Le tasse sono un argomento scomodo per chiunque, figuriamoci quando si parla di arte contemporanea. Ovviamente, come ogni tipo di compravendita, anche le vendite di opere d’arte devono sottostare alle ferree leggi del sistema fiscale. Ad aggirare l’ostacolo ci si prova in tutti i modi, i dealer vendono sottobanco e gli artisti vendono a studio, lontano dagli occhi indiscreti. Noi siamo certi che gli evasori rappresentino una piccola parte del nostro sistema ma un articolo recentemente pubblicato da CNBC potrebbe gettare alcune ombre sul versante arte e fisco, lasciando presagire che le pecore nere siano molte ma molte di più.
Il problema è stato sollevato da Pierre Valentin, avvocato specializzato nel mercato dell’arte che ha dichiarato quanto segue: “Molte assicurazioni si sono rifiutate di assicurare opere custodite in Svizzera perché in tale nazione sono conservate troppe opere in poco spazio. Vi sono capannoni stracolmi d’arte.