Ritrovati (o quasi) i capolavori rubati, sono nel cassonetto

Una notizia a dir poco agghiacciante aggiunge un tassello imprevisto alla storia del furto d’arte al Musée d’Art Moderne di Parigi del maggio 2010. Come ben ricorderete in quella data, alcuni malfattori si introdussero all’interno della prestigiosa istituzione museale, appropriandosi di alcune celebri tele come Pastorale di Henri Matisse, Albero di Olive vicino Estaque di Georges Braque, Donna con Ventaglio di Modigliani, Natura morta con candelabro di Fernand Léger più un altro capolavoro di Pablo Picasso. Ovviamente le opere sono di inestimabile valore culturale ma la loro quotazione complessiva in termini pecuniari si aggirerebbe attorno ai 134 milioni di dollari.

Ebbene di quel furto non si è saputo più nulla fino alla scorsa settimana, quando un uomo arrestato per un altro furto con scasso nel maggio di quest’anno è stato interrogato anche sul furto al museo. L’interrogatorio ha portato alla luce la complicità dell’uomo, identificato come Vrejan T. Il personaggio in questione è una vecchia conoscenza della polizia, è di origini serbe ed è conosciuto con il soprannome di Spiderman, per la grande abilità nello scalare palazzi e successivamente colpire all’interno degli appartamenti di lusso. A quanto pare l’uomo ha agito per conto di un dealer di nome Jean-Michel C., che gli ha promesso una ricompensa di 40.000.

Martin Scorsese tra Picasso e Braque

Martin Scorsese non è certo tipo da starsene con le mani in mano ad aspettare il pensionamento. Anzi, negli ultimi tempi il celebre regista americano sembra più prolifico che mai. Questa volta Scorsese ha deciso di avvicinare il cinema all’arte contemporanea ed ha quindi prodotto il film Picasso and Braque go to the Movies, pellicola diretta da Arne Glimcher che si propone al pubblico come un emozionante analisi degli effetti della rivoluzione tecnologica sull’arte.

In particolare il film mette in evidenza alcune influenze di importanti scoperte come il cinema all’interno dell’arte di Pablo Picasso e Georges Braque. Lo stesso Scorsese ha scelto di interpretare la voce narrante di questo affascinante viaggio che propone inoltre alcune interessanti interviste a studenti d’arte ed a celebri protagonisti del contemporaneo come Chuck Close, Julian Schnabel ed Eric Fischl, che aiutano lo spettatore a comprendere il processo creativo contemporaneo e la continua influenza del cinema nell’arte dei nostri tempi.

Picasso, Braque ed altri dipinti rubati a Parigi

Incredibile e scioccante notizia proveniente da Parigi. Alcuni ladri si sono introdotti l’altro ieri notte all’interno del Museo di arte moderna di Parigi (Musée d’art moderne de la Ville de Paris). La banda ha forzato un lucchetto e mandato in frantumi un vetro  penetrando così dentro lo spazio museale. Ieri mattina, al momento del loro arrivo, i responsabili dell’istituzioni si sono trovati davanti ad una scena a dir poco tragica.

La banda, presumibilmente prima dell’alba, aveva infatti trafugato ben cinque capolavori d’arte. Cosa strana è che le telecamere a circuito chiuso del museo hanno registrato solamente l’accesso di un ladro, ma si pensa che si sia trattato di un blitz ben organizzato. Comunque sia ora all’appello mancano come detto un dipinto di Pablo Picasso, uno di Georges Braque, uno di Amedeo Modigliani, uno di Fernand  Léger ed uno di Henri Matisse, in pratica una vera e propria catastrofe.

Ammirare il mondo con gli occhi di un cubista

Vorremmo citare qui sotto alcune riflessioni del nostro beniamino inglese Jonathan Jones, stimato ed irriverente critico che sovente citiamo nel nostro blog. Stavolte Jones compie alcune interessanti riflessioni sul cubismo:

Ammirare un’opera cubista è uno dei rari piaceri della vita. Raro perché è qualcosa che non capita molto spesso. La pittura cubista di Pablo Picasso e Georges Braque è vista da molti esperti d’arte come l’equivalente della musica sperimentale: incredibilmente difficile e di natura quasi ascetica rispetto al nostro vivere quotidiano. Ma secondo il mio parere la musica sperimentale è più vicina ai dipinti di Kandinsky, che tramite l’astratto inseguiva l’assoluto e l’immateriale.

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