Dopo Obstructions, prima personale dell’artista da Francesca Minini, Ali Kazma presenta dal 21 marzo INTIMACY, seconda mostra presso la galleria in cui espone tre lavori video: Taxidermist, Cuisine e Absence. I primi due fanno parte della serie Obstructions che racchiude 17 video attraverso i quali Ali Kazma documenta varie attività umane legate ad aspetti quali produzione, creazione, manutenzione e riparazione indagando la condizione di lavoro dell’uomo, sia esso artigianale che industriale.
I video della serie Obstructions sono stati girati in macelli, fabbriche di jeans, laboratori, acciaierie, importanti aziende, l’artista stesso ha lavorato con macellai, ballerini e artigiani: tutte queste figure, anche se da prospettive diverse, si relazionano in qualche modo con l’uomo e il ‘corpo’. Taxidermist (2010) prosegue questa ricerca attraverso una riflessione sul processo di imbalsamazione. La storia di questo procedimento è molto ricca e affascinante e in essa si può ritrovare il nostro approccio spesso confuso e contraddittorio con la morte e ovviamente con il suo opposto, la vita. Per questo video girato in collaborazione con la Fondation d’Enterprise Hermes per il progetto itinerante H-Box, Ali si è recato a Fuhlendorf in Germania dove ha seguito il lavoro di Dirk Opalka.