Le (solite) frasi dell’arte

 Il linguaggio ha i suoi meccanismi e quando si entra nello specifico è possibile scoprire un mondo di sottoinsiemi che in sostanza regolano il nostro modo di esprimerci. A volte però questi meccanismi, queste consuetudini finiscono per trasformare ogni conversazione ed ogni scritto in una serie di luoghi comuni assai buffi. Prendete ad esempio le interviste agli allenatori di calcio, anche se la loro squadra è destinata a scontrarsi con l’ultima in classifica, le loro dichiarazioni saranno sempre caratterizzate da un turbinio di frasi del tipo “Sarà una partita dura, non esistono più le squadre cuscinetto, loro cercano il riscatto e ci daranno filo da torcere”.

Ebbene signori non stupitevi più di tanto poichè questi meccanismi sono largamente utilizzati anche nel mondo dell’arte contemporanea e molto spesso giornalisti, critici e storici rimangono impigliati in frasi circostanziali che oramai hanno perso significato, che non comunicano più nulla e proprio per il loro largo uso finiscono per distrarre il lettore.  Andiamo a vedere quali sono i termini e le frasi più gettonate all’interno di testi e discorsi d’arte:

I giovani artisti? oggi lavorano al supermarket

Come si guadagna da vivere la maggior parte dei giovani artisti? Ovviamente se il vostro nome è Damien Hirst basta vendere un paio di squali in formaldeide ed il gioco è fatto, stipendio garantito per almeno due vite. Ma questo scenario non riflette la situazione della stragrande maggioranza dei giovani artisti italiani ed internazionali. Questi coraggiosi eroi del contemporaneo sono costretti ad alternarsi tra la loro vita creativa ed un posto tra gli scaffali del supermercato od in qualche tipografia o studio grafico.

Certo alcune nazioni supportano l’arte in vari modi, la Danimarca ad esempio mette a disposizione circa 17.000 euro di stipendio annuale per 275 artisti per tutto il resto delle loro vite. In Francia invece un artista può chiedere fino a 7.000 euro per equipaggiare il proprio studio. In Italia però non esiste nulla di tutto questo ed allora o si è ricchi di famiglia o sponsorizzati da un ricco magnate, altrimenti non è peccato ricorrere al famoso lavoretto di sostentamento.

Come è difficile fare l’artista

Mettiamola così, siete degli artisti. Forse avete studiato sodo per esserlo o magari è una vocazione personale supportata da una buona dose di visionarietà creativa e dignità formale. La vostra produzione va a gonfie vele e tutti attorno a voi sono concordi nell’affermare che si, siete proprio degli artisti. Ora non resta altro da fare che trovare un modo per far conoscere la vostra arte e magari incontrare qualche buon acquirente. Riepiloghiamo, siete artisti ma non provenite da una famiglia benestante e non siete per così dire raccomandati da nessuno, la prima cosa da fare quindi è cercare una galleria d’arte per proprio conto, un luogo degno ad accogliere i vostri amati lavori.

Siamo solo noi i responsabili…

Ci siamo messi in un bel guaio ma non possiamo darne la colpa a nessuno, siamo noi responsabili di ciò che abbiamo generato negli ultimi tempi all’interno della nostra scena artistica. Problema: il nostro sistema dell’arte ha fagocitato se stesso cannibalizzando centinaia di giovani promesse, mandandole allo sbaraglio come carne da macello e perdendo attendibilità nei confronti dei collezionisti e del pubblico.

La figura dell’artista in Italia è persa in una densa nebbia in cui non si riesce nemmeno ad intuire i contorni ed il senso delle cose, si intravedono sempre più nuovi talenti (dal discutibile valore) sbandierati come maestri indiscussi che scompaiono senza lasciar traccia del loro passaggio. Il fatto ancor più stravagante è che alcuni fra i più promettenti di loro riescono a partecipare a prestigiose manifestazioni nazionali, vincendo ambiti premi per l’arte contemporanea per poi ripiombare in un’oscura girandola di concorsetti provinciali e mostre in gallerie aperte da poco che si lasciano affascinare dal prestigio dei bei tempi che furono. Ed allora viene da chiedersi chi mai comprerebbe le opere di una cometa destinata a bruciare?

Mamma posso comprarmi la mostra?

Globartmag è sempre alla ricerca di notizie con opportunità espositive dedicate ai giovani artisti alle prime esperienze, sin dai nostri primi articoli abbiamo selezionato per voi concorsi, festival e quanto altro ritenevamo più consono alle vostre esigenze ed affidabile sul piano della serietà d’intenti.

A questo punto molti lettori hanno scritto in redazione chiedendoci di stilare una lista di gallerie disposte ad esporre opere di artisti alla loro prima mostra, portando esempi di numerosi spazi espositivi nazionali ed internazionali che organizzano eventi in cambio di un contributo in denaro. In merito alla lista si potrebbe senza ombra di dubbio affermare che di gallerie disposte a promuovere arte emergente ve ne sono a centinaia. Ovviamente bisogna cercare, muoversi, presentarsi e soprattutto presentare in maniera professionale qualcosa di veramente interessante, inutile lamentarsi di ricevere troppi “le faremo sapere” o  “abbiamo la programmazione piena fino al prossimo anno” se si creano opere scolastiche, prive del benché minimo carattere estetico o sperimentale.

Senza critica la situazione è critica

Benvenuti nell’universo uniformato dell’arte contemporanea, già perché da quanto si evince dalle notizie presenti sui maggiori magazines d’arte italiani, in questi ultimi anni stiamo assistendo al trionfo del bello e della creatività nazionale. Ed allora perché l’arte contemporanea del nostro paese stenta ad imporsi sulla scena internazionale? Dove mai saranno finiti gli eventi male organizzati e gli artisti della domenica?

La quasi totale mancanza di una piattaforma critica coerente è un male diffuso in Italia, un problema annoso che rischia di appiattire l’arte contemporanea su di un unico livello estetico dove tutto è considerato di buona qualità ed ogni artista compie una sua personale ricerca su qualcosa di interessante e sperimentale. Il risultato di questa inutile piaggeria e che gli artisti realmente meritevoli di attenzione così come gli eventi ben riusciti non riescono ad emergere, uniformandosi al resto e pregiudicando un futuro sviluppo sia creativo che tecnico di coloro che potrebbero rappresentare un cambiamento nel vasto mare dell’arte contemporanea nostrana.

Proroga scadenza adesioni Premio Celeste 2012

 

E’ stata prorogata la data di scadenza per le adesioni al Premio Celeste 2012mercoledì 11 luglio, ore 24 Aderire al Premio Celeste include poter vincere fra i € 20.000 di premi ed essere selezionato per altre mostre e residencies organizzate da Celeste. In più, avrai la massima visibilità nel network per la tua opera e il nostro impegno per garantire le selezioni in chiaro.

Quest’anno sono in palio € 20.000 di premi così suddivisi:
Premio Pittura € 4.000
Premio Fotografia & Grafica digitale € 4.000
Premio Video & Animazione € 4.000
Premio Installazione, Scultura & Performance € 4.000
Curatore dell’edizione 2012 è lo stilista italiano Antonio Marras.
Quest’anno il comitato di Selezione è composto dai seguenti critici e curatori d’arte contemporanea: Giuliana Altea, Katia Baraldi, Lorenzo Bruni, Alberto D’Ambruoso, Marco Delogu, Daniele De Luigi, Laura Fanti, Renata Ferri, Carolina Lio, Anna Santomauro, Stefano Verri, Visual Container (Giorgio Fedeli, Alessandrà Arnò). La mostra finale si svolgerà a Roma, presso l’ex-GIL,dal 18 ottobre al 2 Novembre 2012.
Le opere finaliste saranno quaranta, vale a dire dieci per ciascuna categoria – Pittura; Fotografia & Grafica digitale; Installazione, Scultura & Performance; Video & Animazione – precedentemente selezionate dal comitato composto da critici e curatori. Gli artisti finalisti saranno chiamati ad esprimere il loro voto durante la finale, determinando così i vincitori.

Premio Combat Prize 2012, in mostra le opere finaliste

Livorno, 20 giugno 2012 – Dal 22 al 30 giugno i Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva) ospiteranno per la prima volta le opere finaliste del PREMIO COMBAT PRIZE 2012 , il concorso internazionale d’arte contemporanea giunto quest’anno alla sua terza edizione.  In mostra 70 opere finaliste , selezionate da una giuria di esperti tra le 1125 opere presentate, provenienti da 28 paesi diversi. L’esposizione, divisa in tre sezioni ( pittura, fotografia e grafica) accoglierà uno stimolante ciclo di incontri sul collezionismo e sulle problematiche della critica d’arte oggi.

Promossa dall’associazione culturale Blob Art in collaborazione con il Comune di Livorno, la manifestazione ha il patrocinio della Provincia di Livorno e della Regione Toscana ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno. All’inaugurazione prevista per venerdì 22 giugno alle ore 17.30 saranno presenti l’assessore alle culture del Comune di Livorno Mario Tredici, il presidente dell’associazione culturale Blob Art, Paolo Batoni ed il presidente della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno Luciano Barsotti.

Quando l’arte non paga

I giovani artisti se la spassano, sempre impegnati in scoppiettanti manifestazioni, party dopomostra, relazioni con collezionisti e viaggi in tutto il mondo. In più, vuoi mettere lo charme dell’artista maudit chiuso nel suo studio a creare chissà quale diavoleria? Bene se quanto scritto qui sopra fosse vero, essere artisti sarebbe l’occupazione più ambita del momento ed ogni genitore sarebbe fiero di avere un figlio artista in famiglia.

Purtroppo le cose non stanno esattamente così. Essere giovane artista oggi significa mettersi l’anima in pace per quanto riguarda le future retribuzioni. Già perché a guadagnarci sul serio nel dorato mondo dell’arte sono veramente in pochi, gli altri sono costretti a sbarcare il lunario come possono.

Long Play al MAGA di Gallarate

LONG PLAY è il titolo della XXIV edizione del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate che si svolgerà dal 3 marzo al 8 luglio 2012 nelle sale espositive del Museo MAGA di Gallarate, con il sostegno della Fondazione Cariplo. Nato nel 1949 con lo scopo di fondare la Civica Galleria d’Arte Moderna, il Premio ha da sempre prestato particolare attenzione alla ricerca artistica sviluppata dalle più giovani generazioni e alla costante trasformazione dei linguaggi visivi. Con LONG PLAY conferma questa vocazione dedicando la propria attenzione giovani artisti under 35.

La Commissione Scientifica composta da Anna Daneri, curatrice indipendente; Denis Isaia, ricercatore culturale e curatore d’arte contemporanea; Noah Stolz, critico d’arte e curatore d’arte contemporanea; Emma Zanella, direttore MAGA e segretario organizzativo del PREMIO;

Ammar Al-Hameedi, giovani talenti crescono

Permettetemi oggi di dare una notizia un poco diversa dal solito, questo perché riguarda una soddisfazione personale che di riflesso interessa anche la giovane scena dell’arte contemporanea. Ho da diverso tempo iniziato una sorta di attenta ricognizione sulle giovani leve dell’arte, visitando studi e facendomi consigliare da altri artisti, già mid-career, quali nuovi talenti ritenevano degni di particolare attenzione.

Ho quindi iniziato ad inserire gli artisti che mi sembravano più “freschi” in alcuni eventi, con l’obiettivo di dargli nuove possibilità all’interno di un circuito fin troppo  prono su sé stesso e poco avvezzo alle novità.  Agli inizi di quest’anno, sotto consiglio dell’artista Davide Orlandi Dormino, ho visionato le opere di Ammar Al-Hameedi un giovane e promettente artista di origini irachene. Quella visita si è poi trasformata in una meravigliosa mostra  all’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq di Roma nel marzo di quest’anno.

preload imagepreload image