Andy Warhol e le frasi celebri del Pop

Su Andy Warhol sono stati scritti fiumi di parole: libri, testi e conferenze hanno tentato di scandagliare sino in fondo l’incredibile ascesa del genio del pop. Warhol ha decisamente cambiato il modo di produrre, fruire e possedere arte ma la sua figura carismatica, irriverente e trasognata per molti è ancora un mistero. Noi vorremmo regalarvi una selezione di frasi celebri del mitico Drella (apparse su magazine ed interviste) che in un certo qual modo aiutano a definire meglio la sua complessa personalità e persino la sua creatività:

Un artista è colui che produce cose che le persone non hanno bisogno di possedere.

Non prestare attenzione a quello che scrivono su di te, misuralo in centimetri.

La morte e la cosa più imbarazzante che possa capitarti perchè qualcun’altro deve occuparsi di tutti i dettagli.

Un giorno chiunque sarà famoso per 15 minuti.

Sono una persona profondamente superficiale.

Mi piacciono le cose noiose.

Le frasi celebri di Robert Hughes

Ieri abbiamo parlato della morte della critica, dimenticandoci fatalmente della morte di uno dei più grandi critici della storia, vale a dire Robert Hughes, scomparso a 74 anni dopo una carriera piena di successi e riconoscimenti. Vista l’imperdonabile dimenticanza pubblichiamo qui di seguito un piccolo elenco delle frasi celebri del grande critico, a voi le perle:

–   Più grande è l’artista più grande è il dubbio. La sicurezza è garantita solo con gli artisti meno talentuosi, come premio di consolazione.

–    Il nuovo lavoro nel mondo dell’arte è quello appoggiarsi al muro ed aspettare di diventare ancor più richiesto e caro

La retorica dell’arte contemporanea

Il dorato mondo dell’arte contemporanea ha i suoi vizi ed i suoi tic. Ovviamente elencare ognuna di queste consuetudini sarebbe un’impresa impossibile. Oggi però vorremmo provare a stilare una piccola lista di frasi ricorrenti, un piccolo compendio di retorica da addetti ai lavori che puntualmente potrete ascoltare ad un qualunque vernissage avrete voglia di presenziare. Ma bando alle ciance e via con la lista:

– “Basta con la solita galleria d’arte. Ora il futuro è aprire uno spazio che agisca in modo diverso, multifunzionale ed a supporto degli artisti”

– “La mia è una ricerca sulla memoria”

– “Bisogna fare sistema

– “Questa fiera va rinnovata”

Quel critico è un pagato, quell’artista è raccomandato


I meccanismi nascosti all’interno del sistema dell’arte contemporanea sono vari e spesso poco comprensibili. Quello che però salta all’occhio è un certo comportamento diffuso da parte di pubblico ed addetti al settore che molto spesso si bassa sullo screditamento del lavoro altrui o comunque su di un negativismo imperante. Noi di Globartmag abbiamo raccolto una serie di frasi che avrete sicuramente udito almeno una volta se siete avvezzi all’arte contemporanea ed alla sua scena. Eccovi quindi uno stream of consciousness da far invidia pure al povero Joyce:

Quel critico è un pagato, quell’artista è raccomandato, il direttore di quel museo è un incompetente, i concorsi d’arte sono truccati e la giuria vota solo gli artisti che conosce quindi butterete i vostri soldi se deciderete di partecipare, quell’artista italiano che ha fatto una mostra all’estero non vale nulla, la biennale fa schifo, alla fiera non si è venduto nulla, gli artisti italiani copiano da quelli stranieri, la pittura è morta, i pittori adesso fanno i video artisti, i video artisti adesso fanno i pittori, ho iscritto la mia galleria ad una fiera e mi hanno fatto pagare una cauzione poi non mi hanno selezionato e si sono tenuti i soldi,

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