Simon Fujiwara, il divo del momento

Anche la Danimarca e i Paesi Nordici hanno scelto l’artista che occuperà i loro padiglioni alla prossima Biennale di Venezia edizione 2011. Si tratta dell’artista britannico-giapponese del momento che risponde al nome di Simon Fujiwara, nuova stella dell’arte internazionale che è balzata agli onori delle cronache lo scorso anno con l’installazione Museum Of Incest, presentata all’interno sezione Frieze Frame dalla galleria di Francoforte Neue Alte Brücke.

In realtà Fujiwara ha già partecipato ad una Biennale di Venezia, quella del 2009 e sempre nei Padiglioni Danese e Paesi Nordici ad essere precisi. Infatti l’artista faceva parte di quei 24 artisti e gruppi internazionali riuniti da Elmgreen e Dragset per creare una collezione immaginaria, trasformando così gli spazi espositivi in luoghi domestici abitati da un immaginario collezionista. Ma le sorprese non sono affatto finite per Fujiwara visto che l’artista presenterà una performance della durata di un’intera settimana a Performa 11, l’edizione 2011 della biennale della performance di New York.

Dopo 17 anni Pace e Wildenstein si dividono

I resoconti delle manifestazioni fieristiche nazionali, compresi quelli del Miart 2010 che si è concluso il 29 marzo, parlano di un mercato che sostanzialmente ha retto la grande “botta” della crisi economica.  Le aste internazionali parlano invece di una riduzione della bolla speculativa e di un livellamento delle quotazioni ad una dimensione più umana. L’andamento del mercato dell’arte contemporanea dunque è ancora un grande punto interrogativo.

Un fatto accaduto negli ultimi giorni può darci però alcuni indizi sul reale impatto economico della crisi sul sistema dell’arte. Dopo 17 anni di presenza sul mercato i grandi dealers Pace e Wildenstein, (raccolti sotto il marchio PaceWildenstein) hanno deciso di dividersi: “Non c’era più ragione di continuare a correre uniti, non riusciamo più a scambiarci i clienti come una volta” ha dichiarato Arne Glimcher, dirigente di Pace. Ma nel 1993 l’unione delle due gallerie sembrò un’idea brillante, capace di far confluire i collezionisti in un grande ed unico “punto vendita”.

Art Basel Miami Beach un successo di pubblico, critica e vendite

Qualcosa è successo ad Art Basel Miami Beach quest’anno. Una strana atmosfera pervasa dal cambiamento e trainata dalla sostanza più che dalla superficialità si è fatta largo imponendosi agli occhi di tutti. La cosa ha giovato a galleristi e collezionisti che si sono detti soddisfatti dell’edizione 2009, abbandonando le polemiche sull’allargamento della fiera e sulla disposizione delle gallerie new entries.

Anche numerose celebrità hanno apprezzato la fiera tanto che la regina del rock alternativo Patti Smith ha lungamente tessuto le lodi della manifestazioni dichiarando che i suoi pezzi preferiti esposti in fiera erano due piccole fotografie di Man Ray e due grandi dipinti di Yves Klein. Insomma in molti hanno gioito di questa rigorosa trasformazione: “Quest’anno Art Basel Miami Beach appartiene alle persone seriamente interessate all’arte e non al superfluo. Ho visto in giro meno sfarzo e più sostanza” ha dichiarato Micky Wolfson Jr., fondatore del Wolfsonian Museum.

Festini ad Art Basel Miami Beach 2009 ma qualcuno rimane scontento

 Il bello di Art Basel Miami Beach non è solamente rappresentato dal momento della fiera. Sembrerebbe infatti che la miriade di eventi e festini (che hanno poco a che fare con l’arte) che si svolgono durante la manifestazione siano decisamente elettrizzanti ed affascinanti almeno quanto l’evento fieristico. Ancor prima dell’ inaugurazione il gallerista Paul Kasmin stava festeggiando allo Standard Hotel con Christian Louboutin, il gallerista berlinese Max Hetlzer ed i designer Genevieve Jones e Mattia Bonetti. Ma solamente dopo la Vip preview che è durata fino alle nove di sera dono iniziati i veri bagordi. I galleristi Rachel Lehmann e David Maupin hanno organizzato un cocktail per la loro artista Teresita Fernandez al Setai Resort, tra gli ospiti c’erano Calvin Klein, Stefano Tronchi ed il direttore della PS1, Agnes Gund.

La Galerie Gmurzynska di Zurigo aveva anch’essa un party al Setai. L’evento era in onore del celebre attore Sylvester Stallone che pensate un poco ha deciso di tramutarsi in pittore ed è presente in fiera con alcune delle sue opere. All’evento, dove c’erano anche delle bellissime ragazze-sirena immerse in un piscina, hanno partecipato alcuni collezionisti, uomini d’affari e celebrità varie tra cui il capo della Warner Bros. Lyor Cohen, Jennifer Flavin e la principessa Michael di Kent, tutti sembravano molto divertiti mentre sorseggiavano Champagne. Le bollicine sono state protagoniste anche alla festa del Bruce High Quality Foundation, sponsorizzata da Dom Perignon.

Artò ed il futuro (incerto) delle fiere romane

La notizia non ha ancora avuto conferme ufficiali ma se si rivelasse vera non sarebbe certo un segnale positivo per il sistema dell’arte romano. Secondo alcune voci di corridoio la fiera romana d’arte contemporanea dell’Eur che in occasione della sua seconda edizione dello scorso anno aveva mutato il suo nome in ArtO’, Art Fair in Open City potrebbe subire una definitiva cancellazione.

La notizia a dir poco sconfortante potrebbe essere avvalorata anche dal fatto che il sito della manifestazione è temporaneamente oscurato. Già durante la prima edizione della fiera dell’eur diretta avversaria di Roma The Road to Contemporary art si erano ravvisati alcuni problemi sia legati al volume delle vendite delle opere in fiera sia dovuti alla scarsa organizzazione logistica, basti pensare al fatto che alcuni stand dovevano essere ancora allestiti una manciata di ore prima dell’inizio della preview.

India Art Summit 2009

Finalmente buone notizie dal versante indiano. E’ ai nastri di partenza l’India Art Summit 2009, fiera di arte moderna e contemporanea che cercherà di bissare il successo della precedente edizione. La grande manifestazione è ospitata dal Pragati Maidan di Nuova Delhi.

L’inaugurazione dell’India Summit 2008 ha registrato oltre 10.000 presenze catapultando l’evento nell’olimpo del mercato internazionale anche grazie alla presenza di artisti, critici, curatori e collezionisti provenienti da ogni parte del globo. Ora la manifestazione fieristica si è posta l’obiettivo di diventare il più importante punto di riferimento per il mercato dell’arte dell’India e del sud asiatico.

Art Verona si presenta con molte novità

Dal 17 settembre parte la quinta edizione di ArtVerona che si presenta agli appassionati d’arte moderna e contemporanea con nuove offerte di mercato provenienti da 170 espositori che proporranno una rosa selezionata di artisti di fama consolidata accanto ai talenti piu’ promettenti.

Anche quest’anno ArtVerona ripropone l’iniziativa Starting Collection, la guida via web e in fiera per opere di costo fino ai 6.000 euro, affiancata  dai primi di settembre da Artfaironline.it, la prima fiera virtuale collegata alla fiera reale, che resterà attiva fino ad autunno inoltrato, con l’obiettivo di dare a galleristi, operatori di settore, collezionisti reali e potenziali, un evoluto canale di comunicazione e maggiori opportunità di contatto.

Sophy Rickett è l’Icona di Art Verona 09

 Con ICONA, ArtVerona dà evidenza e riconoscimento alle gallerie espositrici, che della fiera sono anima ed espressione. Lo fa acquisendo un’opera che simbolicamente rappresenta la fiera stessa, nel suo essere manifestazione che contribuisce ad esprimere valori e tendenze dell’arte contemporanea.

Fra le proposte pervenute, la commissione selezionatrice ne seleziona dieci e indica quella che, a suo giudizio, risulta più significativa, sia per la qualità artistica e l’espressività simbolica, sia per il rapporto tra suo valore e prezzo.
Nel 2006, il riconoscimento è andato a Jumping-Carousel dell’artista Julia Bornefeld, rappresentata in fiera da Antonella Cattani contemporary art di Bolzano.

Art Basel, i prezzi scendono, le vendite salgono e compare anche Brad Pitt

Mercoledì scorso è partita in pompa magna anche Art Basel, tra i tanti eventi proposti e le blasonate gallerie presenti in fiera con il meglio degli artisti (oltre 2.500) del panorama contemporaneo internazionale, qualcuno tenta già di tirare le somme sull’intera kermesse.

Il magnate dell’arte Eli Broad, famoso collezionista di stanza a Los Angeles in California in occasione di una visita alla 40esima edizione della famosa fiera ha rilasciato una profetica dichiarazione sul livellamento del mercato dell’arte: “I prezzi stanno diventando più razionali, negli ultimi dieci anni sono lievitati del 500 per cento ed ora sono scesi della metà. Finalmente qualcosa di buono si sta muovendo per l’intero mercato” ha affermato Broad aggiungendo che a Basilea si sta registrando un notevole aumento della qualità.

Volta 09, la fiera della sperimentazione

Torna a Basilea dall’8 al 13 giugno nei nuovi spazi del Markthalle la sensazionale fiera dell’arte VOLTA art show. Giunta oramai alla sua quinta edizione la manifestazione rappresenta un’importante vetrina per gallerie d’arte di fama internazionale e per i giovani artisti internazionali rappresentati i quali sono incoraggiati ad esporre progetti di avanguardia estrema in una cornice che rappresenta una grande mostra collettiva più che un evento di mercato.

Fin dalla sua nascita Volta rappresenta una piattaforma espositiva che mira ad offrire proposte artistiche rigidamente selezionate e non solo votate al commercio estremo all’insegna della sperimentazione e della promozione della giovane arte. Il Markthalle offrirà a VOLTA 5 più di 2.600 metri quadrati di spazio espositivo necessari per ospitare progetti sempre più interessanti e portare l’evento ad un livello di professionalità estrema.

Pochi giorni ad Art Basel

A Basilea torna per il decimo anno Art Unlimited ambiziosa mostra di arte contemporanea che ospiterà nelle giornate della fiera Art Basel (dal 10 al 14 giugno) 59 artisti provenienti da 24 nazioni. Fin dalla prima edizione nel 2000 molti artisti leader della scena dell’arte internazionale hanno partecipato al famoso evento. Anche quest’anno saranno presenti in mostra numerose opere appositamente create per Art Unlimited.

Come già anticipato da un nostro precedente articolo assieme al grande evento che si terrà nella Art Unlimited hall sarà presente la sezione Art Statements con 27 mostre collettive di giovani artisti. In 12.000 metri quadrati di superficie espositiva Art Unlimited offre ad artisti e galleristi una piattaforma che oltrepassa le normali possibilità della convenzionale fiera d’arte, saranno infatti in mostra installazioni di grande formato, video proiezioni, murales, serie fotografiche e performances.

Novità in arrivo per Frieze Art Fair

I direttori di Frieze Art Fair Amanda Sharp e Matthew Slotover hanno recentemente annunciato i dettagli dell’edizione 2009 che si terrà come di consueto dal 15 al 18 ottobre nel Regent’s Park di Londra. Frieze è uno dei più importanti eventi del Regno Unito ed una delle più influenti fiere dell’arte di tutto il mondo. Sponsorizzata per il sesto anno di seguito dalla Deutsche Bank Frieze 2009 presenterà una selezionatissima vetrina delle gallerie più sperimentali della scena dell’arte contemporanea internazionale.

Le gallerie presenteranno i lavori di più di 1.000 artisti provenienti da ogni parte del globo. Quest’anno la fiera presenterà alcune interessanti novità, prima fra tutte Frame, una sezione dedicata alla presentazione di mostre personali. Frame darà l’opportunità alle gallerie con meno di sei anni di attività di mostrare il talento delle nuove e giovani promesse dell’arte. La selezione delle gallerie partecipanti all’evento Frame sarò curata da Daniel Baumann e Sarah McCrory.

Ben Lewis e la bolla dell’arte

 Il critico d’arte e filmmaker Ben Lewis ha passato tutto il 2008 seguendo il boom del mercato dell’arte contemporanea, dal suo picco in maggio sino al collasso in ottobre. Il risultato di tutto questo impegno è un divertente documentario dal titolo The Great Contemporary Art Bubble in onda in questi giorni sulla BBC inglese.

La bolla speculativa di cui parla il documentario si riferisce ad una tendenza partita circa cinque anni fa quando si incominciò ad avvertire un pazzo interesse per l’arte contemporanea che fece rialzare di milioni di sterline le opere di Andy Warhol, Francis Bacon e Mark Rothko, vendute all’asta ad oltre 30 milioni di sterline sopra il loro prezzo di partenza. Nel settembre del 2008 la bolla raggiunse il suo climax quando Sotheby’s riuscì a vendere opere di Damien Hirst per un totale record di 111 milioni di sterline.

Preview Berlin, quando la fiera prende il volo

C’è tempo fino al 29 maggio per iscrivere la propria galleria d’arte a Preview Berlin – The Emerging Art Fair, fiera d’arte berlinese dedicata all’arte giovane che si terrà dal 25 al 29 settembre. Dopo le prime due edizioni tenutesi nell’Hangar 2 dell’aeroporto Tempelhof, quest’anno la manifestazione invaderà la hall centrale dell’importante scalo tedesco. Fuori da schemi usuali e soprattutto fuori dal normale contesto fieristico Preview Berlin è oramai una conferma delle potenzialità sperimentali di una città ormai cuore pulsante dell’arte contemporanea.

Come le precedenti edizioni una giuria selezionerà i progetti inviati dalle gallerie per poi lasciare il compito di organizzare gli spazi espositivi ad un curatore specializzato. Inoltre la direzione della fiera tenuto conto della grave situazione di crisi economica internazionale è riuscita quest’anno a ridurre i costi di gestione. Per questo, a dispetto delle altre manifestazioni fieristiche che hanno incrementato la loro quota di partecipazione.

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