da Art Basel Miami Beach ci giungono voci di grosse vendite e vengono rese note anche le cifre. La Cheim & Read di New York ad esempio ha venduto una scultura di Jack Pierson per 175.000 dollari, un dipinto astratto di Louise Fishman per 100.000 dollari ed un bronzo di Donald Baechlor per 150.000 dollari.

MINTEMPTATION, le molteplici tentazioni della fiera MINT

I Giardini “Indro Montanelli” di Milano ospitano anche quest’anno dal 18 al 21 novembre la quinta edizione di MINT mostra mercato d’arte antica, moderna e contemporanea, realizzata in collaborazione con Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura Comune di Milano, Maurizio Cadeo, Assessore all’Arredo, Decoro Urbano e Verde Comune di Milano, Marco Voena, Presidente Fondazione MINT e organizzata da Roberto Casiraghi, Direttore MINT.

La conferma della posizione centrale nei Giardini “Indro Montanelli”, all’incrocio tra Corso Venezia e Via Palestro, intende valorizzare il polo museale civico della zona denominata “Distretto Palestro”, che comprende le istituzioni dedicate all’arte moderna e contemporanea come la Galleria d’Arte Moderna a Villa Reale, il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, le Case Museo Boschi Di Stefano e Villa Necchi Campiglio, le esposizioni temporanee alla Permanente, allo Spazio Oberdan, a Palazzo Dugnani, proseguendo con il Museo del Cinema, sempre a Palazzo Dugnani, e la Biblioteca di Via Senato, sino alle sedi della ricerca scientifica come il Museo di Storia Naturale e il Planetario Ulrico Hoepli.

Il meglio ed il peggio di Frieze

“Re’Search Wait’S” (2009), by Ryan Trecartin

A bocce ferme, vale a dire a conclusione della fiera d’arte contemporanea Frieze, il magazine Artinfo ha pubblicato un gustoso articolo sul meglio ed il peggio della prestigiosa manifestazione londinese. Andiamo velocemente a leggere il loro insindacabile giudizio:

IL MEGLIO

Sutton Lane (Londra e Parigi), ha presentato delle stupende opere fotografiche su metallo di Liz Deschenes, affiancate alle sculture post-minimal di Nora Schultz. Un trionfo del monocromatico.

Elizabeth Dee (New York), ha proposto uno spumeggiante video di Ryan Trecartin con fotografie annesse. Un lavoro gioioso e potente.

Platform (Pechino), ha presentato una torre di 50 monitors con i  video Jin Shan alla sua prima presenza fuori dal territorio nazionale. Promette bene.

MOT International (Londra) ha proposto Laure Prouvost che ha letteralmente invaso lo spazio con una miriade di oggetti e video. Fantasiosa.

Art basel si apre con un tripudio di vendite

Il mercato dell’arte sembra essere in piena salute, questo è quanto emerge dalle prime giornate di Art Basel, la fiera d’arte contemporanea più celebre del mondo che ogni anno si tiene a Basilea in Svizzera. Già dalle prime battute della kermesse, molte gallerie hanno totalizzato alcune vendite interessanti, confermando il momento positivo dell’art economy. La galleria di Los Angeles Blum & Poe ha dichiarato di aver venduto tutto lo stand. Tra i pezzi venduti figura l’opera Korin Dokuro di Takashi Murakami, ceduta per 550.000 dollari assieme ad  un dittico pittorico dal titolo My Lonesome Cowboy e Hiropon.

Blum & Poe ha inoltre venduto due dipinti di Carroll Dunham per 150.000 dollari al pezzo come anche alcuni dipinti di Mark Grotjahn ceduti per 90.000 dollari l’uno.  Anche la galleria Emmanuel Perrotin ha venduto un’opera di Murakami, si tratta di una scultura dal titolo Yume Lion, ceduta ad un collezionista europeo per 1.3 milioni di dollari. Perrotin ha ceduto anche l’opera Rocks di Tatiana Trouve per 90.000 euro. 

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