Il tempo preso in prestito di Jan Fabre

Mercoledì 28 ottobre il Museo Carlo Bilotti di Roma inaugura la mostra dell’artista belga Jan Fabre. Il continuo travaso d’idee tra arti plastiche e teatrali che caratterizza il lavoro di Jan Fabre prende vita in Il Tempo preso in prestito: una mostra e al tempo stesso un punto di osservazione privilegiato sul laboratorio dell’artista belga, un percorso attraverso i suoi spettacoli visti con gli occhi di celebri fotografi come Carl De Keyzer, Robert Mapplethorpe, Jorge Molder ed Helmut Newton.
Dice Fabre: “La fine di uno spettacolo assomiglia a un corpo la cui anima parte per vagabondare tra i corpi del pubblico”. Un’anima che può far rivivere il proprio corpo in modo diverso, con una triangolazione che dal tavolo da disegno e da lavoro dell’artista arriva fino alle fotografie d’autore. Nel teatro di Fabre è soprattutto l’interprete a diventare strumento di sperimentazione, per la costruzione di significati e per una ricerca del senso stesso del teatro. La valenza ludica o metafisica, scioccante o commovente della presenza corporea degli attori, trova la sensualità statuaria dell’obbiettivo di Mappelthorpe, il gioioso, geometrico e ricercato edonismo degli still life di Newton, la vivacità della sala prove e del laboratorio teatrale negli scatti di De Keyzer, l’irrequieto movimento della scena in Molder.

Al via il Romaeuropa Festival

Apre il prossimo 23 settembre a Roma il 24a Romaeuropa Festival: oltre due mesi di spettacolo con 45 appuntamenti per un programma che fino al 2 dicembre si articolerà tra la magia e le ossessioni della scena contemporanea.

Il Festival, realizzato dalla Fondazione Romaeuropa in collaborazione con Telecom Italia, si svolge per il secondo anno sotto la direzione di Fabrizio Grifasi, con Monique Veaute vicepresidente e Giovanni Pieraccini presidente e apre il sipario su un panorama artistico la cui vitalità è sinonimo di fantasia creativa, immagini polemiche, creazioni edonistiche, confermando Romaeuropa prestigiosa ribalta internazionale.

Dennis Oppenheim e le intersezioni

Il museo MARCA di Catanzaro presenta dal 31 luglio la mostra Intersezioni IV, consolidato luogo di contaminazione tra la scultura contemporanea e l’archeologia, e una rassegna di importanti progetti e modelli dagli anni 60 ad oggi.

Difficile non lasciarsi straniare dalla magia del Parco di Scolacium che deriva da Minervia Scolacium, la colonia romana che s’installò nel 123 – 122 a.C. sulla città greca di Skylletion: un lembo incontaminato di Calabria, uno dei siti archeologici più importanti dell’Italia meridionale, una preziosa stratificazione di civiltà: greca, italica, romana e infine normanna.
In questo luogo tanto singolare e magico il 31 luglio prenderà il via Intersezioni IV, grande esposizione a cura di Alberto Fiz dedicata a Dennis Oppenheim uno dei più importanti artisti della scena contemporanea.

Il vetro è sotto stress alla Biennale di Venezia

Glass Stress è il titolo di un evento collaterale della 53esima Biennale di Venezia che celebra l’uso del vetro nell’arte contemporanea. La mostra si terrà simultaneamente all’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti situato nel Palazzo Cavalli Franchetti ed alla  Scuola Grande Confraternita di San Teodoro in San Marco dal 6 giugno al 22 novembre prossimo venturo.

Glass Stress presenterà al pubblico opere già conosciute assieme ad opere appositamente commissionate per la manifestazione provenienti dal genio creativo di oltre 45 artisti moderni e contemporanei, alcuni dei quali si sono cimentati con il vetro per la prima volta in assoluto. La manifestazione esplorerà l’approccio di ogni singolo artista a questo fragile e sensibile materiale sviscerandone i suoi limiti tecnici e la sintesi tra l’dea d’artista e la bravura del maestro vetraio.

Jan Fabre torna a Venezia

Ancora Biennale di Venezia ed ancora Jan Fabre. Dopo la sensazionale mostra  in occasione della 52° Biennale allestita presso le meravigliose sale di Palazzo Benzon l’artista torna a Venezia con un’altra magia oscura.

Il grande maestro belga presenta questa volta una nuova serie di lavori intitolata From the Cellar to the Attic – From the Feet to the Brain, creata nel 2008 la quale verrà esposta negli spazi dell’Arsenale Novissimo. Le opere in questione, veri e propri tableaus scultorei, erano state prodotte per il Kunsthaus Bregenz e rappresentano un passo importante nello sviluppo artistico dell’artista.

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