Dopo le MAXXI vicende la privatizzazione è l’unica via possibile

Circa tre anni or sono il segretario del partito inglese dei conservatori Jeremy Hunt, promise una gestione dei musei pubblici all’americana e cioè con il supporto di sponsor e benefattori privati: “Credo nel finanziamento pubblico ma in questo sistema economico contemporaneo bisogna introdurre altre fonti di finanziamento per lo sviluppo dell’arte e della cultura” dichiarò Hunt in quel frangente.

For President alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino

Ogni quattro anni il mondo segue con il fiato sospeso la lunga corsa alla Casa Bianca: le Elezioni Presidenziali, pur essendo un affare tutto americano, sono l’evento politico che più di ogni altro influenza le sorti economiche e politiche del resto del mondo. Le campagne elettorali americane sono nella loro specificità eventi di grande teatro, forte emotività e laboratori di strategia mediatica. Partendo da John Fitzgerald Kennedy, il primo presidente che ha raggiunto il resto del pianeta attraverso i media televisivi, For President ripercorre la storia delle diverse campagne elettorali utilizzando il fotogiornalismo, l’arte contemporanea e la grande produzione di gadget e pubblicità dei vari candidati.

Negli spazi della Fondazione le opere degli artisti che si sono ispirati alle elezioni per la loro ricerca si mescoleranno con le immagini storiche dell’agenzia Magnum, la più prestigiosa e antica cooperativa di fotografi al mondo. La mostra sarà anche l’occasione per un viaggio nel mondo coloratissimo e affascinante della propaganda: dagli spot pensati per promuovere la propria immagine o per distruggere quella degli avversari, ai manifesti, alla grande produzione di gadget di ogni tipo.

La Dinamica della Pizza©, ovvero una mostra per l’Italia senza italiani

Proprio ieri ho pubblicato un comunicato stampa relativo alla mostra Un’Espressione Geografica, organizzata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con l’obiettivo di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Come è possibile leggere nel comunicato: “la mostra racconterà la varietà del territorio italiano, esaltando le ricchezze e la specificità di ciascuna Regione“. A questo punto però vorrei far notare un particolare alquanto bizzarro.

Con la scusa di riproporre una sorta di viaggio in Italia alla Goethe, la Fondazione ha chiamato ventuno artisti stranieri a produrre un personale “ritratto” delle altrettante regioni italiane, il tutto sovvenzionato dalla Fondazione e da un’importante istituto bancario. La curatela di Francesco Bonami è la ciliegina sulla torta di un evento che di fatto si offre al pubblico come un vero e proprio affronto alla nostra scena artistica.

Un’Espressione Geografica, il viaggio in Italia intrapreso da venti artisti provenienti da diverse nazioni europee

In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta la mostra Un’Espressione Geografica realizzata in collaborazione con Banca Fideuram (Gruppo Intesa Sanpaolo). Un’Espressione Geografica, a cura di Francesco Bonami, ha il patrocinio del Comitato Italia 150. La mostra aprirà a Torino, negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il 19 maggio per concludersi il 27 novembre 2011. Attraverso lo sguardo di venti artisti internazionali, la mostra racconterà la varietà del territorio italiano, esaltando le ricchezze e la specificità di ciascuna Regione.

Ne emergerà un ritratto inedito del panorama sociale, politico e culturale dell’Italia dei nostri giorni. Un racconto delle meraviglie e delle contraddizioni che caratterizzano il nostro Paese, sempre in bilico tra tradizione e innovazione, storia e contemporaneità. Un’Espressione Geografica sarà il risultato di un viaggio in Italia intrapreso da venti artisti, provenienti da diverse nazioni europee, ognuno in una delle venti Regioni italiane. Ogni artista sarà accompagnato nel suo viaggio da un giovane corrispondente della Regione prescelta, che lo guiderà attraverso il territorio di quest’ultima rivelandone l’identità e le specificità.

Gli Itinerari inconsapevoli di Elena Arzuffi per Lithium project

Continua il ciclo espositivo Lithium presso la NOTgallery di Napoli che si prefigge di presentare le ultime esperienze nel campo della video-animazione d’autore. Questa volta, è il lavoro dell’artista bergamasca Elena Arzuffi a far da protagonista di  una personale, a cura di Alessandra Troncone che si terrà dal 21 aprile al 5 maggio.

I suoi Itinerari inconsapevoli si dispiegano in un universo frammentario in cui fotografia e disegno si avvicendano come elementi fondativi della narrazione. Tale peculiarità formale appare uno degli aspetti più interessanti del lavoro dell’artista; l’immagine fotografica, che appare sotto forma di frammento, di suggestione mnemonica, va gradualmente dissolvendosi per lasciar spazio al segno, un segno che potremmo definire sensibile, come filtro percettivo attraverso cui l’artista propone i suoi personali itinerari. Ma questo mix di medium non è l’unico elemento rilevante, non lo sarebbe almeno se non sottolineasse un processo narrativo complesso. Un’esperienza che per sua natura si presta ad essere assimilata e tradotta nella sensibilità altrui.

The Big Draw! un pomeriggio interamente dedicato al disegno

Domenica 17 ottobre la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, membro del network internazionale di Campaign for Drawing, proporrà The Big Draw! un pomeriggio interamente dedicato al disegno, con postazioni e laboratori allestiti in giardino, nel bookshop, in caffetteria e in aula didattica, condotti dallo staff del Dipartimento Educativo, in collaborazione con il giovane artista Alessandro Fabbris e gli studenti dell’Accademia di Genova e dello IED di Torino.

All’ingresso verrà distribuita a tutti i partecipanti una mappa della Fondazione, su cui individuare le proposte e scegliere quella che piace di più. Dalle 15.00 alle 19.00, tutte le attività saranno gratuite e non è necessaria la prenotazione. Molti altri eventi avranno luogo nel mese di ottobre in Europa, Australia e Stati Uniti, ispirati al tema del 2010: Make your Mark on the Future (Lascia un segno sul futuro). La mostra in corso “Modernikon. Arte Contemporanea dalla Russia” sarà visitabile dalle 12.00 alle 20.00, con i mediatori culturali d’arte sempre a disposizione per condurre visite gratuite e dialogare con il pubblico.

Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, in collaborazione con la Fondazione Victoria – The Art of being Contemporary di Mosca, dedica una grande esposizione all’arte contemporanea russa: Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia, a cura di Francesco Bonami e Irene Calderoni. Il 2011 sarà all’insegna dello scambio reciproco tra Italia e Russia e la mostra anticipa il programma delle iniziative culturali organizzate in occasione dell’Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della Cultura e della Lingua russa in Italia.

La mostra esplora una scena giovane e in divenire, presentando al pubblico le più nuove ed interessanti ricerche artistiche di un Paese che solo di recente si è proposto sulla scena internazionale. Il sistema dell’arte contemporanea in Russia si è formato negli anni Novanta, in concomitanza con gli estremi rivolgimenti politici e sociali seguiti alla caduta dell’Unione Sovietica. In quel periodo molti artisti hanno considerato l’arte uno strumento d’intervento sociale, un mezzo per agire direttamente sulla realtà, nella grande tradizione dell’avanguardia storica. La nuova arte aveva connotazioni politiche e un’estetica radicale, caratterizzata dal gusto per la provocazione e lo scandalo.

Le cose non dette riempiono il vuoto di una forma riflessa.*

Più di 40 schermi di differenti dimensioni, 25 opere video dalla collezione Sandretto Re Rebaudengo, 10 giovani artisti italiani coinvolti in un’opera unica, 2 istituzioni che collaborano, 1 chiesa a quattro braccia con l’ottagono centrale sormontato da una cupola.

Il complesso milanese di S. Michele ai Nuovi Sepolcri è circondato dal ritmo armonioso del porticato a pianta curvilinea, la vegetazione del giardino interno è verde brillante, ci passerei volentieri un pomeriggio d’estate a lasciar passare il tempo, ma oggi lascerò che il tempo non passi dentro quelle mura. In un’epoca in cui guardando una tela di Pollock qualcuno riesce ancora a dire:”Potrei farlo anch’io”, è un atto di coraggio proporre, come amministrazione pubblica, una mostra di soli video. E se non bastasse questo, il colpo di grazia lo da il tema: You-We, cioè noi e voi, l’altro, la multiculturalità, il dialogo con l’oriente. Mi piace quando le iniziative culturali mi sbattono in faccia tutta la mia limitatezza.

21×21: 21 artisti x il 21° secolo

Il 25 marzo la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino inaugura 21×21: 21 artisti x il 21° secolo, una mostra curata da Francesco Bonami dedicata alla giovane arte italiana, promossa da Confindustria e Unione Industriale di Torino. L’evento si colloca nel programma di celebrazioni per il Centenario di Confindustria, fondata a Torino nel 1910.

La mostra intende sostenere la produzione artistica e il percorso dei giovani talenti più promettenti e valorizzare la creatività italiana. L’esposizione presenterà un’ampia selezione di lavori nuovi o appositamente prodotti, realizzati da 21 giovani artisti italiani. La mostra sarà strutturata in forma di percorso tematico, riunendo opere che riflettono su un argomento di interesse sia per il campo artistico che per la cultura industriale: il rapporto tra innovazione e tradizione, tra l’ideale del progresso e quello della tutela di un patrimonio esistente, la tensione creativa che anima ogni cambiamento.

Greater Torino, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo apre i suoi spazi ai giovani talenti

Martedì 2 febbraio 2010, dalle 19 alle 21, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo inaugura Greater Torino, nuovo ciclo espositivo dedicato agli artisti delle giovani generazioni che hanno in Torino il proprio spazio di formazione o di lavoro.

La città è intesa come territorio allargato, luogo di nascita o di elezione, ma soprattutto piattaforma per la costruzione di un percorso di ricerca alimentato da opportunità di crescita, di mobilità e di relazioni con l’esterno. Una città aperta dunque, capace di accogliere quelle dinamiche di “andata e ritorno” essenziali nella definizione delle carriere artistiche. In un contesto locale che da anni promuove l’arte delle ultime generazioni con programmi istituzionali e iniziative private, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo intende dare il suo contributo offrendo ai talenti emergenti la propria cornice museale, ove misurarsi con la curatela, lo spazio e i suoi pubblici.

Indagini di un cane, opere dalle collezioni Face

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino dal 21 ottobre  presenta Indagini di un cane, prima mostra del progetto europeo FACE, a cui aderiscono: Fondazione DESTE, Atene (Grecia), Fondazione Ellipse, Cascais (Portogallo), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (Italia), La Maison Rouge, Parigi (Francia), Magasin 3, Stoccolma (Svezia).

I soci fondatori di FACE sono istituzioni non-profit nate su iniziativa di collezionisti privati che hanno creato spazi pubblici per la produzione e promozione dell’arte contemporanea. Questa alleanza ha l’obiettivo di sostenere e ampliare le loro attività tramite ambiziosi progetti su scala internazionale. La mostra presenta una selezione di circa 40 opere provenienti dalle collezioni delle cinque istituzioni, che hanno curato il progetto congiuntamente.

Quarto appuntamento di SPIRITO, è la volta di Domenico Mangano

Prosegue presso il Complesso Santo Spirito in Sassia in Roma il progetto S P I R I T O ideato e curato da Valentina Ciarallo e Pier Paolo Pancotto e promosso da Giubilarte Eventi che, avviato nel novembre 2008, propone alcune delle presenze più significative nel panorama creativo nazionale ed internazionale (alcune delle quali approdano per la prima volta a Roma o in Italia in forma individuale) mettendole a confronto con uno spazio espositivo eccezionale, lo storico complesso ospedaliero fondato nell’ottavo secolo d.C. e definito nel suo aspetto attuale nella seconda metà del Quattrocento sotto il pontificato di Sisto IV.

Ciascun autore è chiamato a ideare un progetto site specific variabile sotto il profilo della durata (uno o più giorni) e della natura operativa (visivo, performativo, plastico, musicale…). Il quarto appuntamento è stato affidato a Domenico Mangano (Palermo, 1976), già da tempo attivo sulla scena espositiva internazionale che comprende tra l’altro mostre personali al Museo Hendrik C. Andersen, Roma (2008), e la partecipazione a La Folie de la Villa Medicis, Roma, Accademia di Francia (2001); Exit, Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2002); Manifesta 4, Francoforte (2002); Modern times, Nuoro, Man (2005); XIV Quadriennale, Roma (2005); Italics, Venezia – Chicago (2008 – 2009); Passaggi in Sicilia, Palazzo Riso, Palermo (2009).

I tuoi disegni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo


Domenica 13 settembre 2009, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino sarà la prima istituzione italiana a collaborare con il progetto The Campaign for Drawing, nato nel 2000 in Gran Bretagna, sviluppandolo nei suoi spazi.

Dalle 15.00 alle 19.00, saranno allestite delle postazioni di disegno in diversi spazi della Fondazione: nelle sale espositive, nell’ingresso, al bookshop, in caffetteria, nel giardino esterno. Le postazioni potranno essere presidiate da un operatore, oppure organizzate per la fruizione libera da parte di tutti i visitatori.
Lo staff del dipartimento educativo e i mediatori culturali d’arte saranno presenti per facilitare l’approccio con le diverse proposte e condurre dei laboratori.

Glenn Brown e i ritratti alieni

 La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta dal 28 maggio la retrospettiva dell’artista britannico Glenn Brown, organizzata in collaborazione con la TATE Liverpool e a cura di Francesco Bonami e Laurence Sillars.

Glenn Brown è uno degli artisti più apprezzati della sua generazione e questa mostra è la più ampia rassegna finora dedicata al suo lavoro. Nel corso della sua carriera Brown ha preso ispirazione da fonti molto diverse tra loro, mettendo sullo stesso piano Fragonard e Dalì, il ritratto storico e le immagini fantastiche prodotte dalla fantascienza. Brown lavora sull’immagine di partenza fino a modificarla profondamente, creando così un’opera completamente nuova ma che evoca nello spettatore qualcosa di familiare, di conosciuto.

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