Stefano Tamburini, Ranxerox e Achille Bonito Oliva nudo su Frigidaire

Vorremmo in queste poche righe ricordare un genio tutto italiano, anzi romano, che con la sua sagacia e visionarietà ha cambiato per sempre il volto dell’editoria d’avanguardia. Stiamo ovviamente parlando di Stefano Tamburini (Roma, 18 agosto 1955 – aprile 1986) le cui mirabolanti trovate grafiche, le battute al veleno e le sceneggiature incredibili di Ranxerox riuscirono a raggiungere più di venti anni fa quello che le rivistucole alla moda dei nostri giorni nemmeno si sognano di intravedere e sarebbe a dire: freschezza, irriverenza e spontaneità.

L’ esordio di Tamburini nel mondo del fumetto avviene sulla rivista Combinazioni nel 1974 col personaggio di Fuzzy Rat. Nel maggio del 1977 fonda lo storico periodico di fumetti Cannibale dove compare per la prima volta Ranxerox, un robot con sembianze umane costruito da pezzi di una fotocopiatrice, dotato di una grande forza fisica e di una feroce violenza che si aggira in cerca di risse ed eroina in una Roma del futuro degradata e sospesa nel tempo, simile agli scenari metropolitani proposti dal film Blade Runner.

Giovanotti Mondani Meccanici, pionieri della digital art italiana

La digital art come ben saprete ha mosso i suoi primi passi grazie al genio di Ben Laposky, matematico ed artista che già dagli anni ’50 cominciò a creare le sue “Electronic Abstractions”, grazie all’ausilio di un oscilloscopio ed uno strumento fotografico. In seguito i moderni home computers hanno portato una ventata nuova fatta di strumenti grafici a disposizione di tutti.

In Italia l’arte digitale è arrivata molto tardi, molti parlando di digital art italiana fanno infatti riferimento all’ondata di manipolazioni a mezzo Photoshop che molti giovani artisti hanno iniziato a produrre dalla seconda metà degli anni ’90. Eppure quelle manipolazioni erano per la maggior parte una moderna rilettura del fotomontaggio dadaista. La digital art italiana, se mai c’è stata, è nata come movimento underground, tra le bbs ed i commodore 64 di inizi anni ’80. Pionieri di questa pixel revolution all’italiana sono stati senza ombra di dubbio i Giovanotti Mondani Meccanici, scoppiettante collettivo multimediale fondato da Antonio Glessi e Andrea Zingoni nel lontano 1984.

L’epopea di Achille Bonito Oliva nudo su Frigidaire di Marzo 2011

Ma voi ve lo ricordate Achille Bonito Oliva nudo su Frigidaire? molti di voi all’epoca erano troppo piccoli, altri non erano nemmeno nati, altri ancora hanno sicuramente ben impressa nella mente quella ormai mitologica immagine. Noi di Globartmag avevamo profeticamente rammentato al pubblico le gesta di Achille su Frigidaire in un articolo apparso lo scorso anno sulla nostra piattaforma.

Ora però c’è dell’altro, già perché Achille ha deciso di compiere nuovamente lo spogliarello per Frigidaire numero 232, in edicola da oggi 8 marzo 2011, alla modica cifra di 3 euro. All’interno del magazine troverete una foto/poster di ABO nudo sul divano di casa ed un’intervista sull’arte del 2000. Siamo quindi al terzo spogliarello dopo quelli del 1981 e del 1989. Stavolta ABO ha molte ragioni per mettersi a nudo, in questi ultimi tempi infatti la sua ferma opposizione al regime dell’arte politicizzata si è fatta ancor più solida.

Frigidaire 1980-2010, 30 anni di Arte Maivista

Il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro ospita dal 30 maggio al 27 giugno la mostra Frigidaire 1980-2010, 30 anni di Arte Maivista. La mostra ripercorre i momenti salienti della mirabolante storia del giornale Frigidaire, un’avventura lunga trent’anni attraverso i protagonisti, le rubriche, i reportages, che hanno fatto di Frigidaire la piu’ rivoluzionaria rivista di arte, cultura e costume nel panorama editoriale italiano.

Una ricca esposizione di opere originali e riproduzioni dell’Arte Maivista e degli autori che hanno collaborato con la testata dalla sua fondazione, nel 1980, ad oggi: Andrea Pazienza, Mario Schifano, Filippo Scozzari, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Giuseppe Palumbo, Franz Ecke per citarne alcuni dei piu’ importanti.

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