In un precedente articolo mi ero soffermata sulla trasformazione dei poli culturali internazionali in semplici aziende regolate da meccanismi economici e quindi poco inclini alle decisioni di natura per così dire creativa. Ebbene, la scena italiana sembra totalmente affascinata da questo inesorabile passaggio da museo ad azienda-museo. Negli ultimi giorni il ministro Giancarlo Galan ha pensato bene di sostituire il presidente della Biennale Paolo Baratta con Giulio Malgara, un “fedelissimo” del Premier poco avvezzo all’arte e ben più a suo agio su questioni economico-finanziarie.
Visto il buon operato di Baratta, bastava già questo a lasciarci basiti, ma le sorprese con questo governo non finiscono mai. Ecco quindi che Galan ha pensato bene di rialzare la posta e rimediare così al torto fatto a Baratta, offrendogli la presidenza della fondazione MAXXI di Roma, istituzione che sino ad ora è ancora ferma ad un lento rodaggio. A cose fatte però potrebbe sorgere un nuovo malcontento, sarebbe a dire quello di un Pio Baldi furioso per la possibile detronizzazione.