Christo si consola con la Piramide più costosa del mondo

Il povero Christo non si abbatte mai. Se ben ricorderete alcune settimane fa abbiamo parlato di una sua cocente sconfitta, vale a dire il posticipo a “babbo morto” del progetto Over The River sul fiume Arkansas. Oggi per scacciare la malinconia, il grande impacchettatore ha deciso di puntare su di un altro progetto denominato Mastaba, avventurosa installazione che lo perseguita da moltissimo tempo.

Strand by Stuart Haygarth

Stuart Haygarth ha raccolto una miriade di secchielli, palette ed altri giochi sulle spiagge inglesi e dopo averli lavati ha realizzato questa magnifica installazione per il British Cancer Centre…

Christo shock: Over the River cancellato definitivamente?

Non molto tempo fa avevamo pubblicato la notizia dello slittamento di un anno di Over The River  progetto che Christo aveva lanciato circa 18 anni or sono assieme alla sua amata Jeanne-Claude e che prevede l’impacchettamento del fiume Arkansas in Colorado, con  la sospensione di pannelli di tela traslucida ad alcuni metri dal suo letto.

Lo start del progetto era stato fissato per il 2014 ma di punto in bianco è arrivato il Colorado Department of Trasportation a dire la sua: “il progetto potrebbe causare notevoli rischi al traffico sull’Highway 50, la strada centrale che corre lungo il sito dell’installazione”. L’azione intrapresa dal dipartimento aveva fatto slittare di un anno il progetto di Christo ma nei primi giorni di questa settimana è arrivato l’ulteriore colpo di scena. L’associazione Rags Over the Arkansas River ha infatti avviato un procedimento legale che ha di fatto bloccato a tempo indeterminato la realizzazione del progetto.

Paola Pivi atterra in anticipo

L’aereo di Paola Pivi è atterrato prima del previsto.  Come ben ricorderete l’artista aveva installato un bimotore Piper Seneca di 10 metri sulla 5th avenue a New York. L’aeroplano, appeso in verticale per le ali, era in grado di ruotare lentamente sul suo asse, con sommo divertimento per il pubblico.  L’opera dal titolo How I Roll (primo progetto di arte pubblica realizzato da Paola Pivi negli Stati Uniti) era stato sovvenzionato dal Public Art Fund e dal 20 giugno scorso, data della sua inaugurazione, non ha mai smesso di ruotare.

Lo scorso 18 luglio però, la città di New York è stata teatro di una tempesta di pioggia ed una volta tornato il sereno, il Piper di Paola Pivi ha iniziato a ruotare molto più lentamente di prima. A questo punto alcuni responsabili del Public Art Fund hanno deciso di rimuovere la scultura per effettuare alcune riparazioni:

Incredibile, Over the River slitta di un anno

Avevamo incontrato Christo Javacheff lo scorso febbraio alla Fondazione Wurth di Capena. In quel frangente il celebre impacchettatore ormai orfano dell’amata Jeanne-Claude, aveva parlato lungamente con il pubblico, illustrando dettagliatamente il suo nuovo progetto Over The River. Il discorso  era stato  inoltre animato da aneddoti e metodologie riguardanti celebri opere del passato come The Umbrellas e Running Fence, inutile dire che questi ed altri progetti sono stati più volte rifiutati dalle varie istituzioni pubbliche ed hanno comunque richiesto duri anni di lavoro. E pare che persino per Over the River le cose stiano andando nello stesso verso, complicazioni e grane incluse.

Se ben ricorderete il progetto progetto che Christo aveva iniziato a progettare circa 18 anni or sono assieme alla sua amata Jeanne-Claude, prevedeva l’impacchettamento del fiume Arkansas in Colorado, con  la sospensione di pannelli di tela traslucida ad alcuni metri dal suo letto. Lo start del progetto era stato fissato per il 2014 ma fino ad oggi diversi problemi hanno rallentato il suo naturale sviluppo. Dopo numerose polemiche da parte degli ambientalisti ed alcuni dubbi delle istituzioni locali, le autorità del Colorado hanno definitivamente approvato.

Una famigliola felice al mare? No è Calder Greenwood

A prima vista l’immagine pubblicata qui sopra sembrerebbe la banale istantanea di una famigliola felice al mare. Chissà quante ne avrete viste di queste scene, durante le vostre vacanze o le vostre gitarelle fuori porta. Eppure questo quadretto idilliaco è lungi dal poter esser considerato normale visto che è parte integrante di un’installazione di street art creata da Calder Greenwood. Lo scorso martedì notte l’artista losangelino si è introdotto all’interno di un cantiere di Broadway ed ha iniziato ad installare la sua famigliola di cartapesta: bambino con tanto di secchiello, mamma che legge il giornale a pancia sotto e paparino sotto l’ombrellone intento a sorseggiare un drink, una scena che sulle spiagge di Los Angeles è un vero e proprio must.

Il giorno seguente la popolazione si è trovata faccia a faccia con l’insolita installazione. Subito si è scatenata la ressa dei curiosi: “in un primo momento pensavo fossero veri. Ho sfoderato il mio smartphone ed ho fatto partire la video camera, sperando che i tre non si muovessero. Avvicinandomi e notando una stasi innaturale mi sono resa conto che si trattava di manichini.

Takeshi Miyakawa, l’artista scambiato per terrorista

In questi ultimi giorni è successo un fatto decisamente bizzarro che ha coinvolto il povero artista giapponese  Takeshi Miyakawa. Il 50enne ormai naturalizzato americano (visto che vive dal 1989 nella Grande Mela)  aveva intenzione di esprimere tutto il suo amore per la città di New York creando delle installazioni ambientali da diffondere su tutto il tessuto urbano. Miyakawa ha quindi pensato bene di creare dei sacchetti di plastica con la caratteristica scritta “ I ♥ NY ” e di piazzare al loro interno una scatoletta con una batteria collegata a dei led colorati, capaci di brillare per diverso tempo, proprio come le classiche lucine degli addobbi natalizi.

L’artista ha poi piazzato diversi sacchetti sui lampioni e sui rami degli alberi in modo da creare un tripudio di luci sospese per tutta la città. Peccato però che l’atmosfera festosa si è subito trasformata in una vicenda dai risvolti drammatici.

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