Fin dalla sua nascita lo Stato d’Israele si connota per essere una delle zone più calde a livello mondiale. Tutti noi conosciamo la sua recentissima storia fatta di molteplici conflitti armati scaturiti da problemi religiosi e culturali fin dal primo giorno della sua creazione da parte dell’Assemblea del’ONU: il 14 maggio del 1948. Indagare e porre attenzione sull’espressione artistica presente in questa neonata nazione è l’obiettivo principale della mostra Israel Now – Reinventing the Future, a cura di Micol Di Veroli, ospitata presso il MACRO Testaccio fino al 17 marzo.
intervista
Murakami chiede un ribasso dei prezzi e Gagosian dice no
Giusto alcuni giorni fa vi abbiamo dato notizia della nuova, grande mostra del Jeff Koons giapponese, Mr. Takashi Murakami, attualmente in visione alla Gagosian Gallery di Londra. In quel frangente avevamo parlato del ritorno del nostro agli eccessi più sfrenati con opere fortemente legate a tematiche sessuali e soprattutto dalle grandi dimensioni. Oggi Bloomberg ha rilasciato un’interessante intervista al re del pop, incalzandolo su alcune questioni riguardanti il mercato dell’arte contemporanea internazionale.
Secondo Murakami, il mercato “mette paura”, questo poiché dopo un’iniziale crisi dovuta alla ormai arcinota bolla speculativa, i prezzi sono tornati alle stelle. Per fare un esempio pratico, l’artista avrebbe chiesto al vecchio volpone Larry Gagosian di livellare verso il basso i prezzi delle sue opere in mostra.
Pasticcio a Brooklyn mentre Nan Goldin afferma: “mi volevano morta”
Giusto la scorsa settimana vi avevamo parlato dello strano pasticcio Art In the Streets. La grande panoramica sulla street art ospitata dal MOCA di Los Angeles guidato da Jeffrey Deitch doveva far tappa al Brooklyn Museum di New York ma in seguito la prestigiosa istituzione aveva cancellato l’evento in programma, palesando delle non meglio precisate difficoltà economiche.
Alla luce di quelle strane dichiarazioni qualcos’altro è successo e tutto ciò ha portato ad un brusco cambio all’interno del board della fondazione del Brooklyn Museum. Norman Feinberg, da cinque anni direttore del board, è stato infatti rimpiazzato da John Tamagni. Forse per il museo è giunta ora di cambiare anche la direzione visto che Arnold Lehman (attuale direttore) nel corso di questi ultimi anni ha inanellato una bizzaria dietro l’altra, perdendo il contatto con il pubblico a causa di mostre flop come Star Wars: la magia del mito (del 2002) o come Who Shot Rock & Roll: A Photographic History, 1955 to the Present, inaugurata lo scorso inverno con il malcontento generale.
L’epopea di Achille Bonito Oliva nudo su Frigidaire di Marzo 2011
Ma voi ve lo ricordate Achille Bonito Oliva nudo su Frigidaire? molti di voi all’epoca erano troppo piccoli, altri non erano nemmeno nati, altri ancora hanno sicuramente ben impressa nella mente quella ormai mitologica immagine. Noi di Globartmag avevamo profeticamente rammentato al pubblico le gesta di Achille su Frigidaire in un articolo apparso lo scorso anno sulla nostra piattaforma.
Ora però c’è dell’altro, già perché Achille ha deciso di compiere nuovamente lo spogliarello per Frigidaire numero 232, in edicola da oggi 8 marzo 2011, alla modica cifra di 3 euro. All’interno del magazine troverete una foto/poster di ABO nudo sul divano di casa ed un’intervista sull’arte del 2000. Siamo quindi al terzo spogliarello dopo quelli del 1981 e del 1989. Stavolta ABO ha molte ragioni per mettersi a nudo, in questi ultimi tempi infatti la sua ferma opposizione al regime dell’arte politicizzata si è fatta ancor più solida.